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Louis.!

Erano forse più di venti minuti che stavo litigando con quel Marco, lo detestavo, non riuscivo proprio a sopportarlo. Ma chi si credeva di essere? Il principe ottengo tutto io? E a quanto pare non sapeva nemmeno contro chi si stava mettendo, gli avrei alzato le mani però non potevo comportarmi da tale, sarei sicuramente finito sui giornali e alcuni miei fans mi avrebbero visto con occhi diversi. Lo lasciai perdere perché ero stanco di starlo a sentire e mi voltai per incontrare gli occhi verdi di Harry, ma di lui nessuna traccia, solo più in là c'era Edoardo, la mia guardia che mi accompagnava spesso in giro qui in Italia. Era un brav'uomo ed era uno dei pochi che si metteva d'impegno nel suo lavoro, era anche colui che spesso mi capiva quando facevo dei ragionamenti sensati, cosa che al contrario le altre guardie non capivano. Lo raggiunsi a passo felpato per chiedergli subito dove fosse il mio piccolo ricciolino.

"Edoardo, sai dov'è andato per caso Harry?" passai lo sguardo attorno a tutta la spiaggia nel caso fosse ancora qui.

"È tornato alla villa un pò triste e non so per quale motivo, però Louis lo sai ti voglio bene e ti dico sempre la verità, se provi qualcosa per quel ragazzo, fottiti delle voci che gireranno, lascia stare i giudizi altrui e pensa solo alla vostra felicità" non mi aveva mai dato certi consigli, nemmeno quando comunicai ai social che stavo con Eleanor.

Non si era mai azzardato a dirmi qualcosa riguardante i sentimenti, ma a quanto pare Harry lo trovava davvero simpatico e non potevo dargli torto. Harry é dolce, sensibile, sempre pronto ad aiutare il prossimo anche se fosse il suo peggior nemico, ma soprattutto è forte e lo potevo vedere come superava la situazione di sua madre. Ne aveva di coraggio anche se non lo dimostrava tanto a se stesso. Harry a poco a poco stava diventando tutto per me, da un semplice fan che consideravo all'inizio di quel fatidico giorno in cui per la prima volta lo incontrai, passando per i vari messaggi che ci scambiavamo di tanto in tanto ai baci che riservavo solo a lui, un qualcosa dentro di me stava crescendo. Non sapevo che nome dare a queste emozioni forti che provavo quando lui era con me, alla voglia di baciarlo, alla gelosia che mi ribolliva quando qualche ragazzo lo vedeva con occhi diversi da come lo vedevo io, ai brividi, al battito del cuore che aumentava, alla voglia di averlo al mio fianco quando lui non c'era, tutto ciò per la prima volta lo provavo nei confronti di un ragazzo, ma non mi importava che fosse maschio o femmina, il punto era che mai per nessun avevo provato tali emozioni e il tutto un po' mi spaventava. Avevo paura di fare sempre il passo sbagliato e di perderlo, di non ritrovarmelo più nel letto quando ti svegli il giorno dopo che hai combinato qualche casino. Io volevo Harry constantemente al mio fianco, forse per pochi mesi o forse per il resto della mia vita. Ed ora qualunque cavolata avevo appena commesso, dovevo risolverla. Avevo intuito che se l'era presa per ciò che era accaduto con quel ragazzo, le parole che Marco affermava alquanto non vere. Lui non era il mio giocattolo, non lo avevo mai pensato, per me era una Persona con dignità, diritti e doveri e poi quel barman nemmeno sapeva la storia di Harry soltanto io la conoscevo come solo lui conosceva la mia e mi fidavo che non l'avrebbe mai andata a raccontare a nessuno. Mi fidavo fin troppo e secondo me facevo anche bene a porgli questa mia fiducia.

Passai per un negozio di peluche prendendo un orso di media altezza, più o meno la metà di me. Poi andai da un fioraio scegliendo una rosa rossa con un biglietto in cui scrissi: "scusa dell'accaduto ma quel ragazzo ha detto solo una marea di stronzate perché tu per me sei davvero speciale e non immagini quanto. -L♡ "
Tornai alla villa trovando un silenzio assordante, immaginai che le ragazze fossero uscite poiché avevo detto loro che questa sera erano liberi di uscire per fatti loro, ma il panico mi invase nel caso anche Harry fosse uscito con loro. Salì le scale trovando le due porte delle ragazze aperte e quella del riccio chiusa. Poggiai l'orecchio alla porta udendo che la persona dall'altra parte stesse piangendo, quindi lui era a casa.
Posizionai il peluche con la rosa per terra con la schiena sul legno della porta e bussai per poi andare nella mia camera lasciando un piccolo spazio aperto per vedere se Harry notasse o meno il mio regalo di scuse e che lo accettasse. Attesi qualche minuto, il riccio era davanti l'ingresso della sua stanza a guardare il regalo lasciato prese la rosa sfilando il biglietto che se lo rigirò tra le mani, lo lesse per poi scorgere un sorriso farsi spazio tra le lacrime. Ero riuscito a farlo felice. Successivamente sollevò le sue iridi verso il fondo del corridoio nella mia direzione e non riuscì a nascondermi poiché mi aveva beccato, corse verso di me, uscìì dal mio nascondiglio e lo presi tra le braccia annusando il suo profumo. Quanto mi era mancato per quei lunghi minuti. Camminai in avanti facendo scontrare la sua schiena con il muro e baciai quelle labbra che desideravo in ogni secondo e tutte le mie emozioni in quell'attimo si intensificarono.

"Harry, non immagini l'effetto che mi fai" sussurrai sulla sua bocca che risprese subito a baciarmi.
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Ehilà ecco qui l'aggiornamento, come vi ho detto nel capitolo precedente cercherò di essere più attiva in tanto eccovi il capitolo, spero vi piaccia, alla prossima.
All the love -T xx

Scusa se 𝒊 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖//Larry//                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora