18. "Toccami." 🔥

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Quinto giorno...

Carlotta

<< Sono tutti impegnati con quello stupido gioco. Ti voglio, Pamela. Adesso.>>

Oh mio Dio.

Non posso credere che stia succedendo davvero.

"Io invece l'ho sempre saputo."
D'accordo, mi sono espressa male.

In realtà, sono cosciente del fatto che gli piaccia spassarsela, e Lily non ha fatto altro che farmelo presente in tutte queste settimane, ma vedere Filippo in procinto di farsi Pamela è davvero dura da digerire.

"Dura perché non ti ha mai considerata per farti certe cose?"
Ma che cavolo...

Scuoto la testa. Se Dory continua a ronzarmi in testa, come un fastidioso insetto, non riuscirò ad ascoltare quello che si dicono.

<< Ma che fai... potrebbero vederci!>>
<<Non verrà nessuno. Quell'imbecille dell'asiatico li terrà impegnati ancora per un pò e poi... è il crepuscolo. Tra qualche minuto saremo totalmente al buio>>, continua lui, palpandola e liberandole un seno dal top che indossa.

Strabuzzo gli occhi.

Non dovrei essere qui a spiare il mio amico. Che diavolo sto facendo?

"Ti stai scontrando con la cruda e fredda verità."

Quella vista mi sconquassa.
Essere consapevole di una pesante verità non è la stessa cosa di vedersela spiattellata in faccia.

"Ma non sei distrutta come pensavi."
È così. In fondo, non provo dolore né tristezza. Mi sento solo inopportuna. Non dovrei stare qui a guardarli.
Dovrei andare via.

"Buona idea. Io saprei dove..."
E subito, l'immagine di Andrea fa capolino nella mia mente.

Perché, in questa situazione, mi trovo a pensare a lui? Che diavolo mi succede?

<<Sei già pronta per me, piccola>>, sento dire mentre torno a osservare Filippo che tiene una mano sepolta tra le cosce di Pamela.

"La vuoi smettere di guardare? Esistono i porno per questo."
Ma che cazzo!

Ancora scioccata dallo spettacolo di cui sono spettatrice non voluta, muovo un passo indietro intenta ad andarmeme ma oscillo malamente sul posto e, per evitare di perdere l'equilibrio e cadere proprio dinnanzi ai loro piedi, sposto immediatamente un piede in avanti, tentando di stabilizzare il mio corpo. In seguito, chiudo gli occhi respirando profondamente, per cercare di riasettare il mio fedele autocontrollo.

E quando penso di potermela dare a gambe, ecco che un ramo impertinente sbuca fuori all'improvviso, facendomi lo sgambetto ed esponendomi al rischio di stramazzarmi malamente a terra.
Ma resisto, con tutta me stessa, all'impulso di lasciar vincere la mia goffaggine e, per scongiurare una brutta caduta, mi aggrappo alla siepe con tutte le mie forze provocando un pò di trambusto.

Gli arbusti si muovono come se fosse passato un uragano.

"Più che un uragano ti paragonerei a un goffo maiale."
Ma non è questo il punto.

A causa dell'elevato rumore, la coppietta si ridesta dal sogno erotico, voltandosi verso la mia direzione, spaventati.

"Adesso sì che bisogna correre."
Questa volta do piena retta a Dory e mi do letteralmente alla fuga.

Capisco poco di ciò che dicono o fanno, sto già scappando all'interno del labirinto per nascondermi.

"... se Lilya fosse qui, riderebbe a crepapelle."

10 Giorni per farla innamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora