Le lezioni erano proseguite senza intoppi, fortunatamente non avevamo avuto nuovamente l'onore e la gioia di incontrare quei 5, Chloe era turbata dall effetto che le parole di Daniel avrebbero potuto fare su di me, lo leggevo nei suoi occhi sottili che non facevano che osservarmi.
- Smettila di tormentarti, non mi baso su congetture dette da un maschilista del cazzo
- ha ragione mio fratello, sta volta, ho sempre avuto molti amici, ma mai qualcuno che restasse realmente al mio fianco, tutti fuggivano non appena si rendevano conto della pazza psicopatica tale sono
A quelle parole mi fermai di colpo e Chloe rallentò il passo.
- tuo fratello? Daniel è tuo fratello?
- fratellastro ma si
-mi dispiace molto per quello che ho detto su di lui, i vari insulti... Non credevo foste fratelli
Dissi imbarazzata, diventando di un colore più simile al rosso, muovendo l'estremità del miei capelli nervosamente.
- oh non ti preoccupare, riconosco anche io che mio fratello è un vero e proprio stronzo, non fartene una colpa, chi non lo penserebbe
- comunque non credo abbia ragione, io ti trovo fantastica e sei stata subito carina e accogliente con me al contrario della finta barbie
- presumo che i nomignoli che assoceremo a Amelie saranno infiniti
- diventeremo grandi amiche io e te mia cara
Disse stringendomi in un forte e caloroso abbraccio.
- visto che hai da recuperare gran parte del programma stavo pensando che magari ti potrei dare una mano, se vuoi ci possiamo vedere dopo scuola a casa mia
La sua offerta era alquanto allettante, non avevo mai avuto un amica e tanto meno non ero mai andata in una casa che non fosse la mia, ma... Mio padre non me l'avrebbe lasciato fare.
Notò la mia espressione accigliata e iniziò a gesticolare come era suo solito fare.- beh non devi darmi una risposta adesso, tieni.
Scrisse su un foglio di carta stropicciato, il suo numero di cellulare e la via di casa, ma non appena la lessi posai il mio sguardo su di lei, sorpresa.
- è la mia via di casa Chloe
La sua espressione si trasformò in un gigantesco sorriso e iniziò a saltellare e battere le sue minute mani.
- che bello siamo anche vicine di casa
Nella mia via c'erano solo 3 case, molto grandi e accoglienti, chi avrebbe mai pensato che una di quelle fosse la casa di Chloe, ero sorpresa ed eccitata allo stesso tempo.
Dopo scuola avevo riposto sullo scaffale della mia libreria i pesanti libri dei vari corsi accarezzando con i polpastrelli le copertine dolcemente, come primo giorno non era andato così male, finalmente avevo conosciuto qualcuno che non fosse parte della mia famiglia e avevo respirato aria pulita.
Svuotando la cartella trovai un pezzo di carta stropicciato sul fondo dello zaino, lo afferrai tra le mani aprendolo lentamente per evitare che si strappasse, leggo attentamente, era il bigliettino di Chloe.
Decido di farmi coraggio e raggiungere i miei genitori in soggiorno, non appena scese le rampe di scale noto il volto di mio padre concentrato nel guardare la partita, momento perfetto per parlargliene, sarà talmente tanto concentrato sul gioco che non presterà attenzione a ciò che gli dirò.
Mi avvicino a passo svelto al divano di pelle color panna, quell arredamento molto elegante e sobrio, dava alla casa un aria noiosa e impacciata.
Sorrisi a mia madre intenta ad armeggiare con qualche utensile da cucina, Nell aria di respirava profumo di pancake caldi, i miei preferiti, il mio palato aveva già l'acquolina e le mie papille gustative mi imploravano di cambiare direzione e di dirigersi verso la sala da pranzo.
Tornai in me ricordandomi il motivo per cui ero lì, chiedere il permesso per poter andare a studiare dalla mia nuova amica.
Mio padre non mi rivolse neanche uno sguardo si limitò a grattarsi la nuca evidentemente innervosito dal goal avversario.
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Sta Sera Non Andare
RomanceVoleva essere una normale ragazzina di diciassette anni, ma non conosceva neanche il significato della parola normalità e di certo non faceva parte della sua routine... Quelle macchioline violacee sulla pelle ormai erano parte di lei, ne era affezio...