-Ieri sera non ho dormito per niente, lo studio Mi ha uccisa, la matematica, quali assurdi concetti si Celano dietro.
dissi esausta della Sera insonne richiudendo l'armadietto a chiave e dirigendomi verso la nostra prossima lezione
- almeno te sei riuscita a prendere sonno, io tra le risate di Nick e Daniel che giocavano alla Playstation e i film strappalacrime di mia madre a tutto volume, ho dovuto fare le ore piccole per studiare.
- Avresti potuto venire da me
- che stupida perché non ci ho pensato, avrei sicuramente risolto il problema, A meno che da te non si nascondano adolescenti eccitati che giocano alle autoscontro
scoppiai in una fragorosa risata guardando la sua espressione accigliata e assonnata. Forse non adolescenti in preda a gli ormoni, anche se avrei sperato che fossero una sostituzione al mio padre violento e dalle mille doti su come non essere il padre perfetto.
-Sicuramente non avresti corso questo rischio, casa mia Il più delle volte Può risultare molto silenziosa, direi quasi sempre, il che metti molta inquietudine, però almeno permette di studiare, e di prendere un insufficienza.
dissi notando sul cellulare il voto appena pubblicato nel registro di classe.
- sicuramente mi sarei aspettata di meglio, dopo lo studio eccessivo e lungo al quale mi sono sottoposta
Dissi seccata osservando il mio sette e mezzo.
- non hai intenzione di guardare Che voto hai preso?
-no, Preferisco rimanere nel dubbio, piuttosto che subirmi una ramanzina da parte mia madre sul brutto voto preso, e sul perché dovrei studiare e delle innumerevoli possibilità per il futuro che sto sprecando.
Tra l'altro mia madre chiede di invitarti a cena questa sera , devo essere sincera non gli sono mai piaciute le ragazze di Daniel né tanto meno i miei amici, per lo più Strambi o pieni di piercing e tatuaggi, o troppo timidi per aprire bocca , ma te le sei piaciuta fin da subito, e capita molto raramente, anzi quasi maiRimasi come di sasso alle sue parole che per poco non sputai il mio cappuccino freddo, deglutisco e cerco di spalancare gli occhi, per realizzare a pieno ciò che avevo udito, tentando di svegliarmi, forse dovuto a un fraintendimento causato dal sonno, me e Daniel? assurdo.
-Tra me e Daniel seriamente Chloe? non ci sarà mai niente tra di noi
non appena pronunciai quelle parole notai il ciuffo castano di Daniel in lontananza sfrecciare nel vento, percorrendo i corridoi con i suoi amici, come se stessero partecipando a una sfilata di moda, e il corridoio fosse la loro passerella, per quanto vanitoso e arrogante potesse essere, Daniel Davis sicuramente rientrava nei miei ideali di ragazzo perfetto. La campanella suonò rumorosamente riportandoci alla realtà, afferrai per il braccio Chloe tentando di sollevare il suo umore.
Il compito come mi aspettavo era tra i più difficili dell'anno, la professoressa Gone si divertiva a prendersi gioco delle nostre menti stanche, in fondo a cosa serviva la matematica? terminato il compito il quale era stato il più sudato dell'anno, dal foglio stropicciato e inumidito dal sudore della mia angoscia, mi diressi a Passo deciso verso la caffetteria, Cosa c'era di più buono di un buon caffè, che potesse consolare i miei dispiaceri?- te l'avevo detto era stata una pessima idea
- Chloe non disperarti
Cercai di consolarla
- un'insufficienza a metà anno, non è una cosa che di certo mi auguro, Spero di essermela cavata almeno con una sufficienza scarsa.
Ragionai, peggiorando solo le crisi nervose della mia amica.
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Sta Sera Non Andare
RomansaVoleva essere una normale ragazzina di diciassette anni, ma non conosceva neanche il significato della parola normalità e di certo non faceva parte della sua routine... Quelle macchioline violacee sulla pelle ormai erano parte di lei, ne era affezio...