I Segreti Nell Alcool

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Lasciai che il suono della musica trasportasse i miei movimenti, i miei fianchi oscillavano e i capelli sciolti permettevano che i miei movimenti risultassero più fluidi e morbidi.

Chloe mi passo tra le mani il quinto cocktail della serata, l'alcool pian piano stava prendendo il controllo del mio corpo, come così, delle mie azioni.
Nick l'aveva afferrata dai fianchi trascinandola via con se e Brian era con qualche spogliarellista che si prestava nelle sue coreografie su uno strano cubo di gomma.

Bevetti tutto il liquido all interno del bicchiere e mi recai al bancone per farmene porgere un altro.
Con difficoltà salgo il gradino e cerco di sorreggermi seduta.
Quando una figura si posa contro la mia schiena e le sue mani afferrano i miei fianchi, riconoscevo bene quelle mani, lasciai che la mia schiena si adagiasse contro il suo petto, il mio stomaco farfugliava come se svuotato e un calore salì improvvisamente dal basso, le sue mani si strinsero intorno alla mia vita saldamente e il suo fiato si posò sul mio collo.

- direi che possa bastare per sta sera, non trovi?

Annuisco stordita, voltandomi verso di lui con una mossa di bacino, il mio volto accaldato e i miei movimenti lenti e ritardati, permettono che Daniel mi guardi attentamente, guance arrossata e labbra semi aperte, accavallo le gambe traballando e lui mi afferra prontamente.
La mano sulla vita scorre fino all estremità del vestito in modo sensuale, accarezzando dolcemente la mia pelle, per poi afferrare il vestito e tirarlo giù, verso il basso per coprire le gambe scoperte.

- non avresti dovuto vestirti così

- ti piace?

Sorrise maliziosamente scuotendo la testa divertito. Con la mano scompigliai i suoi capelli, sfiorando il suo profilo, lui sembrava come essere incantato dai miei movimenti e io ero persa nei suoi occhi color nocciola.

- desidera da bere signorina?

A quelle parole mi voltai all istante, Sorridendo come un ebete.

- jack, il più forte che hai

- ho tante cose forti bellezza

Disse in modo pervertito, Daniel lo filminò e io divertita scoppiai a ridere.

- non abbiamo bisogno di niente puoi andartene

Disse in tono duro Daniel fulminando il barista con lo sguardo.

- a me sembra che lei non la pensi così

Gli sorrisi e mi sbilanciai sul bancone tentando di scavalcarlo.

- se nessuno di voi due mi darà qualcosa me lo prenderò da sola.

Daniel mi afferrò prontamente e mi prese in braccio facendomi scendere da lì, posò sulle mie spalle la sua giacca e mi riafferro tra le sue braccia.
Accarezzai i suoi bicipiti Sorridendo.

- che muscoli amore

- non chiamarmi amore

- perché non posso chiamarti amore, sei carino, mi piacciono quelli come te sai, stronzi e senza sentimenti, che mi trattano male solo per farmi stare male

Si irrigidì ai miei commenti farfugliati e notò il mio sguardo confuso e tenero, e mi sorrise.

-dove mi porti? Io volevo ballare, sai come quelle ragazze che ballano sul palco, sono brava sai

- si ho visto, proprio per questo ti sto portando via, sei troppo brava per loro, dopo si sentirebbero a disagio

Disse ironicamente, scherzando con me.

- beh in effetti hai ragione... Hai visto quel battista come mi guardava? Era buffo no?

La sua mascella si serrò e io Contornai con il dito il suo profilo, ammirandolo, lui rilassò i lineamenti al mio tocco.

Sta Sera Non AndareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora