•Il fonte della liberazione degli elfi.(1)

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《Quella sera Harry, Ron e Hermione salirono alla Guferia a cercare
Leo: Harry voleva scrivere a Sirius per dirgli che era riuscito a
superare incolume la prova del drago. Lungo le scale, Harry aggiornò Ron su tutto quello che Sirius gli aveva detto di Karkaroff. Sulle
prime Ron fu sconvolto dalla notizia che Karkaroff era stato un
Mangiamorte, ma quando entrarono nella Guferia decretò che avrebbero
dovuto sospettarlo fin dall'inizio.
'Tutto torna, no?' disse. 'Ti ricordi quello che aveva detto Malfoy
sul treno, che suo padre e Karkaroff erano amici? Ora sappiamo dove
si sono conosciuti. Probabilmente giravano insieme incappucciati alla
Coppa del Mondo. Però, Harry, se è stato davvero Karkaroff a mettere
il tuo nome nel Calice, adesso si sentirà un idiota, no? Non ha
funzionato, eh? Ti sei fatto appena un graffio! Vieni qui: faccio
io...'
Leo era così sovreccitato all'idea di una consegna che continuava a
svolazzare attorno alla testa di Harry, ululando ininterrottamente.
Ron afferrò il piccolo gufo e lo tenne ben stretto mentre Harry gli
fissava la lettera alla zampa.
'Non è assolutamente possibile che le altre prove siano così
pericolose: come potrebbero?' riprese Ron portando Leo verso la
finestra. 'La sai una cosa? Scommetto che potresti vincere il Torneo,
Harry, dico sul serio'.
Harry sapeva che Ron voleva solo farsi perdonare il comportamento
delle ultime settimane, ma gli fece piacere lo stesso. Hermione,
invece, si appoggiò alla parete della Guferia, incrociò le braccia e
guardò torva Ron.
'Harry ha ancora un bel po' di strada da fare prima della fine del
Torneo' disse seria. 'Se quella era la prima prova, non oso pensare a
quello che si prepara'.
'Sempre ottimista, eh?' ribatté Ron beffardo. 'Tu e la
professoressa Cooman dovreste uscire insieme qualche volta'.》

Hermione rise.

《Guardarono Leo sparire nell'oscurità, e poi Ron disse: 'Be', sarà
meglio scendere per la tua festa a sorpresa, Harry. Fred e George
ormai dovrebbero aver rubato abbastanza cibo dalle cucine'.
E quando fecero il loro ingresso nella sala comune di Grifondoro
questa esplose di nuovo di urla e applausi. C'erano montagne di torte
e brocche di succo di zucca e di Burrobirra dappertutto; Lee Jordan
aveva sparato alcuni Favolosi Fuochi d'Artificio Freddi del dottor
Filibuster con Innesco ad Acqua, e l'aria era pervasa di stelline e
scintille; e Dean Thomas, che disegnava benissimo, aveva appeso
alcuni stendardi nuovi davvero notevoli, con Harry che sfrecciava
attorno alla testa dello Spinato sulla sua Firebolt, anche se, a dir
la verità, un paio mostravano Cedric con la testa in fiamme. Harry
aveva quasi dimenticato che cosa si provava ad aver davvero fame, e
si sedette con Ron e Hermione. Non riusciva a credere alla sua
felicità; aveva di nuovo Ron al suo fianco, aveva superato la prima
prova, e non avrebbe dovuto affrontare la seconda prima di tre mesi.》

《Harry questo libro ti shippa con Ron》rise Seamus e Harry lo colpì.

'Dovrebbe cercare di risolvere l'indovinello da solo' intervenne
prontamente Hermione. 'Sono le regole del Torneo...'
'Avrei dovuto arrangiarmi da solo anche per superare il drago'
sussurrò Harry, in modo che solo Hermione lo sentisse, e lei gli
sorrise con aria colpevole.
'Sì, dai, Harry, aprilo!' ripeterono in parecchi.
Lee passò l'uovo a Harry, che infilò le dita nel solco che correva
tutto intorno, e lo divise in due.
Era cavo e completamente vuoto: ma nell'istante in cui Harry lo
aprì, un fragore tremendo, un gemito alto e stridulo invase la
stanza. La cosa più simile che Harry avesse mai sentito era stato
alla Festa di Complemorte di Nick-Quasi-Senza-Testa, dove tutti i
componenti dell'Orchestra Fantasma suonavano la Sega Musicale.
'Fallo star zitto!' ululò Fred, le mani premute sulle orecchie.
Harry lo richiuse di scatto.
'Che cos'era?' chiese Seamus Finnigan, fissando l'uovo. 'Sembrava
una Banshee... forse la prossima volta dovrai affrontarne una, Harry!'
'Era qualcuno che stavano torturando!' esclamò Neville, che era
impallidito bruscamente rovesciando panini alla salsiccia su tutto il
pavimento. 'Dovrai vedertela con la Maledizione Cruciatus!'
'Non dire sciocchezze, Neville, è illegale' disse George. 'Non
userebbero la Maledizione Cruciatus sui campioni. Secondo me
assomigliava un po' a Percy quando canta... forse la tua prova è
attaccarlo mentre fa la doccia, Harry'》

Molti risero e i due gemelli si diedero il cinque.

《'Vuoi una crostatina alla marmellata, Hermione?' disse Fred.
Hermione guardò perplessa il vassoio che le porgeva. Fred fece un
gran sorriso.
'E' tutto a posto' disse. 'Non gli ho fatto niente. Ma stai attenta
a quelle con la crema...'
Neville, che ne aveva appena addentata una, tossicchiò e la sputò.
Fred scoppiò a ridere. 'Era solo uno scherzetto, Neville...'
Hermione prese una crostatina alla marmellata. Poi chiese: 'Tutta
questa roba l'hai presa nelle cucine, Fred?'
'Sicuro' rispose Fred con un sorriso. Fece uno squittio acuto e
imitò un elfo domestico. '"Le daremo tutto quello che vuole, signore,
tutto tutto!" Sono spaventosamente utili... mi cucinerebbero un bue
arrosto se dicessi che ho un certo languorino'.
'Com'è che fate a entrare laggiù?' chiese Hermione in tono
innocente e casuale.
'Facile' rispose Fred, 'c'è una porta nascosta dietro un quadro di
una ciotola di frutta. Basta fare il solletico alla pera, e si mette
a ridere e...' S'interruppe e la guardò con sospetto. 'Perché?'
'Oh, niente' rispose lei in fretta.
'Vuoi provare a organizzare uno sciopero degli elfi domestici,
vero?' disse George. 'Hai deciso di lasciar perdere i volantini e
sobillarli direttamente fino all'insurrezione?'
Parecchi ragazzi ridacchiarono. Hermione non rispose.
'Guai a te se vai giù a spaventarli con la faccenda della libertà e
dello stipendio!' l'ammonì Fred. 'Li distrai dai fornelli!'
In quel momento tutti si voltarono a guardare Neville che si stava trasformando in un grosso canarino.
'Oh... mi dispiace, Neville!' gridò Fred al di sopra delle risate.
'Mi ero dimenticato... erano proprio le crostatine alla crema che
abbiamo stregato...'
Un minuto dopo, comunque, Neville fu in piena muta, e appena gli
furono cadute le piume, riprese il suo aspetto di sempre. Si unì
addirittura alle risate.
'Crostatine Canarine!' gridò Fred alla folla agitata. 'Le abbiamo
inventate io e George... sette zellini l'una, è un affare!'》

《Signori Weasley, ne vorrei dieci》disse il Preside e i due gemelli annuirono sorpresi.

Era quasi l'una del mattino quando finalmente Harry salì in
dormitorio con Ron, Neville, Seamus e Dean. Prima di chiudere le
tende del suo letto a baldacchino, Harry sistemò il modellino
dell'Ungaro Spinato sul tavolo accanto al letto, e quello sbadigliò,
si acciambellò e chiuse gli occhi. Davvero, pensò Harry tirando le
tende, Hagrid aveva ragione, dopotutto... erano a posto, i draghi...》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora