L'indomani sarebbe stato il giorno che tanto avevo atteso, uno dei pochi giorni più bello della mia vita. Finalmente senza rendermi conto il 1° febbraio era alle porte ed ero più che felice e tra poche ore avevo un aereo pronto diretto verso l'aeroporto di Milano Malpensa. Andai in camera di mia madre e la salutai con un grande abbraccio prima che papà mi chiamasse per andarcene.
"Ciao mamma" le sorrisi."Ciao tesoro e mi raccomando saluta Louis da parte mia e dirgli che io sono contenta che lui ti renda felice" mi disse.
"Certo mamma, adesso vado che papà mi aspetta" salutai e corsi in auto diretto all'aeroporto di Brindisi.
Aspettammo un'ora finché l'aereo non arrivò. Ero in ansia che nemmeno io sapevo spiegare. Avevo l'ansia di aver dimenticato qualcosa. L'ansia di fare qualche brutta figura davanti a lui. L'ansia del mio primo volo. L'ansia del mio primo concerto. L'ansia che mamma non si potesse sentire bene mentre non c'eravamo. L'ansia che Lee avrebbe passato oggi e lunedì senza di me a scuola e chissà cosa gli avrebbero detto quei bulli. Insomma l'ansia di tutto. Neanche il tempo di terminare i miei pensieri che la hostess annunciava di allacciare le cinture per l'atterraggio.
Prendemmo le valige ed un taxi ci portò all'Hotel. Mi guardai attorno, palazzi e grattacieli contornavano la mia visuale. Milano era davvero bella anche se preferivo di gran lunga la piccola città. Seguì mio padre dentro la hall e alla reception una donna sulla trentina d'anni ci diede la chiave della nostra stanza. Non era un albergo di lusso, né tanto meno di quelli scadenti, ma era giusto per ciò che papà guadagnava. Entrati in camera mi buttai, nel vero senso della parola, sul letto tastando che era comodo. Chiamai subito la zia che mi passò la mamma e la avvertì che eravamo arrivati ed era tutto apposto. Poi convinsi mio padre a farci un giro per visitare la città e scattare qualche foto da mostrare a casa a mia madre, ai miei zii e a Lee. Ritornammo in hotel verso sera per cenare e alla fine crollai stanco nel letto. Dovevo prendere tutte le forze così che l'indomani ero arzillo per poter cantare tutte le canzoni.Il giorno dopo non tardò ad arrivare. Aprì lentamente le palpebre poiché la luce del sole filtrava dalla porta finestra che dava su un piccolo balcone notando che papà ancora dormiva. Rimasi lì disteso per i successivi quindici minuti ad osservare il soffitto bianco finché mi decisi di alzarmi e fare una doccia calda restandoci per molto tempo tanto che sentì la voce di mio padre che mi urlava contro di sbrigarmi che ci doveva entrare lui. Uscì e mi accolse in un abbraccio facendomi gli auguri per poi piombare dentro al bagno. Mi vestì così a caso, tanto i vestiti per il concerto li avrei messi più tardi senza che me li sarei sporcati. Presi il cellulare accendendolo e mi arrivarono molti messaggi da parte di Liam che voleva sapere del viaggio e aveva appena fatto gli auguri e poi gli altri erano da parte di parenti che vedevo si e no solo durante l'estate.
A Lee: è davvero bello qui a Milano e strano ma vero quando ero in aereo neanche ci ho badato che fossi a kilometri sopra la terra. Ho scattato un sacco di foto che ti farò vedere martedì a scuola e grazie per gli auguri scemo 🌸
Da Lee: mi manchi idiota, comunque divertiti stasera al concerto e canta a squarciagola tanto nessuno se ne accorgerà e abbracciarlo forte inalando il suo profumo cosi che poi quando torni scleriamo insieme 🌸
A Lee: certo, giacché sto mi dichiaro pure 😂
Da Lee: non è male come idea, usate le precauzioni eh 😏
A Lee: Liam James Payne sei un cattivo amico 🙈
Da Lee: ma se tutti mi vogliono come amico e poi mi vuoi troppo bene 😜
Continuammo per molto a scriverci poiché eravamo fatti così. Risposi nel frattempo a tutte le altre persone per poi mettere il cellulare sotto carica almeno da tenerlo carichissimo per questa sera.
Dopo pranzo, a poco a poco la mia ansia saliva. Non sapevo come controllarla. A momenti stavo per rinunciare ad andarci inventandomi qualche malattia, ma non potevo, non dopo tutto che avevo lottato contro ogni ostacolo per far sì che questo giorno arrivasse. Era il mio momento e mi ci sarei divertito.
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Salveeee in questi giorni sono stata impegnatissima con la scuola quindi mi è servito più tempo per pubblicare :/ .
Manca davvero pochissimo all'incontro dei Larry.
Spero vi piaccia
All the love -Txxx
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Scusa se 𝒊 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖//Larry//
FanfictionHarry il tipico sedicenne con dei sogni nel cassetto. La sua vita non é ciò che vorrebbe che sia, una madre malata, un padre che fa di tutto per mandare avanti la famiglia e le cure mediche della moglie e poi c'è lui, il suo idolo, Louis William Tom...