Per pranzo, la famiglia Potter avevano pranzato nei giardini di Hogwarts. "Harry, ti vedo spento, cosa succede?" chiese il padre al figlio. "Nulla, papà" rispose Harry troppo velocemente, che fece insospettire ancora di più gli altri. "Puoi parlarne con noi" disse Lily accarezzandogli il viso. "Voi...andrete via non é vero?" chiese chinando la testa. Nessuno fiatò, James e Lily si guardarono e guardarono Sirius e Remus. "Harry, andremo via si, ma non ora. Ma un giorno andremo via" disse Lily al figlio che la guardò triste. "Starò di nuovo solo....orfano di genitori" disse debolmente "Non sarai solo, con te ci saranno Remus e Sirius. Non starai solo" disse James accarezzandogli la spalla. Ma Harry non credeva nemmeno a quello, per quanto volesse bene ai due uomini, non sarebbe stata la stessa cosa. "Campione, ce ancora tempo. Non andremo via domani, ma un giorno si. Godiamoci il tempo che abbiamo per stare insieme" concluse Lily ed Harry annuì, non convinto.
Nel primo pomeriggio tornarono al castello, dove la lettura riprese. Sta volta a leggere fu Ron.
-Sirius rispedì indietro il loro gufo la mattina dopo. Planò davanti a Harry mentre un allocco atterrava di fronte a Hermione, con una copia della Gazzetta del Profeta stretta nel becco. Lei prese il giornale, scorse le prime pagine, disse « Ha! Non ha saputo di Crouch! », poi si unì a Ron e Harry nella lettura dei commenti di Sirius sui fatti misteriosi di due notti prima. "Harry, che cosa ti viene in mente di andare nella Foresta con Viktor Krum? Voglio che tu mi giuri a stretto giro di gufo che non uscirai di notte con nessuno. C'è qualcuno estremamente pericoloso a Hogwarts. È evidente che questo qualcuno voleva impedire a Crouch di incontrare Silente ed è probabile che tu ti sia trovato nell'oscurità a pochi metri da costui. Potevi rimanere ucciso. Il tuo nome non è finito per caso nel Calice di Fuoco. Se qualcuno sta cercando di farti del male, ha la sua ultima possibilità. Non allontanarti da Ron e Hermione, non uscire dalla Torre di Grifondoro la sera, e preparati alla terza prova. Esercitati a Schiantare e Disarmare. Non sarebbe male che provassi anche qualche stregoneria. Non puoi fare niente per Crouch. Giù la testa e bada a te stesso. Aspetto una tua lettera in cui mi dai la tua parola che non uscirai più dal castello. Sirius". « Chi si crede di essere, a farmi la predica perché sono uscito dal castello? » esclamò Harry indignato mentre ripiegava la lettera di Sirius e se la infilava in tasca. « Con tutte le cose che ha combinato lui a scuola! »-
Harry rimase di sasso alla sua reazione appena letta, che fosse stato uno specchio del futuro nel momento in cui sarebbe stato con i due uomini? Era così che sarebbe finito il loro rapporto? Intanto Sirius, cercava di non far notare quanto quelle parole lo ferirono, è vero lui aveva fatto di tutto al castello e quando era giovane, ma maturando era arrivato a capire che aveva sbagliato a comportarsi in quel modo. James, portò una mano sul suo ginocchio e lo strinse appena. Quello fu abbastanza per Sirius.-È in pensiero per te! » disse Hermione bruscamente. « Come Moody e Hagrid! Quindi dai loro retta! » « Nessuno cerca di aggredirmi » ribatté Harry. « Nessuno mi ha fatto niente... » « Tranne mettere il tuo nome nel Calice di Fuoco » lo interruppe Hermione. « E deve averlo fatto per un buon motivo, Harry. Tartufo ha ragione. Forse questo qualcuno sta solo prendendo tempo. Forse è questa la prova che ha scelto per prenderti ». « Senti » disse Harry, impaziente, « diciamo che Tartufo ha ragione, e che qualcuno ha Schiantato Krum per rapire Crouch. Be', doveva essere lì tra gli alberi vicino a noi, no? Ma ha aspettato che io fossi lontano prima di agire, no? Quindi non pare proprio che sia io il suo obiettivo, no? » « Non poteva farlo passare per un incidente, se ti assassinava nella Foresta! » esclamò Hermione. « Ma se muori durante una prova... » « Però non ha avuto problemi ad aggredire Krum, vero? » disse Harry. « Perché non mi ha fatto fuori nella stessa occasione? Poteva far finta che io e Krum ci fossimo sfidati a duello, o qualcosa del genere ». « Harry, non capisco neanch'io » sospirò Hermione sconfortata. « So solo che stanno succedendo un sacco di cose strane, e non mi piacciono... Moody ha ragione, Tartufo ha ragione, devi cominciare ad allenarti per la terza prova, e subito. E rispondi subito a Tartufo e promettigli che non scapperai via da solo un'altra volta"-
Sirius fu grato ala riccia. Harry si sentì di nuovo in colpa. "E voi mi volete lasciare con lui, bella idea" sussurrò ai genitori che ci rimasero male. "Harry, non ti abbiamo insegnato a parlare così." disse Lily calma con un tono severo. "Già, perché voi mi avete cresciuto eh" rispose di nuovo Harry ma sta volta fregandosene di dirlo sotto voce "Ragazzo, chiedi scusa a tua madre, ora." intervenne James severo. "Una madre non abbandona il proprio figlio." urlò Harry alzandosi dal divano. Ora quella discussione era sotto gli occhi di tutti. "Te lo abbiamo già spiegato." rispose Lily al figlio "Siete egoisti, ecco cosa siete. Preferivo sapervi morti" urlò Harry di nuovo, e subito dopo un sonoro schiaffo si sentì nella sala grande. James aveva schiaffeggiato il figlio. Tutti erano sgomentati. Harry guardò con odio il padre e lasciò la sala grande.Fred lo seguì correndogli dietro, sapeva che in quel momento aveva bisogno di lui. Lo raggiunse e lo bloccò. "Harry" lo chiamò ed il corvino si strinse a lui. "Li odio" diceva mentre si teneva alla sua maglia "Harry..." "Ti prego niente prediche, non tu" lo bloccò il corvino ed il rosso annuì. Fred .lo portò nelle cucine e lo lasciò sfogare. Intanto ai piani superiori, Silente aveva fatto continuare la lettura. Era dispiaciuto per quella scena, ma voleva anche far distogliere l'attenzione dai coniugi Potter che erano decisamente provati.
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The story of Harry Potter -The boy who lived-
RandomQuesto è il continuo della storia, da qui partirà il capitolo 14 del libro 'Il calice di fuoco'.