•I Quattro campioni (2)

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《'Alastor!' ammonì Silente. Harry si chiese per un attimo con chi
stava parlando, ma poi capì che 'Malocchio' non poteva certo essere
il vero nome di Moody. Quest'ultimo tacque, anche se continuò a
osservare Karkaroff soddisfatto. Il volto di Karkaroff era paonazzo.
'Non sappiamo come si è giunti a questa circostanza' disse Silente,
rivolto a tutti i presenti. 'Mi pare, comunque, che non abbiamo altra
scelta se non accettarla. Sia Harry che Cedric sono stati prescelti
per gareggiare nel Torneo. E dunque è ciò che faranno...'
'Ah, ma Silonte...' 'Mia cara Madame Maxime, se ha un'alternativa, sarei felice di
sentirla'.
Silente attese, ma Madame Maxime non parlò, si limitò a scoccare
uno sguardo ostile. Non era l'unica, comunque. Piton era furioso;
Karkaroff era livido. Bagman, invece, era piuttosto eccitato.
'Be', cominciamo, allora?' disse, fregandosi le mani e sorridendo a
tutti. 'Dobbiamo dare le istruzioni ai nostri campioni, vero? Barty,
vuoi fare gli onori di casa?'
Il signor Crouch parve uscire da una profonda fantasticheria.
'Sì' disse, 'le istruzioni. Sì... la prima prova...'
Avanzò verso il fuoco. Da vicino, Harry pensò che sembrava malato.
C'erano ombre scure sotto i suoi occhi, e la sua pelle segnata aveva
un'aria fragile e avvizzita che non c'era alla Coppa del Mondo di
Quidditch.
'La prima prova è studiata perché voi dimostriate la vostra audacia'
disse a Harry, Cedric, Fleur e Krum, 'quindi non vi diremo di che
cosa si tratta. Il coraggio di fronte all'ignoto è una qualità
importante in un mago... molto importante...
'La prima prova avrà luogo il 24 novembre, davanti agli altri
studenti e alla commissione giudicatrice.
'Ai campioni non è permesso di chiedere o accettare aiuti di nessun
genere dai loro insegnanti per portare a termine le prove del Torneo.
I campioni affronteranno la prima sfida armati solo di bacchetta
magica. Riceveranno istruzioni sulla seconda prova al termine della
prima. A causa della natura impegnativa del Torneo e del tempo che
esso richiede, i campioni sono esentati dagli esami di fine anno'.
Crouch si volse verso Silente. 'Credo che sia tutto, vero, Albus?'
'Credo di sì' rispose Silente, guardando Crouch con aria
preoccupata. 'Sei sicuro che non vuoi fermarti a dormire a Hogwarts
stanotte, Barty?'
'No, Silente, devo tornare al Ministero' disse Crouch. 'Questo è un
periodo molto intenso, molto difficile... ho lasciato il giovane
Weatherby al mio posto... è molto entusiasta... un po' troppo
entusiasta, a dire il vero...》

I gemelli risero.

《'Verrai a bere qualcosa prima di partire, almeno?' disse Silente.
'Dai, Barty, io resto qui!' esclamò allegramente Bagman. 'Hogwarts è
il centro di tutto, adesso, è molto più eccitante qui che in ufficio!'
'Non credo, Ludo' disse Crouch, con un tocco dell'antica
impazienza.
'Professor Karkaroff... Madame Maxime... il bicchiere della staffa?'
propose Silente.
Ma Madame Maxime aveva già messo il braccio attorno alle spalle di
Fleur e la stava guidando con decisione fuori dalla stanza. Harry le
sentì parlare fitto fitto in francese mentre tornavano nella Sala
Grande. Karkaroff fece un cenno a Krum, e anche loro uscirono, in
silenzio, però.
'Harry, Cedric, vi consiglio di andare su a dormire' disse Silente,
sorridendo a entrambi. 'Sono sicuro che Grifondoro e Tassorosso non
vedono l'ora di festeggiare con voi, e sarebbe un peccato privarli di
quest'ottima scusa per fare un bel po' di baccano'.
Harry scoccò un'occhiata a Cedric, che annuì, e uscirono insieme. La Sala Grande ormai era deserta; le candele si erano quasi
consumate, dando ai sorrisi frastagliati delle zucche un'aria
inquietante e tremolante.
'Allora' disse Cedric con un vago sorriso. 'Siamo di nuovo
avversari!'
'Già' disse Harry. Non riuscì a trovare proprio nulla da dire.
Nella sua testa regnava il caos più totale, come se il suo cervello
fosse stato saccheggiato.
'Allora... dimmi...' disse Cedric mentre raggiungevano la Sala
d'Ingresso, che ora era illuminata solo da torce, in assenza del
Calice di Fuoco. 'Come hai fatto a mettere dentro il tuo nome?'
'Non l'ho fatto' rispose Harry guardandolo da sotto in su. 'Non
l'ho messo. Ho detto la verità'.
'Ah... Ok' disse Cedric. Harry capì che non gli credeva. 'Be'... ci
vediamo, allora'.
Cedric si diresse verso una porta alla sua destra. Harry rimase ad
ascoltarlo mentre scendeva i gradini, poi, lentamente, prese a salire
la scala di marmo.
Qualcuno, a parte Ron e Hermione, gli avrebbe creduto, o avrebbero
pensato tutti che si era candidato per il Torneo? Ma come facevano a
crederlo, quando avrebbe dovuto competere con altri che avevano avuto
tre anni di istruzione magica più di lui, quando avrebbe dovuto
affrontare prove che non solo avevano l'aria di essere molto
pericolose ma dovevano essere portate a termine davanti a centinaia
di persone? Sì, ci aveva pensato... aveva fantasticato... ma era
stato uno scherzo, davvero, una specie di vana chimera... non aveva
mai pensato veramente, seriamente di partecipare...
Ma qualcun altro sì... qualcun altro l'aveva voluto al Torneo, e si
era assicurato che vi prendesse parte. Perché? Per fargli un regalo?
Non ne era molto convinto...
Per vederlo mentre si copriva di ridicolo? Be', era probabile che
il suo desiderio si avverasse...
Ma per farlo uccidere? Moody era fissato come al solito? Non era
possibile che qualcuno avesse messo il nome di Harry nel Calice per
scherzo, per fargli un tiro mancino? Qualcuno lo voleva davvero
morto?
Harry rispose subito a questo interrogativo. Sì, qualcuno lo voleva
morto, fin da quando aveva solo un anno... Voldemort. Ma come avrebbe
potuto assicurarsi che il nome di Harry finisse nel Calice di Fuoco?
Voldemort doveva trovarsi molto, molto lontano, in qualche paese
remoto, nascosto, solo... debole e privo di potere...
Eppure nel suo sogno, appena prima di svegliarsi con la cicatrice
dolorante, Voldemort non era solo... parlava con Codaliscia...
progettava l'assassinio di Harry...》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora