Quella mattina mi ero alzata un ora prima che suonasse la sveglia, presumo per l'agitazione.
Mi feci una lenta doccia calda e devo dire che alleviò un po' la tensione e i muscoli si iniziarono a rilassare.
Purtroppo il livido sulla palpebra dell'occhio c'era ancora, ma niente che un buon make-up non avrebbe potuto risolvere, ci avevo fatto l'abitudine e a forza di guardare tutorial su YouTube ero riuscita a imparare le basi del trucco.
A distrarmi dai miei pensieri fu l'arrivo di mia madre .
- ... siamo mattutine a quanto vedo- l'agitazione ha avuto la meglio... non so come ci si comporta in queste occasioni, non so cosa indossare, né come comportarmi, sono nel panico più totale.
Dissi buttandomi sul letto ancora in accappatoio, io e mia madre più o meno avevamo un bel rapporto, diciamo il più delle volte, solo quando eravamo solo io e lei...
- allora per iniziare io direi di sistemare questi capelli
Indica i miei capelli arruffati e gonfi a causa del phon.
Inizia a spazzolare i miei lunghi capelli neri con cura e poi accende la piastra e inizia a stirarli, mia madre adorava sfiorare i miei capelli, spesso passava le notti ad accarezzarlo e soprattutto amava l'ordine.- mamma posso farti una domanda?
- dimmi tesoro
- secondo te cosa dovrei fare? intendo a scuola, come mi devo comportare?! Se non mi accettassero...
Ed eccola là la mia paura più grande, essere rifiutata, sola, lo ero stata per così tanto tempo, che credevo che adesso che forse avrei incontrato qualche amico, mi sarei sentita sbagliata, fuori luogo.
- tesoro devi essere te stessa, vedrai che andrà tutto per il meglio
Finito di piastrarli, mi mostra qualche abbinamento , optai per un jeans nero, un maglioncino senza spalle bianco e un paio di sneakers bianche.
Mia madre era una bellissima donna, avevo preso i miei occhi celesti e le lentiggini da lei, era così giovanile...
Mi misi un po' di mascara e un lipgloss trasparente per dare volume alle mie labbra carnose, l'unica cosa che apprezzavo di me.Il tragitto in macchina era stato estenuante, le mani iniziavano a sudare e l'ansia che in tutti questi anni non mi aveva mai lasciato era lì seduta vicino a me sul sedile posteriore.
- bene siamo arrivati, ricorda sorridi, vedrai andrà tutto bene
Mi accarezza dolcemente la guancia
Proprio mentre stavo per scendere dal auto sento afferrarmi il braccio, mio padre... Una presa forte e possente alla quale ormai avevo fatto l'abitudine, mi strinse il polso facendo pressione, una pressione alla quale ero abituata e quel leggero dolore con cui convivevo, mi voltai e i miei occhi incrociarono i suoi- non una parola, lo sai che lo faccio per il tuo bene
Avevo intuito a cosa si riferisse, annuisco, metto lo zaino in spalla, lui affievolisce la presa, me ne libero e sistemo il maglioncino spiegazzato, scendo dall'auto, faccio un bel respiro e inizio a incamminarmi nel vialetto della scuola.
Era tutto così nuovo per me... Quelle possenti mura rosse mi indicavano che c'era ben altro da temere...I corridoi erano pieni di ragazzi che parlavano tra di loro, davanti quegli armadietti grigio perla, la scuola sembrava in ottime condizioni, molto pulita e curata e ciò mi spaventava, anche casa mia era pulita e curata eppure sappiamo tutti cosa accadeva al suo interno.
Era da minuti ormai che cercavo l'insegna della classe 345 ,senza risultati a quanto pare, eppure avevo studiato e guardato più volte la piantina della mia nuova scuola, credevate che sarei venuta qui senza documentarmi prima, beh vi sbagliate, avevo cercato ogni cosa, recensioni, corsi, premi... Era una scuola su modello americano quindi ognuno poteva seguire i corsi a cui era interessato maggiormente, il cortile era a nostra disposizione, come anche lo stand del caffè, vera mano santa per il mio risveglio.
Decisi allora di chiedere informazioni, avrei sicuramente trovato la classe molto facilmente. Mi guardai intorno e scorsi un volto familiare, una ragazza dai lunghi capelli biondi e dall'elegante presenza, appoggiata a uno di quei armadietti d'acciaio, che rideva con le sue amiche, ma dove l'avevo vista prima di allora? Ma certo l'annuario della scuola, lei era Amelie Tods, la ragazza con più premi in assoluto, concorsi, media scolastica, varie gare scolastiche, aveva sempre partecipato e guadagnato il primo posto ogni volta.
Presi coraggio e cercai di relazionarmi con la prima persona dopo essere uscita da quella casa ormai piccola per me, ma come avrei fatto?...
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Sta Sera Non Andare
Lãng mạnVoleva essere una normale ragazzina di diciassette anni, ma non conosceva neanche il significato della parola normalità e di certo non faceva parte della sua routine... Quelle macchioline violacee sulla pelle ormai erano parte di lei, ne era affezio...