41. Surprise

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Quando mi sveglio per via dello stupido suono emesso dal mio cellulare lo afferro e spengo la sveglia, controllando le notifiche con un occhio ancora chiuso.

'Tanti auguri piccola, non vedo l'ora di vederti sta sera! xx'

Questo è di Niall, me l'ha mandato a mezzanotte precisa come tutti gli altri più o meno. Gli rispondo e controllo gli altri, ma nessuno da parte di Louis.

Chissà cosa avrà escogitato quel nano malefico con gli occhi da favola.

Mi alzo e mi faccio una doccia, poi indosso dei jeans neri strappati sulle ginocchia, una maglia bianca semplice e una felpa nera.

Mi trucco e spruzzo un po' di profumo, poi scendo a fare colazione. Papà mi abbraccia appena mi vede, baciandomi tra i capelli lisci.

-Tanti auguri tesoro. Il regalo mio e di Anne è accanto alla colazione.- gli sorrido e vado a sedermi a tavola, mi ha preparato i pancakes. Scarto il regalo come prima cosa, trovando una collanina con un ciondolo a forma di S e una canottiera estiva rosa con gli ananas blu.

-Sono bellissimi! Ringrazia Anne!- gli grido, siccome lui è andato in bagno.

Mi metto la collanina e poi faccio rapidamente colazione. Esco e prendo la metro, arrivando a scuola ad un orario decente.

Mi ritrovo Emma che mi abbraccia non appena arrivo, stringendomi quasi fino a farmi soffocare.

-Auguri Scarlett! Il regalo te lo darò sta sera, adesso devi andare nella serra delle piante. Messaggio con testuali parole.- alza le spalle ed io le sorrido, incamminandomi per andare lì.

Passo per qualche corridoio, ma finalmente arrivo. Sulla panchina c'è seduto Lou, che appena mi vede si alza e mi stringe tra le sue braccia.

-Hey principessa mia.- sussurra baciandomi piano la fronte. Ricambio la stretta, inspirando a pieni polmoni il suo profumo.

-Sai piccola, quello che sto per dirti non è pensato, è solo quello che mi frulla in testa.- sbotta, facendomi segno di sedermi. Sorrido e mi siedo accanto a lui, guardandolo negli occhi.

-Non capisco questa storia del 'buon compleanno'. Cioè uno viene e ti augura buon compleanno, non ho mai capito il senso. È solo un anno in più di vita, e non capisco proprio le parole 'buon compleanno', cioè dai, che cazzo di senso hanno? Se voglio che tu passi un bel compleanno faccio di tutto per farti passare una bella giornata, non ti auguro che lo sia come tutti gli altri giorni. Tipo io e te, solo noi sappiamo quante ne abbiamo combinate no? Ogni volta che combiniamo un disastro, che litighiamo, che ci baciamo, è tutto così bello ed è la nostra storia, la nostra vita condivisa. Non capisco perché augurare solo il buon compleanno quando io e te abbiamo giornate stupende ogni giorno insieme. Ma non tutti la pensano come me, no?- si alza in piedi e comincia a camminare avanti e indietro nella serra. Non mi sono persa una sola parola, capendone a fondo il significato. È così poetico e nemmeno se ne accorge.

-Magari tu capisci il senso, quindi non posso fare a meno di dirti buon compleanno, mia piccola meraviglia.- fa spallucce. Sorrido e mi alzo in piedi, stringendolo tra le mie braccia. Sono gli auguri più belli che qualcuno mi abbia mai fatto, così profondi e pieni di significato, così pieni di noi.

-Grazie Lou, grazie mille.- sussurro sul suo collo, sentendolo stringermi ancora di più.

Dopo un po' devo staccarmi, siccome dobbiamo entrare in classe.

Passiamo le solite ore senza fare molto, se non a parlare della gita alla quale manca davvero poco.

Quando suona la campanella dell'ultima ora mi ritrovo con Emma bloccata nel giardino della scuola.

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