La lettura riprese poco dopo, sta volta a continuare a leggere fu James.
<<Quando tutto il cibo fu consumato, Silente si alzò e chiese agli studenti di imitarlo. Poi, a un colpo di bacchetta, i tavoli schizzarono via e si disposero lungo i muri, lasciando il pavimento sgombro. Silente fece apparire una piattaforma sopraelevata lungo la parete di destra. Sopra c'erano una batteria completa, parecchie chitarre, un liuto, un violoncello e alcune cornamuse. Le Sorelle Stravagarie salirono sul palcoscenico salutate da applausi entusiasti; erano tutte eccezionalmente irsute e vestite in lunghi abiti neri che erano stati accuratamente strappati e lacerati. Presero gli strumenti, e Harry, che era così impegnato a guardarle da aver quasi dimenticato che cosa stava per succedere, all'improvviso si accorse che le lanterne su tutti gli altri tavoli si erano spente, e che gli altri campioni e i loro accompagnatori erano in piedi. 'Dai!' sibilò Calì. 'Dobbiamo ballare!' Alzandosi, Harry inciampò nel vestito. Le Sorelle Stravagarie attaccarono una melodia lenta e lugubre; Harry avanzò sulla pista da ballo bene illuminata, badando bene a non incrociare lo sguardo di nessuno (vide Seamus e Dean che lo salutavano con la mano e ridacchiavano), e un attimo dopo, Calì lo aveva afferrato per le mani, gliene aveva sistemata una attorno alla propria vita e teneva ben stretta l'altra nella sua. Non era poi così male, pensò Harry, girando lentamente sul posto (era Calì a portare). Tenne gli occhi fissi sulle teste degli spettatori, e ben presto anche molti di loro li raggiunsero sulla pista da ballo, così che i campioni non furono più al centro dell'attenzione. Neville e Ginny ballavano lì vicino - vide Ginny strizzare gli occhi mentre Neville le pestava i piedi - e Silente volteggiava con Madame Maxime. La sproporzione tra i due era tale che la punta del cappello di Silente solleticava appena il mento di lei; comunque, Madame Maxime si muoveva con molta grazia per essere così robusta. Malocchio Moody era impegnato in un goffo two-step con la professoressa Sinistra, che evitava nervosamente la sua gamba di legno. 'Bei calzini, Potter' ringhiò Moody passandogli accanto, l'occhio magico che scrutava attraverso l'abito di Harry. 'Oh... sì, me li ha fatti Dobby l'elfo domestico' disse Harry con un gran sorriso. 'E' così pauroso!' sussurrò Calì mentre Moody si allontanava un tonfo dopo l'altro. 'Non credo che quell'occhio dovrebbe essere permesso!' Harry accolse con sollievo la tremolante nota finale della cornamusa. Le Sorelle Stravagarie smisero di suonare, gli applausi riempirono di nuovo la Sala, e Harry mollò immediatamente Calì. 'Sediamoci, eh?' 'Oh... ma... questa è proprio bella!' esclamò Calì mentre le Sorelle Stravagarie attaccavano un'altra canzone, molto più veloce.>>
<<Si vede che non sei festaiolo come tuo padre e il tuo padrino, ad una festa quei due non li smuovevi dalla pista, non che sapessero ballare eh, ma erano convinti di saperlo fare. Almeno intrattenevano noi altri>> disse Lily mentre i due uomini la guardavano offesi. <<Noi siamo ottimi ballerini, vero James?>> <<Puoi dirlo forte fratello>> e i due così dal nulla presero a ballare, scatenando molte risate, tra cui quelle di Lily che si manteneva a Remus per non cadere dalle troppe risate. I due conclusero lo strano ballo con una presa a dir poco pericolosa che li fece cadere col sedere a terra. Molti fischiarono e battevano le mani, i due si inchinarono. <<Per gli autografi dopo, saremo felici di scattare anche delle foto>> disse Sirius e poco dopo la situazione si calmò, con ancora alcuni ragazzi che sorridevano. Harry guardò il padre che gli fece l'occhiolino. Lo adorava.
<<'No, non mi piace' mentì Harry, e la condusse via dalla pista, oltre Fred e Angelina, che ballavano con tanto entusiasmo che i ragazzi attorno a loro si scostavano per paura di essere travolti, verso il tavolo dove erano seduti Ron e Padma. 'Come va?' chiese Harry a Ron, prendendo posto e aprendo una bottiglia di Burrobirra. Ron non rispose. Stava fissando cupo Hermione e Krum che ballavano lì vicino. Padma era seduta con braccia e gambe incrociate, un piede che dondolava a tempo con la musica. Ogni tanto scoccava uno sguardo scontento a Ron, che la ignorava completamente. Calì si sedette di fronte a Harry, incrociò a sua volta gambe e braccia, e dopo pochi minuti fu invitata a ballare da un ragazzo di Beauxbatons. 'Non ti dispiace, vero, Harry?' disse Calì. 'Cosa?' disse Harry, che stava guardando Cho e Cedric. 'Oh, non importa' sbottò Calì, e se ne andò con il ragazzo di Beauxbatons. Alla fine della canzone, non fece ritorno. Hermione si avvicinò e si sedette sulla sedia lasciata vuota da Calì. Era un po' rossa in faccia. 'Ciao' disse Harry. Ron rimase zitto. 'Fa caldo, vero?' disse Hermione, sventolandosi con la mano. 'Viktor è andato a prendere da bere'. Ron le scoccò un'occhiata fulminante. 'Viktor?' esclamò. 'Non ti ha ancora chiesto di chiamarlo Vicky?' Hermione lo guardò sorpresa. 'Che cos'hai?' chiese. 'Se non lo sai tu' rispose Ron sprezzante, 'non ho intenzione di spiegartelo'.>>
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The story of Harry Potter -The boy who lived-
AcakQuesto è il continuo della storia, da qui partirà il capitolo 14 del libro 'Il calice di fuoco'.