Quarto giorno...
Carlotta
Abbiamo appena finito di pranzare ma io ho a malapena toccato cibo. Il mio orgoglio è a terra, insieme all'umore, nero come la pece, e la colpa è solo ed esclusivamente di una persona; l'unica che è stata in grado, in soli quattro giorni, di capovolgere e mettere in discussione le certezze maturate in un'intera vita.
Pensavo che non avrei potuto mai provare niente di simile o di più forte di ciò che fino a ora ho provato per Filippo e poi, improvvisamente, arriva Andrea che, come un fulmine a cielo aperto, mi entra dentro come nessuno ha fatto mai... nemmeno il mio amico.
Ma ecco che, nel momento che diventa il mio chiodo fisso, subitaneamente, si ritrae.
Non lo capisco.
Sono certa che una parte di lui vorrebbe lasciarsi andare, come sono certa che un'altra parte, chissà quanto importante, lo sta trattenendo.E, diamine, vorrei che si aprisse, che mi dicesse cosa lo turba in modo da poterlo risolvere insieme, ma lui pare estremamente convinto nel voler perpetrare questo status quo, continuando a tormentarsi respingendomi. Ma non capisce che questo suo atteggiamento mi fa star male?
<<Lotty, mi vuoi dire che cavolo ti succede? Sei estremamente silenziosa e non hai toccato cibo.>>
La mia amica spezza il silenzio. Nemmeno mi ero accorta di averla accanto. Lei è un'incredibile golosa. Pensavo fosse ancora tra gli stand a gustare qualche strana prelibatezza.
Sbuffo: << Va tutto bene, Lily>>, le rispondo, ostentando una calma, così falsamente piatta, da ammettere a me stessa la baggianata appena detta.
E come me, anche lei ovviamente non mi crede: <<Sì certo. Allora parlerai o dovrò tirare a indovinare?>>
Non rispondo. Perciò, di fronte al mio silenzio, parte il suo interrogatorio. E, cavolo, è maledettamente brava.
<< C'entra Andrea. Questo è chiaro.>>
<< E cosa te lo rende chiaro?>> rispondo, sollevando un sopracciglio ma continuando a sviare il suo sguardo.Camminiamo lungo il viale tutto ricoperto da roseti di vari colori e non posso far a meno di pensare al nomignolo con cui lui mi chiama.
Dannazione, perché non faccio altro che pensarlo?
<<Beh, perché a Filippo lo hai salutato, e in modo sbrigativo. Un pò strano visto che proclami tanto amore per lui. Mentre dall'altra parte, non hai fatto altro che evitare Claudio. E sono sicura che non è Claudio quello che vuoi evitare. Dico bene?>>Porca miseria se è brava.
Non le posso nascondere nulla. Mi conosce come un libro che ha letto fino a usurarne le pagine, o forse sono semplicemente trasparente. Fatto sta che ha fatto centro.Mi siedo, dunque, sulla prima panchina appartata che trovo e le faccio segno di sedersi con me. È il posto giusto per poterne parlare, lontano da occhi indiscreti.
Forse saprà darmi qualche consiglio. Mi fido ciecamente di lei. Siamo praticamente cresciute come sorelle e, anche se alle volte risulta essere un pò troppo pressante, so che in fondo lo fa per il mio bene. Sono un pò inesperta in questo campo mentre lei ne sa assolutamente parecchio.
Perciò non devo esitare. Probabilmente anche stavolta farà uscire il suo lato protettivo e diffidente ma so che Andrea le va a genio perciò sono certa che saprà essere obiettiva.
<< È solo che... continua a respingermi. Sto facendo come mi hai detto. Sto provando a lasciarmi andare. Peccato che dall'altra parte non trovo lo stesso riscontro. Non so che fare, Lily. Questa sua esitazione mi sta distruggendo.>>
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10 Giorni per farla innamorare
Romance⚠️ AVVERTIMENTO SUL CONTENUTO ⚠️ La storia che stai per leggere è classificata come erotica in quanto contiene scene sessuali esplicite. Pertanto sconsiglio la lettura a tutti coloro che non amano questo genere. ******...