Scarlett's pov:
L: -Hai più vomitato?-
I: -No.-
L: -Cefalea?-
I: -E che cazzo sarebbe?-
L: -Dolore persistente alla testa o al collo.-
I: -Nemmeno quello.-
L: -Ciclo abbondante o in anticipo?-
I: -Lou la cosa si fa imbarazzante.-
L: -Amore ti prego, mi sto imparanoiando troppo.-
I: -Senti sto bene, sul serio. Tra una decina di giorni faccio il test, ma sarà sicuramente negativo siccome abbiamo seguito tutte le procedure alla lettera.-
L: -Okay, allora ci vediamo domani mattina a scuola.-
I: -Certo. Buona notte Lou.-
L: -Buona notte piccolina.-
Riaggancio la chiamata e lascio il telefono sul comodino. Mi passo le mani in viso e decido di mettermi a dormire, sono solo le dieci eppure ho già sonno.
Non so con quale forza domani mi alzerò per andare a scuola, ma tanto vale provarci per vedere Lou.
Mi passo le mani sulla pancia. È così strano pensare che qui dentro potrebbe esserci qualcuno, il che mi fa sentire male per quello che ho fatto.
Ma un bambino sarebbe una cosa impossibile da gestire al momento. E comunque non sto mica insieme a Louis, sarebbe davvero un disastro.
Ma quello che ho fatto mi fa sentire terribilmente in colpa, povero bambino. Che poi non era ancora né un bambino né un feto, era solo una piccola cellula che non era nemmeno stata fecondata. Pensarla così però non mi fa stare molto meglio.
Le ore passano ed io sto continuando a rigirarmi in questo letto, non riesco ad addormentarmi. Colpa dei troppi pensieri magari, non saprei a cos'altro attribuire la colpa del mio sonno perduto.
Guardo il cellulare per circa un minuto intero pensando se farlo o no, ma alla fine premo sull'icona del telefono accanto al nome di Louis. Dopo tre squilli risponde.
L: -Scarlett, stai bene?- la sua voce impastata mi fa sorridere, ma poi mi rendo conto di averlo svegliato nel bel mezzo della notte.
I: -Sì. Cioè no. Cioè sì, ma non proprio. Non riesco a dormire. Disturbo?-
L: -Certo che no, nemmeno io riuscivo a dormire.-
I: -Sì come no, conosco la tua voce appena svegliato.-
L: -Okay, mi hai beccato ahahah. Ti ricordi quella sera quando mi ero bucato dopo la riabilitazione?-
I: -Sì.-
L: -Mi hai chiamato Tommo, è stato strano. Di solito mi chiami Lou.-
I: -Preferisci Tommo a Lou?-
L: -A dire la verità sei praticamente l'unica a chiamarmi Lou, vorrei che restasse così.-
I: -Oh quindi è tipo 'la nostra cosa'?-
L: -Non so cosa sia una 'la nostra cosa', ma si può dire di sì.-
I: -Ohw Lou.-
L: -Quando lo gemi sei così sexy, piccola.-
I: -Oh ma smettila! Non far diventare questa chiamata una sex call o roba simile.-
L: -Mmh, per parlare con Lou il ragazzo sexy premi tre.-
I: -Che coglione.-
L: -Dimmi, perché non riuscivi a dormire?-
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Fanfiction-Parli davvero così tanto?- sbotta roteando gli occhi. Mi ha davvero detto una cosa simile? Che cazzo gli ho fatto io? Mamma mia, volevo solo essere gentile e magari fare conoscenza con qualcuno. ------------ -Perché nessuno ha davvero bisogno di me...