26. You

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Scarlett’s pov:

Sette giorni. Sette giorni che è rinchiuso qui dentro e lo so solo io, oltre che a Emma. Non ha voluto che lo dicessi a Niall o a nessun altro, me l’ha proibito.

Da quando ho scoperto che è qui sono venuta a trovarlo ogni giorno. Un po’ per portargli i compiti e studiare, un po’ per passare del tempo con lui.

L’ho visto stare benissimo, e mezz’ora dopo era al cesso a vomitare l’anima, come adesso. È già successo tre volte e mi sto stancando di questa sua situazione. È dimagrito troppo, il suo viso è pallidissimo e il viola attorno ai suoi occhi è davvero troppo scuro. Sembra un moribondo e non sto scherzando.

-Io non ce la faccio più Louis! Ogni santa volta che sembri guarire almeno un po’ poi peggiori del triplo e questo mi uccide.- lascio uscire tutto in una semplice frase, tirandomi la base dei capelli mentre mi lascio andare sul piccolo letto.

Non avrei dovuto crollare così, ma ormai c’era da aspettarselo che sarebbe successo a momenti. Spero solo che lui riesca a riassemblarmi almeno un po’.

È ancora appoggiato allo stipite della porta che mi guarda con uno sguardo perso, spento.

-Lou ti prego…- scoppio a piangere, stufa del suo silenzio. È lì fermo, ma quando vede le mie lacrime corre accanto a me, abbracciandomi.

Mi sento risollevata per un attimo, perché posso stringere le braccia attorno al suo collo.

-Io sto bene piccola, credimi. La dottoressa dice che è normale che il mio corpo reagisca così e che sto andando bene, non mi manca molto per uscire.- strofina il viso sul mio collo, cercando di rassicurarmi almeno un po’.

Gli ho dato me stessa così tante volte e nonostante lui mi abbia ammaccata, è sempre riuscito a rimettermi in sesto con uno sguardo, delle parole o un bacio. Sono io quella che si crea tutti quegli inutili complessi e si distrugge da sola.

-Cazzo tu vomiti venticinque ore su ventiquattro e nel tempo libero litighiamo, perché non puoi dire che da sei giorni a questa parte ci scambiamo solo parole dolci. Quindi dimmi cosa c’è di buono in tutto questo perché io sul serio non ci arrivo.- scoppio ancora, cercando di asciugarmi le lacrime. Ho scarsi risultati siccome i miei occhi non smettono di piangere, ma le braccia di Louis mi fanno calmare.

-Lo so, lo so. Sono solo nervoso e credimi quando ti dico che non vorrei risponderti così, ma lo faccio e non so nemmeno il perché.- mi asciuga le guance, appoggiando la fronte sulla mia.

I suoi occhi azzurri mi leggono dentro fino all’anima, facendomi calmare in pochi istanti. Chiudo i miei e nascondo il viso sul suo collo.

-Possiamo farcela Scarlett. Sopportami ancora per un mese, tornerò quello di prima, te lo giuro.- passa la mano tremolante tra i miei capelli, facendomi sospirare.

Prendo l’altra e la stringo tra le mie, rimanendo lì ferma per qualche minuto. È gelida.

-Magari un po’ meno stronzo non sarebbe male.- propongo, alzando il viso ed incontrando il suo sguardo. Sorride e annuisce, baciandomi la punta del naso.

Respiro a fondo e nascondo di nuovo il viso sul suo collo, lasciandoci qualche bacio. Sento le lacrime scendere dai miei occhi, ormai il trucco che indossavo è andato a puttane. Chissà quanto sono presa male, fanculo.

Quando se ne accorge Louis mi prende il viso con le mani e fa un sorrisetto triste, asciugando le lacrime che scorrono lungo le mie guance.

-Cos’altro succede?- mi domanda senza staccare le mani dal mio viso. Mi perdo in quegli occhi chiari cercando di trovare un po’ di calma, ma mi è difficile in questo momento.

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