52. Will you marry me?

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Scarlett's pov:

Sento dei rumori strani che mi fanno svegliare. Mi accorgo che è ancora buio, quindi è notte fonda probabilmente. Mi metto seduta sul letto cercando di fare piano, ma putroppo sveglio Louis.

Si stropiccia gli occhi e si siede come me, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.

-Che ci fai sveglia bimba?- mi chiede con una voce tenerissima. È ancora mezzo addormentato, mentre io per la paura e le paranoie che sta elaborando il mio cervello sono sveglissima.

-Ci sono rumori strani in corridoio e fuori.- gli rispondo stringendo le gambe al petto. Prima o poi mi prenderà per pazza. Perché è scontato che non siano dei ladri, eppure il mio cervello non lo vuole capire.

-Scarlett, amore mio, sono le due di notte e questo è un hotel in centro, è ovvio che tu senta rumori.- mi rassicura Lou dopo aver guardato l'ora sul telefono. Mi accarezza il viso baciandomi poi tra i capelli. Questo gesto mi rende sempre un po' più sicura.

-Ma sono rumori strani Lou e lo sai che mi basta poco per imparanoiarmi.- gli rispondo, facendo poi un sospiro e nascondendo il viso sul suo collo.

-Hai ragione. Vieni qua.- mi ritrovo tra le sue braccia nonostante non faccia freddo; e lo sento iniziare a coccolarmi.

È sempre un sollievo ritrovarmi abbracciata a lui, perché non si sa mai cosa potrebbe succedere. Per questo ogni volta che lo bacio ci metto tutta me stessa, perché non so cosa potrebbe succedere da un momento all'altro.

-Stai tranquilla, non può entrare nessuno che non alloggi nell'albergo. Sei al sicuro piccola, ci sono io.- annuisco e lui si stende portando giù anche me, senza smettere di accarezzarmi.

Poco dopo mi riaddormento tra le sue braccia, libera dalle solite paranoie.

***

Quando mi sveglio ed apro gli occhi sorrido. Mi sento quasi sorpresa ad essere qui, ma non appena sento il calmo respiro di Louis accanto a me capisco che possiamo essere ovunque nel mondo, ma sarò sempre a casa se lui sarà con me.

Sposto il viso e lo guardo dormire beatamente. Sembra così rilassato e in pace, ma credo lo sia davvero. Da ieri mi sembra che stia molto meglio di quando eravamo a New York.

Comincio ad accarezzarlo sul petto e a sfiorare i suoi tatuaggi, scendendo fin sotto l'ombelico dove so che ama le carezze.

Lo vedo aprire gli occhi e gli sorrido, stendendomi su di lui e abbracciandolo.

-Ciao Lou.- sussurro nascondendo il viso sul suo collo. È così bello poter stare sola con lui, con la mia altra metà.

-Buongiorno tesoro. Stavi cercando di farmi svegliare con un'erezione?- mi chiede, facendomi scoppiare a ridere. Lo guardo scuotendo la testa, lasciandogli poi un bacio sulla guancia.

-Sei un cretino. Ora alzati che ho fame.- rotolo via dal suo corpo e mi alzo in piedi, guardandolo mentre ancora si stiracchia.

Mi fa l'occhiolino e va in bagno. Io lo seguo e mi lavo il viso e i denti mentre lui fa la pipì, dopo di che ci invertiamo i ruoli.

Torno in camera e mi siedo sul letto per aspettare Louis e decidere cosa fare oggi. Lui esce dal bagno con indosso dei boxer bianchi quasi trasparenti e nient'altro.

-Non puoi farmi queste cose di prima mattina Louis, non puoi.- non riesco veramente a staccare gli occhi dal suo bellissimo fondoschiena che quasi si vede per colpa dei boxer troppo aderenti.

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