20. Party

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Louis' pov:

Bacio la fronte di Scarlett dopo che si appoggia accanto a me, ancora con il respiro affannato ed il battito a mille. È così perfetta.

Le ho lasciato minimo cinque succhiotti tra collo e petto, anche uno sul seno sinistro. È che non riesco a resisterle, ha una pelle che sembra urlare di voler essere baciata e succhiata.

Mi fa un piccolo sorriso e si accoccola a me, così comincio ad accarezzarle il viso mentre penso.

-Sai che mi piacerebbe tanto andare in Europa? Invidio quelli dell'Europa perché sono tutti paesi così vicini e possono spostarsi liberamente, mentre noi possiamo solo girare per l'America come cretini e dobbiamo farci dieci ore di volo per andare in un altro paese.- le parole mi escono spontanee mentre faccio scendere le dita lungo il suo collo. Le faccio salire e scendere dolcemente, accarezzandola.

Ho sempre paura di farle male, quindi penso che con le carezze posso alleviare il dolore che potrei averle provocato. Perché conoscendola non me lo direbbe mai, anche se magari effettivamente non le ho mai fatto male.

La piccoletta mi fissa stranita per un attimo, poi sorride. Probabilmente pensa che io stia solo sparando stronzate.

-In un certo senso hai ragione. Siamo isolati dal resto del mondo se così si può dire.- stringe un braccio attorno alla mia vita, appoggiando il viso sul mio petto.

Ridacchio pensando a quanto mi apro con lei, le ho persino detto la prima stronzata che mi è passata per la testa.

La stringo un po', baciandole ancora la fronte e la tempia.

-Sei bellissima.- me lo lascio scappare e non me ne pento, perché è vero. Scarlett è proprio bella.

Non so perché non riesco ad essere più dolce. Io giuro che ci provo, ma ogni volta sto minuti interi a pensare se quello che voglio dire ha senso o no.

Quegli occhi verdi incontrano i miei e un bellissimo sorriso nasce su quelle labbra che amo baciare. La stendo sotto di me e accarezzo le sue labbra con le mie, sfiorandole semplicemente.

Dopo qualche piccolo bacio afferro la macchinetta fotografica che è sul comodino accanto a lei e mi metto seduto, facendole qualche foto.

-Lou, sono nuda e struccata, ti prego.- si gira a pancia in giù, facendomi ridacchiare. Mi abbasso a baciarle la spalla, disegnando delle linee sulla sua schiena nuda con l'indice.

-È che sei perfetta lo stesso.- si gira leggermente per guardarmi negli occhi mentre ride, così ne approfitto e le faccio un'altra foto.

-Louis!- esclama girandosi con il viso sul cuscino. Sbuffo e spengo la macchinetta, rimettendola sul comodino. Mi appoggio su di lei e le bacio la spalla piano, mentre continuo a farle disegnetti astratti con le dita sulla pelle candida.

Guardo l'orologio appeso alla parete, segna le sette. Mi sposto di lato e l'abbraccio da dietro, coprendole i seni con le mani. Lei ride e gira il viso per baciarmi.

-Sono le sette, dovrei andare a prepararmi.- sussurra guardandomi dritto negli occhi. Per risposta stringo la presa delle mani ed intreccio le nostre gambe, iniziando a baciarla sul collo già martoriato dai miei succhiotti.

Appoggia le mani sulle mie, accarezzandole. Sorrido e con la destra scendo ad accarezzarle la pancia.

-Non possiamo stare qui e scopare per tutta la serata? Fanculo la festa.- mi lamento, girandola di nuovo verso di me. Il suo corpo mi fa impazzire e vorrei averla in continuazione, anche adesso.

-Abbiamo già dato abbastanza, Tomlinson.- mi manda via di testa quando mi chiama per cognome, cazzo. La schiaccio addosso al mio petto ed unisco le nostre labbra in un bacio che mi serve, urgente.

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