21. Mine

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Quando mi sveglio per colpa della sveglia ed apro gli occhi, realizzo di essere a letto da sola. Mi metto seduta e la spengo, rendendomi conto di essere ancora nuda. Sorrido mentre raccatto le mie cose e faccio una corsa fino in bagno.

Mi faccio una doccia veloce e mi vesto con dell’intimo pulito, una maglia nera e dei jeans simili. Metto un cardigan bianco sopra e infilo le scarpe, scendendo per fare colazione.

-Ciao papà.- lo saluto sedendomi a tavola, iniziando già a versarmi un po’ di caffè nella tazza rosa che uso di solito. Lui abbassa il giornale e mi sorride.

-Buongiorno Scarlett. Ieri sera non ho sentito Niall andarsene, è ancora su?- mi domanda facendomi avvampare per quello che ha chiesto. No, sicuramente non sta immaginando nulla.

-No lui…è andato a casa sul tardi, ci siamo persi in chiacchiere.- gli sorrido prendendomi un biscotto e mangiucchiandolo. Lui annuisce e sorride, ricominciando a leggere.

Spero davvero che non ci abbia sentiti, nonostante lui dorma al piano di sotto.

Mi accompagna a scuola ed io entro subito per via del freddo, raggiungendo l’aula di inglese. Emma si siede accanto a me non appena mi vede arrivare, sorridendo.

-Tu hai passato una bella notte. Louis ti ha fatto visita?- nota appoggiandosi con il gomito sul banco, guardandomi con sguardo inquisitorio. Scoppio a ridere e mi passo le mani tra i capelli.

-Non lo vedo più dalla festa, e non ho intenzione di cercarlo io. Direi Niall, piuttosto.- alle mie parole la bocca di Emma si spalanca in una ‘o’ ed io scoppio a ridere. Lo so che ho sbagliato, ma la sua espressione è assurdamente comica.

-Tu piccola bastarda! Non hai fatto quello che penso, vero?- chiede spalancando gli occhi. È così sbagliato?

Beh, considerando che è da un pezzo che vai avanti a sclerare per Louis e quello che fate, sì, non credi?

 

-In realtà sì e abbiamo anche dormito insieme.- rispondo stringendomi al muro. Sembra che le abbia appena distrutto il progetto più importante dell’anno dopo la faccia che fa. Ci siamo, anzi mi sono, cacciata in un bel guaio.

-Perché? Cazzo Scarlett dimmi che stai scherzando! E Louis?- questa è davvero matta. Sta sclerando, neanche Louis fosse il principe d’Inghilterra, diamine.

La mia testa si riempie di immagini di Louis, di me e lui insieme, poi della festa. Rabbia.

-Alla festa l’ho trovato a limonarsi con Jenny Tyler. Non gli importa niente di me, perché a me dovrebbe importare qualcosa di lui?- rispondo a tono.

Suona la campanella ed entra il prof, così la nostra conversazione ha fine.

Non l’abbiamo più riaperta durante tutto il giorno, nemmeno fuori da Starbucks.

Quanto torno a casa e trovo la pizza faccio mille salti di gioia e la mangio insieme a papà, davanti alla televisione.

Una volta finito di cenare salgo di sopra e mi metto in pigiama, mi lavo i denti e mi strucco. Vado in camera e contando che è ancora relativamente presto decido di telefonare a Niall.

N: -Hey Scarlett.-

I: -Ciao Niall, come stai?-

N: -Tutto a posto, un po’ stanco…tu invece?- sento uno sbadiglio provenire dall’altra parte e sorrido, pensando che Niall quando sbadiglia e si stiracchia sembra un piccolo gattino.

I: -Io bene. Ehm, volevo chiederti a che ora te la sei svignata sta mattina.- ridacchio.

N: -Alle sette e mezza, dovevo andare a lavoro. Spero non ti dispiaccia, ma ho usato il tuo spazzolino.-

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