L'arte Di Origliare

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- seriamente come fanno a non piacerti i cetriolini

Era da tutta la mattinata che Chloe si lamentava del fatto che non mi piacessero i cetriolini. Scossi la testa contrariata riponendo i miei libri nell armadietto d'acciaio.

- semplicemente credo ci sia troppo aceto

La sua espressione sorpresa alla mia affermazione mi fece sorridere, credo che avesse un talento nel cambiare più volte diversi tipi di espressioni facciali.
Chiusi l'armadietto dirigendoci verso il cortile della scuola, era una mattina piacevolmente fresca e solare, la rugiada posata sulle foglie dell' erba del prato dava un tocco di purezza alla natura circostante.
Per la sua goffaggine Chloe non si accorse dell ultimo gradino delle scale così precipitando sul pavimento, sollevai lo sguardo notando il motivo della sua distrazione... Daniel e i suoi amici.
La mia amica al mio fianco sorrideva come un ebete fissando il ragazzo biondo del gruppo salutare i suoi amici.
L'aiutai ad alzarsi sorridendo per il suo modo impacciato di arrossire e con l'indice rinchiusi la sua bocca, dalla quale per poco non uscivano fiumi di bava.

- ti vedo molto concentrata a quanto pare, quel biondino ha rapito il tuo cuore?

- e non solo quello, ho una cotta per lui da quando avevo 5 anni, tornava a casa con mio fratello e ogni volta ammiravo imbambolata la sua bellezza.

Con occhi sognanti, posò la testa sulla mia spalla.

- è tornato ieri dalla sua vacanza bianca, è normale che mi sembra sempre più carismatico e bello? Come si può desiderare di più con uno come lui?

- oh non lo so di certo

Ironizzai raggiungendo lo stand del caffè, ordinando il mio solito caffè macchiato.
Il barista mi sorrise elegantemente porgendomi la tazza fumante, non appena la mia mano entro in contatto con la superficie calda, il mio corpo si riscaldò all istante.

Ci sediamo a uno dei tavoli di legno da Pic- nic. In lontananza vedo il ragazzo dai biondi capelli e i suoi amici venirci incontro, mi giro cercando una possibile direzione nella quale potessero essere diretti, ma ben presto capisco che erano diretti verso il nostro tavolo.
Sorridendo presero posto vicino a noi senza badare alle nostre facce sorprese.
Daniel si siede di fronte a me disinteressato, io torno a concentrarmi sulla bevanda tra le mie mani quando il ragazzo dai biondi capelli, mi pare si chiamasse nick apre bocca.

- neanche un ben tornato Chloe?

- andiamo Nick Smettila di provarci con mia sorella

Fa Daniel seccato. Chloe imbarazzata gli sorride diventato tutt'uno con i suoi capelli, Chloe in difficoltà?

- Chloe non ci presenti la tua nuova amichetta

Disse un ragazzo dai ricci capelli e gli occhi color nocciola, porgendomi la mano.

- piacere bellezza, Noa, e loro sono Alex e Brian, e da quanto ricordo credo che tu abbia già conosciuto Daniel

Alex era il più grande tra di loro di qualche anno, era stato bocciato più volte a causa della sua condotta festaiola e beh Brian era uno di quei ragazzi mozzafiato, più timido e pacato rispetto ai suoi amici.

Mi salutarono con un cenno del capo e gli sorrisi impacciatamente.
Noa si appoggio allo schienale scrutandomi attentamente.

- qual è il tuo nome?

-... Ginevra

- finalmente Chloe ci fai conoscere qualche bella ragazza

Sorrisi imbarazzata. Una voce stridula costrinse ognuno di noi a voltarsi verso il rumore dei tacchi a spillo che riecheggiava sul pavimento.

- Daniel sei qui, finalmente ti ho trovato

La bionda dai lunghi capelli e i vestitini aderenti gli saltò addosso, posando aggressivamente le sue labbra su le sue,mentre spingeva il suo corpo verso il suo, un teatrino che si poteva anche risparmiare a parer mio.
Sollevai gli occhi al cielo infastidita da tale sfrontatezza, solo allora Amelie si accorse della nostra presenza.

- cosa ci fai amore con queste sfigate?

- si da il caso che sono sua sorella, razza di idiota, per caso la plastica ti ha compresso il cervello? sempre che ne avessi uno

Disse a trentadue denti Chloe, ricevendo occhiatacce di ammirazione da parte di Nick, credo che non gli fosse del tutto indifferente.

- già mi dimentico quanto sia vera la frase dei fratelli, com'era? Prima la bella e poi la brutta copia

- prima la brutta e poi la bella, intelligente mi dicono

Dissi a bassa voce, forse, mi sentirono evidentemente e noa trattenne a stento qualche risata.

- cosa vuoi sfigata?

- oh niente soprattutto da te, però precisamente se proprio insisti... che la tua odiosa voce sparisca dal mio campo uditivo.

Afferrai rapidamente in spalla il mio zaino e a passo svelto mi diressi verso l'entrata della scuola, senza prestare caso al volto infuriato di Amelie e alle facce sorprese degli altri.

Credeva di poter trattare chiunque a suo piacimento? Beh si sbagliava, potevo essere impacciata e sbadata nei modi, ma non di certo stupida, da permetterle di mettermi i piedi in testa. Apro il rubinetto, risciacquando via il sapone dalle mani, afferro un pezzo di carta per asciugarle e mi dirigo alla porta saloon Intenta ad aprirla quando mi accorgo che al di dietro c'è la coppia più odiata di tutto l'istituto, so che è sbagliato ma in quel momento mi sembrava così giusto origliare.

- avresti dovuto difendermi

- ti avevo avvertito

- hai visto come mi ha messo in ridicolo davanti a tutti, lei e la sua nuova amichetta

- è mia sorella Amelie, ne abbiamo già parlato, non trattarla in quel modo, e di certo non hai bisogno di un cagnolino che apra bocca ogni volta che ti metti in ridicolo

- quindi adesso sarebbe colpa mia?

Dalle mie mani cadde sul pavimento la pochette che avevo portato con me attirando l'attenzione dei due ragazzi dietro la porta, così non mi tirai indietro e la spalancai non prestandogli attenzione, al contrario suo...

- sei arrivata perfino ad origliare?

Disse Daniel con al suo fianco la bionda alterata con le mani sui fianchi. Mi voltai Sorridendole falsamente.

- non mi importano le vostre conversazioni mio caro e se proprio lo vuoi sapere siete difronte alla porta di un bagno per di più femminile, credevo avessi una capacità intellettuale superiore alla tua ragazza ma credo di essermi sbagliata.

Amelie bruciava di rabbia, serrò i pugni lungo i fianchi fissandomi arrabbiata.

- come ti permetti di rivolgere questo tono a Daniel

Forse avevo esagerato, ma infondo ormai era fatta. Spostai lo sguardo su di lui notando il suo volto, era rilassato e incuriosito dalla mia reazione più che arrabbiato.

- scusa Daniel per averti offeso, ma sai dio li fa e poi li accoppia

- il primo complimento che sento uscire dalla tua sporca bocca

-Amelie credo che tu non abbia capito, non era un complimento, ora se non vi dispiace ho di meglio da fare

Li salutai con un cenno della mano dirigendomi verso la classe per la prossima ora di lezione.
Non volevo dare inizio alla mia nuova vita, risultando la classica novellina strafottente, ma quel Daniel... Mi mandava su tutte le furie, ero una testa calda, ne ero al corrente, ma adesso che avevo l'occasione finalmente di farmi valere, non l'avrei fatta più fuggire via.

Sta Sera Non AndareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora