36. Stress

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Mi siedo a terra in bagno con il test in una mano e la piccola leggenda delle istruzioni nell'altra. C'è disegnato un quadratino, e il foglietto dice che un quadratino equivale a nessuna gravidanza.

Esco dal bagno con calma e mi butto addosso a Louis che è disteso sul mio letto, baciandolo sul collo. Le sue mani mi stringono la vita e mi sento incredibilmente meglio.

-È negativo, ci siamo salvati.- lui ridacchia, ma poi mi guarda con un sorriso e mi bacia a stampo. Infilo le mani tra i suoi capelli per continuare il nostro bacio, ma veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla porta.

Mi alzo e vado ad aprire, ritrovando mio padre che mi guarda dritto negli occhi.

-Cosa vuoi?- gli chiedo tenendo la porta con la mano. Dev'essere appena arrivato, non sa che c'è Lou qui con me. So che portarlo in casa non è la cosa più furba, ma avevamo bisogno di un posto dove fermarci e io dovevo fare quel maledetto test.

-Parlarti. Posso entrare?- mi chiede con un tono quasi dolce. Proprio adesso doveva decidersi a farlo? Scegliere magari sta sera o domani mattina?

-No. Esco io.- chiudo la porta dietro di me e mi ci appoggio con la schiena. Non ho avvisato Louis, ma deve aver capito che non ci metterò molto. Almeno spero, perché voglio tornare tra le braccia di quel ragazzo che mi fa sentire davvero a casa.

-Volevo chiederti scusa. So che non è giusto investigare sui tuoi amici e sono arrivato alla conclusione che non sei stupida e quindi non passi il tuo tempo con chi potrebbe farti male.- un piccolo sorriso si fa largo sul suo viso, quindi io lo abbraccio di getto.

So che non posso aspettarmi che vada tutto bene tra lui e Louis adesso, ma almeno che si parlino civilmente.

Dopo qualche altra parola mi informa che cena da Anne, quindi io e Louis abbiamo la casa tutta per noi. Torno in camera e mi siedo accanto a lui, intrecciando le nostre mani.

-È sicuro che non ti farei mai del male quanto è sicuro che mi chiamo Louis.- le sue parole mi fanno fare un piccolo sorriso, quindi lo bacio.

E se mi stessi davvero innamorando di lui?

***

Louis sta parlando con Reg altri ragazzi del gruppo, mentre io sto conoscendo la "fidanzata" di Reg, Jenna. Non è che mi stia annoiando, ma preferirei essere da qualche parte da sola con lui. So che è giusto che lui abbia i suoi spazi, ma di stare qui con questa gente non mi va più di tanto.

Jenna risponde un attimo al telefono, così resto in silenzio a guardare Louis che parla con Reg.

-Ma tra te e quella c'è qualcosa di serio?- gli domanda Reg alzando il sopracciglio come se fosse sconvolto. L'ultima volta che è successa una cosa del genere sono intervenuta io, ma non posso farlo anche adesso. Non conosco per niente Reg e magari Louis gli vuole spiegare la situazione.

-Che? No, figurati. È solo una così.- le sue parole mi fanno perdere un battito.

Possibile che dopo tutte le cose belle che mi ha detto possa dire questo? Quindi io non valevo proprio niente? Sono solo 'una così'?

Sento un dolore fastidiosissimo nel petto e le lacrime che cercano di uscire dai miei occhi. Mi alzo in piedi e senza farmi vedere da nessuno me ne vado, stringendomi nel cappotto.

Fa un po' più freddo del solito oggi, ma niente rispetto a quello che ho dentro adesso.

Cammino per un po', forse cinque minuti, poi sento il cellulare iniziare a squillare. Lo prendo dalla borsa e vedo che è Louis che mi chiama, ma declino la chiamata mettendo il silenzioso e lasciandolo di nuovo in borsa.

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