Leggero

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-  arrivo ecco

Urlava Chloe dal piano superiore, mentre l'aspettavamo per andare a scuola, quella mattina saremmo andati tutti insieme, ci sarebbe passati a prendere Nick e la sua bellissima Mercedes nera .
Nell attesa che Chloe terminasse di recuperare gli ultimi libri, l'imbarazzo riempi il soggiorno, la coppietta non faceva altro che scambiarsi effusioni e nick a stento tratteneva le risate per la mia faccia schifata.

- eccomi

- finalmente, la mia pelle si è disidrata nell attesa

- credo che abbia fatto la stessa tragica fine il tuo cervello

Dissi Sorridendo falsamente ad Amelie, seduta comodamente sulle gambe di Daniel.

- prima che si scateni una guerra, possiamo salire in macchina? Altrimenti credo che ci ritroveremo tutti in punizione a causa del ennesimo ritardo.

Disse nick esortandoci a raggiungere l'auto.
Non appena varcammo la soglia del portone d' ingresso, le mani appuntite di Amelie spinsero con forza contro la mia schiena facendomi precipitare sul pavimento, la mia pelle struscio sul vialetto brizzolato, strofinai il ginocchio a causa del dolore dovuto alla botta, sollevando lo sguardo incontrai quello di Amelie compiaciuto e denigrato, che osservava la mia pelle ferita.
Nick si precipitò aiutandomi ad alzarmi e Chloe continuava a ripetermi se stessi bene, ma il mio sguardo bruciava rivolto alla biondina difronte a me.

- sto bene, ma quella che fran po' avrà bisogno di medicazioni non sarò di certo io

Allusi al viso di Amelie, che cambiò subito espressione, increpando le labbra, rannicchiandosi impaurita contro il petto di Daniel, quanto poteva essere falsa.
Fortunatamente mi toccò il posto davanti e per questo ringraziai Chloe per avermelo ceduto.
Il tragitto fu breve e silenzioso, a romperlo erano solo il rumore delle labbra di Daniel e Amelie che si scontravano.

- amico di questo passo avrai le labbra consumate, Amelie lascialo anche un po' a me.

Fa nick guardando lo specchietto retrovisore, Daniel di rimando lo guardò maliziosamente leccandosi le labbra, a quel gesto trattenni il fiato, spostando lo sguardo sul paesaggio che scorreva oltre il finestrino.

- bene signori miei siamo arrivati

Slacciai la cinta ma Nick blocco la mia mano invitandomi ad aspettare che gli altri scendessero.

- stai bene?

- credo di sì, piuttosto sono infastidita

- so che Amelie è una vera e propria stronza, però non credere che Daniel sia come lei

- perché non dovrei, sono fatti l'uno per l'altra... Perché mi stai dicendo questo nick?

Fissò le chiavi tra le mani infilandole nella tasca dei pantaloni color beige.

- perché da quando ci sei in Daniel è cambiato qualcosa e non vorrei che tu ti allontanassi a causa di pregiudizi o dicerie sul suo conto

- non mi baso sul parere di altri Nick, ma su quello che vedo, e adesso mi sembra solo che ciò che dice la gente nei suoi confronti sia il giusto.

Slacciai la cintura e rinchiusi lo sportello alle mie spalle, dirigendomi  verso gli spogliatoi.
Pronta per affrontare la tragica ora di atletica leggera, mi consolava il fatto che probabilmente nick e gli altri avrebbero preferito giocare a football , così avrei evitato che si tornasse sul discorso.
Indossai la divisa, un pantaloncino blu e una casacca a maniche lunghe abbinata, troppo lunga, che legai con un piccolo nodo, scarpe da ginnastica e coda alta.
Raggiunsi le mie compagne già pronte in campo per il riscaldamento, posizionandomi vicino Chloe.

Sta Sera Non AndareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora