Il giorno dopo, come deciso si tornò alle letture. Curiosi più che mai, il preside aveva annunciato che avrebbero finito le letture quello stesso giorno.
Così, a leggere quegli ultimi capitoli, fu proprio Harry. In onore di ciò che aveva vissuto. Nessuno meglio di lui poteva narrare.
-[....] Harry sentì i piedi urtare il suolo; la gamba ferita cedette e lui cadde in avanti; la mano lasciò finalmente andare la Coppa Tremaghi. Alzò la testa. « Dove siamo? » disse. Cedric scosse la testa. Si tirò su, aiutò Harry ad alzarsi, e si guardarono intorno. Quel luogo non faceva assolutamente parte del territorio di Hogwarts; era chiaro che avevano viaggiato per chilometri – forse centinaia di chilometri – perché anche le montagne che circondavano il castello erano sparite. Si trovavano in un cimitero buio e abbandonato; il profilo nero di una chiesetta era riconoscibile oltre un grande tasso alla loro destra. Alla loro sinistra s'innalzava una collina, sul cui versante Harry riuscì a distinguere la sagoma di una bella dimora antica. Cedric guardò la Coppa Tremaghi, poi alzò gli occhi verso Harry. « A te qualcuno aveva detto che la Coppa era una Passaporta? » chiese.-
Il preside fermò Harry "Con te non c'era il signor Diggory" "No signore, ero solo" e poi riprese.-« No » disse Harry. Stava osservando il cimitero. Era immerso nel silenzio, e vagamente inquietante. « Questo dovrebbe far parte della prova? » « Non lo so » rispose Cedric. Il suo tono di voce era teso. « Fuori le bacchette, che ne dici? » « Sì » disse Harry, lieto che a suggerirlo fosse stato Cedric. Estrassero le bacchette; Harry continuava a guardarsi intorno. Aveva di nuovo la strana sensazione di essere osservato. « Arriva qualcuno » disse all'improvviso. Aguzzando gli occhi nell'oscurità, videro una sagoma avanzare decisa tra le tombe, verso di loro. Harry non riuscì a distinguerne il viso; ma da come camminava e teneva le braccia, capì che stava trasportando qualcosa. Chiunque fosse, era basso, e indossava un mantello con il cappuccio abbassato per nascondere il volto. E man mano che la distanza tra loro si riduceva, vide che la cosa tra le braccia della persona sembrava un neonato... o era solo un fagotto di abiti?-
"Questo è successo davvero, Minus aveva tra le braccia un neonato, una versione infante di Voldemort" aggiunse e tutti rabbrividirono. Silente lo fece andare avanti.-E poi, senza preavviso, la cicatrice di Harry esplose di dolore. Era un male che non aveva mai provato prima; la bacchetta gli cadde dalle dita mentre si portava le mani sul viso; le ginocchia cedettero; cadde a terra accecato dal dolore, la testa stava per spaccarglisi in due. Da molto lontano sopra di lui, una voce fredda e acuta disse: « Uccidi l'altro ». Un sibilo, e una seconda voce urlò le parole nella notte: « Avada Kedavra! » Un lampo di luce verde saettò attraverso le palpebre di Harry, e sentì qualcosa di pesante cadere a terra accanto a lui; il dolore alla cicatrice raggiunse un tale picco che fu preso da un conato di vomito, e poi diminuì; terrorizzato all'idea di ciò che stava per vedere, aprì gli occhi che gli bruciavano. Cedric era disteso a terra al suo fianco, a braccia aperte. Era morto-
Harry si ammutolì, così come la sala grande. Si sentì solo la madre di Cedric urlare e stringersi al figlio. Harry fu grato che quella scena non successe, non poteva perdonarsi se fosse successo qualcosa al ragazzo. Silente diede del tempo, e dopo una thè forte, la lettura riprese.-[...]L'uomo col mantello legò strettamente Harry con funi apparse dal nulla, assicurandolo da capo a piedi alla pietra tombale. Harry udì un respiro corto e affannato dall'interno del cappuccio; si divincolò, e l'uomo lo colpì – lo colpì con una mano che aveva un dito in meno. E Harry capì chi c'era sotto il cappuccio. Era Codaliscia. « Tu! » disse, senza fiato.-
I malandrini si sentirono morire, Codaliscia avrebbe ucciso un ragazzo indifeso...Sirius strinse i pugni così forte che le unghie si conficcarono nei palmi. "Sudicio ratto schifo, appena ti ho nele mani di te non rimarra nulla." sibillò Remus, sorprendendo tutti.
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The story of Harry Potter -The boy who lived-
RastgeleQuesto è il continuo della storia, da qui partirà il capitolo 14 del libro 'Il calice di fuoco'.