16. Killer karaoke

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Quinto giorno...

Andrea

Senza nemmeno rendermene conto, sono già passati cinque fottutissimi giorni. E io non ho la ben che minima idea di cosa cazzo stia combinando con la Rosellina. Avrei già dovuto conquistarla, merda; avrei già dovuto essere il suo ragazzo e avrei dovuto parlarle del mio problema e invece, eccomi qui, come un coglione, che mi faccio prendere dai sentimentalismi e metto un freno.

Se l'avessi portata a letto, senza remore né rimpianti, adesso la situazione sarebbe ben diversa; mi troverei parecchio avanti col piano ma, cazzo, so che potremmo inoltrarci in qualcosa di ben più impegnativo e non sarei in grado di gestirlo.

E il motivo è semplice: sono sempre stato un tipo da una botta e via. Praticamente, ho sempre e solo usato il sesso come sfogo fisiologico e passatempo, ma con lei tutto questo non si ridurrebbe solo a una stupida volta. Ne sono ben consapevole.

Quelle curve; le sue maledette labbra carnose; quegli occhi...

Dio, sono proprio messo male!

Non dovrei cedere all'attrazione che ci lega, e so che, per arrivare al mio obiettivo, è necessario tenere duro e stringere i denti.

... e le palle.

E per far funzionare questo stratagemma, sono obbligato a conquistarla - mettermi con lei - anche se non so niente di come si ci comporta in una relazione.

E, come se non bastasse, dovremmo passare un bel pò di tempo insieme. È per questo motivo che ho sempre rifiutato contatti più intimi del dovuto e, dunque, bandito categoricamente il sesso, ma cazzo!

Lei me la sta rendendo difficile! È praticamente perfetta.

Proprio per questo, alla fine ho dovuto cedere. Mi sarò rincretinito ma è così. Non riuscirò più a trattenermi.

...o forse non voglio più farlo.

Ha sfidato mio padre, merda! Non pensavo che lo avrebbe fatto per un tipo qualunque che conosce a malapena.

E poi mi ha sempre spiazzato!

Inizialmente, pensavo di trovarmi di fronte la perfetta fotocopia di Patrizio Serafini: subdola, calcolatrice ed egoista, con una dose massiccia di disonestà. Per non parlare della sua bellezza. Pensavo la sfruttasse a suo interesse, come le civette che sono solito frequentare. Una stupida mocciosa, superficiale e viziata.

E invece sono stato costretto a ricredermi; è stata una continua scoperta, sin dalla nostra prima stramba conoscenza.

... una piacevole scoperta.

Ha distrutto ogni preconcetto che avevo su di lei, riuscendo a entrarmi dentro più di quanto avessi mai potuto immaginare.

Ed è per questo che si è guadagnata le mie attenzioni; e, di norma, non vado a letto con la gente che rispetto così tanto. È contro i miei principi.

Non sfogo le mie voglie temporanee con chi stimo profondamente. E lei è entrata a far parte di questa cerchia ristretta sin da subito: dalla disavventura col caffè che le ha causato la botta alla caviglia, alla discussione con mio padre, che mi ha solo rimarcato la considerazione che provo per lei.

10 Giorni per farla innamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora