27. Louis' birthday

168 7 0
                                    

Louis’ pov:

Sono tornato a casa ieri, i dottori mi hanno detto che ho reagito bene e quindi posso continuare la terapia a casa. Devo solo stare lontano dall’eroina e prendere circa cinque pillole al giorno per controllarmi.

Adesso sono sul divano con Scarlett, stiamo guardando un film insieme. Siamo stesi e lei è tutta accoccolata a me, non c’è niente di più bello.

Mancano due giorni a Natale, il che significa uno alla vigilia alias il mio compleanno. Non ho detto a Scarlett che compio gli anni domani, perché a quanto pare per lei il Natale non è una gran bella festa. Quindi non so perché, ma ho voluto evitare di dirglielo.

Comunque sia detesto il mio compleanno, è sempre così imbarazzante quando mi fanno gli auguri.

Infilo una mano nella maglia lunga che indossa Scarlett e le accarezzo la schiena, prendendomi tutto il mio tempo per ammirarla. È così bella.

-Tua madre vive a New York?- mi chiede tutto d’un tratto Scarlett. Punto lo sguardo ai suoi occhi verdi e truccati e li trovo attenti in attesa di una mia risposta.

Non le ho mai detto niente di mia madre, non che non volessi, ma non è mai uscito l’argomento.

-Si è trasferita a Miami quando si è separata da mio padre, ogni tanto viene a trovarmi.- me rispondo giocherellando con un suo ciuffo di capelli. Mi fa un dolce sorriso e richiude gli occhi, appoggiandosi con la fronte al mio petto mentre io continuo ad accarezzarla.

***

Ieri sera Scarlett è andata a casa dopo cena, ed io sono rimasto da solo. A mezzanotte il mio cellulare ha cominciato a squillare come un matto per tutti i messaggi di auguri, quindi mi sono messo a rispondere praticamente a tutti non avendo altro da fare.

Sta mattina mi sono svegliato intorno alle undici e sono uscito a fare colazione da Starbucks. Sono anche andato al centro commerciale per comprare due regali: un paio di orecchini a forma di cuore con dentro una pietra azzurra per Scarlett e un poster con un pezzo della canzone ‘Chasing Cars’ degli Snow Patrol del quale Niall è follemente innamorato da circa due mesi.

Ho deciso di comprare qualcosa solo a loro due, perché non mi importa molto di fare regali a nessun altro. Quando torno a casa e sono circa le sei nascondo i pacchetti nell’armadio, poi esco di nuovo per andare da Scarlett. Vorrei chiederle se le va di uscire a cena insieme, siccome non ho idea di che altro fare. Niall l’ho visto sta mattina e a cena sarà sicuramente dai suoi zii o qualche parente.

Monto in macchina e guido fino alla solita via, arrivo a bussare alla porta e mi ritrovo davanti suo padre.

-Buonasera. C’è Scarlett?- gli chiedo cercando di essere civile e magari educato. Così andava bene, vero? Anche perché non mi sforzerò più di così.

L’uomo mi guarda dalla tesa ai piedi per qualche secondo prima di rispondere.

-Pensavo fosse fuori con te, non la vedo da sta mattina.- si acciglia quando risponde, io invece perdo un battito del cuore. È in giro da sola probabilmente. Fanculo, avrei dovuto chiederle cosa succedeva.

-Probabilmente è da Niall, grazie lo stesso.- lo saluto e mi congedo velocemente, salendo in macchina. Guido per circa dieci minuti e finalmente arrivo dove sono sicuro che lei sia.

Lo sapevo. Eccola, raggomitolata nel solito angolino nella torretta vecchia decrepita, ci giocavano i miei nonni da piccoli lì, mi chiedo come faccia a resistere.

Mi avvicino e vedo la bottiglia di vodka alla fragola tra le sue mani, ridacchio e mi siedo accanto a lei.

-Perché non sei a casa?- domando con la voce più dolce che riesco ad usare. Con Scarlett cerco sempre di controllare le mie azioni, anche se non ho successo molto spesso. Ma almeno provo a comportarmi decentemente.

PhotographDove le storie prendono vita. Scoprilo ora