11. "Quella nave è salpata da un pezzo, Romeo"

217 19 80
                                    

Terzo giorno...

Carlotta

Se n'è andato.

Dopo tutto quello che è successo e che stava per succedere... se n'è andato.

Resto immobile, davanti il battente della portafinestra che conduce al terrazzo, come una mammalucca.

Cosa cavolo stavo per fare?
"Stavi per rispolverare l'artiglieria con lo sconosciuto."
Merda. Com'è potuto succedere?

Continuo a tenere lo sguardo perso e sbigottito verso l'uscio dove l'uomo che mi ha stregato è appena fuggito a gambe levate e non riesco a capacitarmi di come sia mai potuto accadere tutto quanto.

<< Lotty, cosa diavolo è successo? Ti prego parla...>>

Gli strattoni che la mia amica mi riserva riescono in qualche modo a riportarmi al presente. Alla cruda e insopportabile realtà.

Io e Andrea stavamo per perdere il controllo...
E io non ho fatto nulla perché tutto ciò non avvenisse.

Possibile che desideri talmente tanto quell'uomo da non aver pensato, nemmeno un per un attimo, alle conseguenze?

<<... Lotty, mi stai spaventando. Ti ha molestata? Ti prego dimmi che non ci siamo sbagliate su Andrea perché giuro che lo faccio a pezzi appena lo...>>

<< ...Credo di volerlo, Lily... volerlo davvero>>, riesco a dire con appena un filo di voce, senza mai abbandonare lo sguardo da quella maledetta porta spalancata e insopportabilmente vuota.

Ritrae le mani, poggiate sulle mie spalle e indietreggia. Il suo movimento repentino mi porta a voltarmi verso di lei.

<< Lily, cosa mi succede? Non ho mai provato niente del genere in vita mia. È come se fossi perennemente sotto un incantesimo in sua presenza. Il corpo si muove da solo e la mente va in stand-by. Non penso a niente che non siano le sue mani su di me. Oddio. Sto delirando>>, dico portandomi una mano sulla fronte per controllare che non abbia la febbre.

Entro in camera sedendomi sul materasso e la mia amica mi imita, continuando a rimuginare su qualcosa.
È troppo seria. Credo di non averla mai vista così prima d'ora e questo mi spaventa.
<<Lily, dì qualcosa. Qualsiasi cosa...>>

<< Dunque lo desideri, eh?>> Ripete perentoria.
<< Io... n-non lo so, credo di sì.>>
<< Allora prenditelo!>>

La fisso scioccata. Che diavolo sta dicendo?

<<Sai benissimo che non posso. Voglio un futuro con tuo fratello, ricordi? Non posso concedermi frivolezze con un altro uomo.>>
<<No. Tu vuoi l'idea di un futuro con mio fratello. La stessa idea che ti ha indottrinato tua madre da tutta la vita. Ma non è lui che desideri.>>

<< N-non è così. Filippo è la mia realtà. Il mio futuro>>, dico più confusa che persuasa. La realtà è che non so più cosa voglio e cosa sia giusto per me.
<<E Andrea allora cos'è?>>

Mi blocco di fronte alla sua domanda.
Non lo so.
Esito per un breve attimo, che però pare durare una vita, e mi affretto a trovare una risposta che possa essere soddisfacente e determinata. Purtroppo però fallisco miseramente.

10 Giorni per farla innamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora