Oh bene! Adesso stavo indossando il mio costume arancio fluo a pantaloncini e guardandomi allo specchio arrossì. Anche al solo pensiero che Louis mi avrebbe visto così che già le mie guance erano color pomodoro. Mi sentivo a disagio a farmi vedere, però se nessuno avrebbe badato a me, potevo rimanere in disparte con i vestiti senza far vedere niente. Così mi stava più che bene. Misi una canotta, un pantaloncino fino al ginocchio e le infradito, presi l'asciugamano lasciando il cellulare a casa. In fondo chi mi avrebbe dovuto chiamare? Poi grazie a Lou avrei messo da parte le mie preoccupazioni e mi sarei divertito come sostenevano la zia e mio padre. Scesi al piano inferiore trovando le ragazze entrambe con un vestito casual e le borse da mare vicino all'uscio della porta insieme a Louis che portava una canotta e un costume a pantaloncino nero e sulla spalla aveva il telo da mare. Sembrava come se, una volta a testa, dovevamo fare tardi a quelle specie di riunioni. Il ragazzo chiuse la porta e lo seguimmo verso un piccolo porto che costeggiava più in là la spiaggia. Lou salì su uno yacht non troppo grande, in cui il timone era al primo piano su una sorta di vedetta e ci salivi tramite una scala, poi c'era il piano "terra" dove si trovava un divanetto verso la punta abbastanza grande che entravano cinque persone più o meno e avevi la visuale del mare, infine il piano inferiore con una piccola camera matrimoniale con un piccolo armadio e un mini bagno con gabinetto e doccia, abbastanza giusto se doveva starci una persona. C'erano anche dei piccoli oblò da cui si ammirava il paesaggio marino sotto l'acqua. Ci sarei rimasto lì e non sarei più uscito. Purtroppo risalimmo su e ci mettemmo seduti sul divano mentre la barca iniziava a partire verso chissà dove. Shanti e Abigail si tolsero i vestiti mettendo in mostra il loro seno e sì, seriamente lo stavano mettendo in un certo senso in mostra poiché si spostarono i capelli su un lato per poter attirare l'attenzione di Louis che non le stava degnando di una virgola, troppo impegnato a perdersi nell'azzurro nel mare. Chissà a cosa stava pensando quel ragazzo dai capelli castani, dagli occhi blu proprio come il mare che stava osservando e con quella sua aria misteriosa? Lui era veramente un mistero per me, un punto interrogativo in mezzo a mille esclamativi e ci stavo perdendo fin troppo la testa, e non solo quella, anche il cuore si era perso nella tempesta dell'anima di Louis. Abigail richiamò l'attenzione del moro sfiorandogli la spalla con la sua mano e lui si voltò.
"Secondo te, questo costume potrebbe piacere al mio ragazzo?" ecco, quando meno te lo aspetti le persone si dimostrano per quello che sono ed io che pensavo che quelle due fossero ragazze serie, invece mi sbagliavo.
E poi le avevo sentite entrambe che stavano trafficando qualche loro monologo per essere al centro degli occhi del loro idolo e avevo, inoltre, ascoltato che erano ambedue single e non esisteva nessun ragazzo. Com'è piccola la mente di certe persone. Solo per ricevere attenzioni si inventerebbero qualunque cosa e l'unico sincero ero io, certo qualche volta mentivo per piccole sciocchezze, ma lo facevo però per non essere troppo al centro, invece loro facevano il contrario. Louis mi guardò per provare a capire un qualcosa che nemmeno lui ci stava capendo per poi sorridermi e passare a rispondere alla ragazza.
"Dipende dai gusti del tuo ragazzo " disse e ritornò a guardare dritto a sé.
Lei ci aveva provato ma non era riuscita. Un sorriso compiaciuto spuntò sulle mie labbra, mi immaginai a pensare se glielo avessi chiesto io e una vampata di calore mi pervase il corpo.
"Haz, guarda! " mi chiamò Louis puntando l'indice verso l'orizzonte notando tre delfini che saltavano fuori dall'acqua felici.
Era uno spettacolo bellissimo e poi era anche la prima volta che vedevo quegli animali. Erano, inoltre, i miei animali preferiti. Dolci, buoni con chiunque, sempre in compagnia per divertirsi.
"È la prima volta che ne vedo qualcuno" sussurrai vicino a lui poiché mi ero posizionato con la testa sulle braccia che poggiavano sul bordo della barca ad osservare tali creature.
"Sono bellissimi, tu sei proprio come loro: socievole, intelligente e dolce. Sei un piccolo delfino dai tratti stupendi" mi voltai a guardarlo e aveva gli occhi impressi nei miei.
Lui era quello stupendo. Quanto diavolo avrei voluto baciarlo, però mi dovetti trattenere. Non eravamo né nella sua camera né nella mia da soli, bensì su uno yacht con tre persone in più. Una risata ci fece staccare dalla nostra vicinanza che nemmeno io mi accorsi che eravamo così poco distanti, voltandoci nella direzione dell'unica persona che a quanto pare aveva assistito alla scena. Il bodyguard ci guardava con occhi sognanti. Ma dico io: non può farsi i fatti suoi e continuare a guidare sta barca prima che ci schiantiamo? Però soltanto adesso noto che siamo fermi e le ragazze sono già in piedi vicino al bordo da dove siamo saliti sullo yacht per poter tuffarsi. Louis si sfilò la canotta andando nel punto da cui si sono tuffate Shanti e Abigail facendo arrivare anche degli schizzi d'acqua verso la punta della barca. Ma cos'era? Una balena spiaggiata? Si ritrovò in mare anche il bodyguard. Ero l'unico sulla barca ancora con i vestiti addosso. Portai le gambe vicino al petto e lo sguardo nella direzione dove c'erano i delfini, ma di loro nessuna traccia. Peccato, ci sarei rimasto per ore ad ammirarli. Delle gocce d'acqua mi caddero dai capelli bagnandomi un po' e pensai subito alla pioggia, però il cielo era troppo limpido, così mi girai e presi uno spavento, ritrovandomi Louis accanto in ginocchio sul divano tutto bagnato e le gocce che cadevano sul mio corpo.
"Non vieni? " mi chiese.
"Non so nuotare e detesto l'acqua alta, mi sento come se mi mancasse il respiro" risposi abbassando la testa.
"Fa niente, ti insegno io e nel caso, puoi poggiarti su di me. Basta che non mi affoghi" sorrise divertito.
E lo guardai volendogli dire anche che mi vergognavo, ma sembrava avesse capito tutto.
"Tranquillo, qui non c'è nessuno che può giudicarti veramente e poi detto sinceramente il costume di Biga, Bella o come si chiama lei è orrendo con quei cuori colorati, credo che il tuo sia mille volte meglio" e adesso fu il mio turno di sorridere.
Lui riusciva a portarmi sempre di buon umore. Ma la cosa che adoravo di più era il fatto che non si ricordasse nessuno dei due nomi, nonostante non fossero troppo difficili, ma si ricordava il mio. Mi tolsi i vestiti rimanendo con il costume davanti agli occhi di Louis che indagavano dal mio viso fino alle mie gambe. Questo era troppo, mi sentivo davvero in imbarazzo se avesse continuato così.
"Avevo ragione! E poi lo sai che il mio colore preferito è l'arancione?" errato.
Sapevo fin troppo bene quale fosse il suo colore preferito.
"Non è vero, è il rosso scuro il tuo colore preferito"
"È qui che ti sbagli mio caro, da piccolo amavo molto l'arancione, quindi come la mettiamo? "
"Sei un idiota" gli tirai un piccolo schiaffo sul petto da non fargli male.
Mi bloccò per un polso e mi attirò a sé abbracciandolo e per la seconda volta, sentì il suo corpo mezzo nudo a contatto con il mio.
Mi lasciò un dolce bacio tra i capelli e mi prese in braccio.
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Ehilà scusatemi se ci ho messo tanto ad aggiornare ma sono stata poco bene e ho preso diversi giorni di pausa dal cellulare, prometto che aggiornerò con molta più frequenza. Spero che il capitolo vi piaccia alla prossima.
All the love -T xx
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Scusa se 𝒊 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖//Larry//
FanfictionHarry il tipico sedicenne con dei sogni nel cassetto. La sua vita non é ciò che vorrebbe che sia, una madre malata, un padre che fa di tutto per mandare avanti la famiglia e le cure mediche della moglie e poi c'è lui, il suo idolo, Louis William Tom...