Di preciso non sapevo quanto tempo era passato da quell'abbraccio ma sarei voluto ritornare a quel momento. Ancora non ci credo che ero fra le sue braccia e che non sono stato io a fare la prima mossa ma lui e poi mi aveva fatto gli auguri. Era davvero un bel compleanno e speravo non terminasse mai. Tutte le persone che erano all'interno della sala, che in poco tempo si era riempita, facevano ciò che avevano fatto all'esterno. Ridere, piangere, parlare, cantare, giocare, tutti tranne me che non avevo nessuno con cui condividere il momento. Ero molto riservato e tendevo a non fare amicizia in fretta, cosa che con Lee fu facile. La nostra amicizia era nata alle elementari, lui era così socievole e pronto a difendere chiunque. Quel primo giorno di scuola ero seduto da solo al banco poiché non conoscevo nessuno e lui era entrato tutto sorridente nell'aula che tutti si voltarono a guardarlo non passando inosservato.Era davvero un bimbo grazioso e quando si avvicinò a me non seppi cosa fare. Io ero quello timido che a malapena sapeva sorridere in gesto di saluto, mentre lui sprizzava allegria da qualunque parte. Bè si era seduto accanto a me senza chiedere se potesse, prese un quaderno e il borsellino dallo zaino sistemandoli sul banco proprio come avevo fatto io e poi si voltò a guardarmi e mi disse semplicemente "ciao, sono Liam e puoi considerarmi il tuo migliore amico" e fu proprio così che io lo considerai tale. Aveva solo sei anni ma la sua mente ragionava come quella di un'adulto. Era il mio piccolo grande Lee ed io invece il suo piccolo grande Haz e ci volevamo bene. A volte da bambini fingevamo di stare insieme solo per far ingelosire qualche sua cotta e poi a noi si aggiunse Joseph . Lui lo conobbi in seconda perché si era trasferito da una scuola ad un'altra ed era capitato nella nostra classe. In breve tempo mi legai a Liam e a Joseph. Eravamo un trio inseparabili, a quei tempi.
Ritornando al presente, mi decisi a guardare l'orario sullo schermo del cellulare notando che mancava una mezz'ora all'inizio. Solo trenta minuti. Non ero più nella pelle. Mi guardai attorno come per trovare qualcosa per distrarmi finché non sarebbe iniziato ma una cosa mi fece girare la testa di scatto. Tra le tribune potetti notare una persona insieme alla madre, non una qualsiasi ma lui. Joseph era lì seduto molto lontano da me con in testa la fascia presa dal merchandising. Cioè non mi sembrava vero, pensavo che a lui piacessero gli stessi gusti della sua crush e invece non è cambiato affatto. Invio velocemente un messaggio a Lee.
A Lee: non indovinerai mai chi c'è al concerto
Da Lee: Louis?
A Lee: stupido, il concerto è il suo..comunque è qualcuno della nostra scuola
Da Lee: Nick?
A Lee: no, qualcuno di più vicino a lui
Da Lee: Joseph?
A Lee: esatto
Da Lee: ed io che pensavo che avesse gli stessi gusti del suo tenero bullo, ma sicuro che sia lui? Non è che sia un ragazzo che gli somiglia?
A Lee: no è lui, so riconoscerlo. Adesso ti lascio perché a momenti inizia, ci sentiamo Lee
Da Lee: ciao Haz
Finita la nostra conversazione, proprio qualche minuto dopo il concerto comincia. Si spengono tutte le luci e si accendono quelle del palco. Attorno diventa un'atmosfera dolce e magica. Lui spunta sul palco cantando una canzone del suo ultimo album. Tutti che iniziano a cantarla insieme a Louis. È tutto stupendo. Lui si scatena da sopra il palco mentre noi da qui sotto. In alcune canzoni accendiamo le torce dei cellulari, durante altre hanno preparato delle fan action e per altre anche invece ci godiamo tutti la magia che avvolge questa enorme sala. In certi momenti sembrava che dai suoi occhi volessero uscire le lacrime ma non voleva cedere, stessa cosa accadde a me. Lui mi faceva ricordare dei momenti bui che solo grazie alla sua voce ero riuscito a trovare l'uscita verso la speranza. Forse è questo ciò che causa un idolo, è questo ciò che significa veramente la parola idolo. Il concerto dura fino alle 23:30 e quando termina mi sento vivo, felice, libero. Durante alcune canzoni il suo sguardo per più volte aveva guardato me. Non seppi dare delle risposte ma era davvero fantastico.
Tornato in hotel, scelsi alcune foto che avevo fatto durante il concerto tra cui quella scattata con lui e le pubblicai come unico post su instagram scrivendo in poche parole l'emozioni che mi aveva regalato questa serata. L'indomani mattina mi svegliai verso mezzogiorno e con papà pranzammo direttamente e andammo in aeroporto poiché fra due ore avevamo l'aereo per il ritorno. Di fronte a me, si sedette quella figura che per anni era stato il mio migliore amico. Mi fissò per qualche minuto mentre mio padre e sua madre chiacchieravano.
"Ragazzi, noi andiamo al bar a bere del caffè, volete qualcosa?" chiese papà, lui sapeva della situazione e forse stava facendo ciò proprio così che la persona difronte a me per una buona volta mi desse delle spiegazioni valide, ma non per il fatto che gli piacesse il bullo della scuola.
Entrambi facemmo "no" con la testa per riportare lo sguardo altrove senza guardarci. Io non avrei intrapreso la conversazione per primo poiché a dare spiegazioni sarebbe dovuto essere lui. I nostri genitori si allontanarono e attesi in qualche segno però lunghi attimi di silenzio si susseguirono. Accesi il cellulare ma la sua voce alla fine interruppe i miei pensieri e ciò che avrei voluto fare.
"Louis ti ha notato su instagram" eh? Ma di cosa stava parlando, Louis quel Louis o qualche suo amico che aveva una cotta per me.
Cioè in realtà non conoscevo nessun suo amico che si chiamasse con quel nome.
"Ma di cosa parli?" domandai dubbioso.
"Ieri sera hai postato su instagram e questa mattina ho notato che Lou o meglio dire il tuo idolo, ti ha messo like e ha messo il tuo post sulle sue storie, poi non so se ti avrà anche scritto"
non diceva sul serio vero? Non lo stava facendo solo per lo scopo di prendermi in giro? Alle mie domande andai subito su instagram e mi arrivarono molte notifiche.
louist91 ha messo like al tuo post.
louist91ha iniziato a seguirti.
louist91 ti ha menzionato in una storia.
louist91 ti ha inviato un messaggio.
E poi molte altre notifiche da fan che si congratulavano con me di essere stato notato dal mio idolo. Cioè veramente Louis William Tomlinson mi aveva notato? Non potevo credere ai miei occhi.
"Alla fine sei sempre più fortunato di me" guardai il ragazzo che sedeva difronte e alle sue parole non ci diedi peso.
Non ero così tanto fortunato, a volte la fortuna era dalla mia parte, ma proprio rarissime volte.
"Ma cosa stai dicendo, tu hai tutte le persone che ti adorano da quando sei nel gruppo di Nick e poi non sei tu quello che ce lo ha contro, ma siamo io e Lee" dico tutto d'un fiato.
"Non è vero, lui lo fa perché è invidioso di te. Tu hai qualcosa che lui non ha e credimi Harry, me lo ha detto solo a me e gli avevo promesso di non dirlo a nessuno però so che posso ancora dirti certe cose perché non vai a raccontarle ai quattro venti" detto questo abbassò la testa mentre ritornarono mio padre e sua madre.
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Hii, eccomi qui con un nuovo capitolo scusatemi se aggiorno di meno ma sono impegnatissima con la scuola, non ho davvero tempo di fare nulla. Anyway spero che il capitolo vi piaccia alla prossima ...
All the love -Txx
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Scusa se 𝒊 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖//Larry//
FanfictionHarry il tipico sedicenne con dei sogni nel cassetto. La sua vita non é ciò che vorrebbe che sia, una madre malata, un padre che fa di tutto per mandare avanti la famiglia e le cure mediche della moglie e poi c'è lui, il suo idolo, Louis William Tom...
