Ballo In Maschera

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Terminai la chiamata con chloe, entrambe eccitate all idea di partecipare insieme alla serata.
Non le avevo svelato il mio costume per l'occasione, sarebbe stata una sorpresa, anche se neanche io avevo un'idea specifica su cosa avrei indossato. Spalancai le ante del mio armadio notando l'immenso casino all'interno, portai gli abiti da una parte all'altra degli sportelli facendo cadere anche qualche stampella sul pavimento e sentendo il loro rumore metallico scontrarsi contro le mattonelle, decisi dopo svariati tentativi di fare una ricerca su Pinterest alla ricerca di qualche completo o idea geniale su qualche proposta, non avevo mai partecipato a una festa figuriamoci una festa in maschera, gli abiti a disposizione erano pochi e monotoni, optai per una gonna a scacchi e una camicetta legata poco sotto il seno modi cowboy e un vecchio cappello di paglia di mia madre, un paio di stivali neri alti fino al ginocchio e un acceso rossetto rosso. Rovistai in qualche vecchio scatolone della mamma, trovando vecchi oggetti decorativi per le festività, cappelli di natale, calzette,  peluche a forma di cuore e una strana scatoletta rossa, incuriosita, la apro lentamente, scorgendo al suo interno una graziosa maschera carnevalesca di pizzo nero, sfiorai con i polpastrelli la stoffa sottile, ammirando la  perfezione di ogni piccolo decoro.
I miei erano già usciti di casa e raggiunto chissà quale ristorante lussuoso e noioso del quartiere, afferrai la mia borsa e le chiavi di casa e raggiunsi la fermata dell'autobus più vicina.
Eccitata ma allo stesso tempo spaventata da cosa mi avrebbe atteso, feci un bel respiro e salii sull autobus.
Cosa si fa a una festa? Non saprei, è una parola che sicuramente mette gioia e inspira divertimento, ma sarebbe banale dire che si balla e si ascolta musica tutti insieme... Probabilmente molte cose su internet non le spiegano, ad esempio come comportarsi dopo essere stata rinchiusa tutta l'infanzia in una casa per colpa degli sbagli di un padre.
Il pullman rallentò aprendo le porte pieghevoli per permettermi di scendere. Ero curiosa di scoprire cosa avesse indossato Chloe, ma molto probabilmente conoscendola avrebbe scelto qualcosa di stravagante.

L'entrata della scuola era illuminata dai fari delle auto ammassate nel piazzale, molti ragazzi indossavano strani costumi per lo più buffi.
Varcai la soglia, guardandomi intorno, l' aria era velata dal bianco fumo che aspiravano gli adolescenti nei corridoi, mozziconi di sigaretta si spargevano per il piazzale, la musica alta risuonava tra le mura e il vociferare con essa, mi sentivo disorientata, di certo trovare la mia amica, sotto tutte quelle strane maschere, non sarebbe stato di certo facile.

-oh bene, chi abbiamo qui? La contadinella

 
- è un costume da cowboy per tua informazione

Dissi Irritata, quei capelli biondi e la voce stridula erano riconoscibili anche in mezzo a tutta quella gente, aveva indosso un fazzoletto che copriva in parte il suo corpo lasciandone la maggioranza scoperto, alti tacchi e una maschera rosa abbinata, tipico di Amelie.

- chi sei tu invece barbie Mariposa?

-sempre meglio di una contadinella di campagna

- beh almeno non sono rifatta

- come osi

-  io non ho detto niente mia cara, hai dichiarato te di preferire di assomigliare a una bambola di plastica.

Seguita come a suo solito dalle sue seguaci, strisciò i tacchi andandosene infuriata, e io la salutai con un cenno della mano scuotendo la testa, il suo comportamento somigliava più a quello di una ragazzina che una adolescente matura.

- e così non ti servo più eh?

Mi voltai notando una ragazza alle mie spalle, indossava una lunga parrucca biondo platino, disposta disordinatamente,  lasciava intravedere qualche ciocca rossa e qualche lentiggine che si vedeva fuoriuscire dal contorno della sua maschera rossa, abbinata ad una tutina in pelle lucida rosso fuoco.
Le sorrisi sorpresa dal suo aspetto.

Sta Sera Non AndareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora