Primo giorno...
Andrea:
<<Quella ragazzina ha rovinato la mia polo. Imbranata!>>
Borbotto, furioso mentre entro nella mia stanza e sbatto la porta talmente forte che, ad un certo punto, temo possa cadermi addosso.Se i presupposti per l'inizio di una possibile relazione sono questi, potrò rifarmi il guardaroba nuovo, e speriamo solo quello!
Odio la goffaggine in una donna e, ancora di più, la distrazione.
Un po' di attenzione, cazzo!In quel momento sembrava viaggiasse su Marte mentre camminava.
Sbuffo.
Il pensiero di doverla avere fra le palle per dieci interi giorni mi irrita.
"Ti odio papà".Tolgo gli abiti, evidentemente sporchi, e li getto dentro un portapanni, almeno spero lo sia, posto dietro la porta del bagno. Alla fine entro nella doccia, sperando che il getto d'acqua mi faccia calmare e pensare lucidamente.
Sì, pensare.
Perché in questo momento manderei tutto a puttane e me ne tornerei nel mio bilocale.Ho già capito con chi ho a che fare: una ragazzina tutta fantasie e zero responsabilità. Probabilmente vedrà unicorni e arcobaleni nei suoi sogni e, di tanto in tanto, in tutta la sua goffaggine, si imbatterà in qualche uomo nero e gli macchierà la maglia col suo caffè fatato. Una ragazzina perfettina che non ha mai sudato per conquistarsi qualcosa. Ma d'altronde come biasimarla... per qualsiasi capriccio, le basta sfoggiare la carta di credito del paparino.
Il getto d'acqua tiepida mi ridona vita. Ed è proprio quello che mi serve attualmente. Ma non basta. Ho bisogno di qualcosa che mi motivi ad andare avanti. Perché, se in principio pensavo fosse un'idea folle, adesso sono convinto, più che mai, che la mia prima impressione era assolutamente corretta.
Uscito dalla doccia infilo una tuta comoda e mi precipito a letto, sperando che Morfeo mi accolga velocemente fra le sue braccia.
***
Il sonno di stanotte è stato ristoratore. In realtà, devo ammettere che, a causa di tutte le responsabilità scaturite dal catastrofico periodo lavorativo, ho dormito veramente poco. Ci voleva una piccola vacanza. Qualcosa che sviasse la mia mente attanagliata dai troppi pensieri negativi.
Ma per quanto possa distrarmi, le mie preoccupazioni sono sempre vivide e presenti: il pensiero che l'azienda, che mio padre ha fondato con tanti sacrifici, possa giungere al tracollo, mi manda in bestia.E probabilmente è questo l'imput che mi serve per continuare col piano. Nessun segno. Nessuna motivazione, se non il fermo obiettivo di farlo per salvare l'azienda.
Mi vesto velocemente con le prime cose che trovo in valigia, lascio la camera, scendo le scale e mi incammino verso il cortile.
Appena giungo dinnanzi al buffet del brunch, la individuo immediatamente. È in compagnia della sua amica. Starnazzano e ridono guardando i vassoi pieni di frutta.
"Probabilmente saranno scandalizzate dalle banane.
Che bambine!"Chiudo gli occhi, respirando profondamente e preparandomi psicologicamente.
"Respira Andrea. Perseveranza e pazienza. Lo fai per l'azienda. Fraternizzi col nemico solo per questo", mi dico mentalmente come un mantra.
Faccio un passo in avanti, pronto per andarle incontro ma una mano sulla schiena mi blocca.
<<Oh, Andre, finalmente ti ho trovato. Ho bisogno di te!>>
Ecco, ci mancava solo lui. Mi volto osservando Claudio in un misto tra noia e irritazione. Ma cambio subito espressione nel momento in cui vedo il suo disagio nel confidarmi ciò che lo turba.
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10 Giorni per farla innamorare
Roman d'amour⚠️ AVVERTIMENTO SUL CONTENUTO ⚠️ La storia che stai per leggere è classificata come erotica in quanto contiene scene sessuali esplicite. Pertanto sconsiglio la lettura a tutti coloro che non amano questo genere. ******...