32. Mess

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Quando la porta dell'appartamento 7E si apre di fronte ai miei occhi salto subito tra le braccia del ragazzo che ha aperto la porta, abbracciandolo.

Lui, ancora mezzo addormentato mi stringe a sua volta, sollevandomi in braccio. Chiude la porta con un calcio e ci si appoggia con la schiena, guardandomi in viso.

-Ciao Lou.- sorrido come una cretina nel rivederlo. Siamo stati lontani solo per tre giorni e già stavo iniziando a star male, sentendomi logorata dalla sua assenza.

-Hey.- mi bacia la fronte e dopo di che mi porta fino in camera. Si stende sul letto lasciandomi distendere sul suo corpo. Mi stiracchio un po' e le mie ossa fanno dei rumori spaventosi mentre scrocchiano.

-Oddio, mai sentito niente del genere.- infila le mani nella mia felpa, accarezzandomi la schiena mentre ridacchia. Nascondo il viso sul suo collo, chiudendo gli occhi.

-Sai, fare dodici ore di volo in tre giorni non è il massimo.- rispondo ridendo anch'io.

Lui mi bacia tra i capelli, continuando ad accarezzarmi in silenzio per qualche minuto.

Ed è questa sensazione che provo stando tra le sue braccia che mi frega. Ne voglio sempre di più e non mi basta mai, ho un costante bisogno di vederlo. Perchè anche solo scambiandoci uno sguardo d'intesa mi fa rilassare; mi rende consapevole che lui è lì con me.

-Sta sera resti qui? Ordino la pizza.- annuisco e gli lascio un bacio sul collo, sentendolo rabbrividire. -Come stai?- mi domanda ancora.

Solitamente sono io quella che fa mille e più domande e lui è quello che cerca di evitarle e non rispondere. Ma a quanto pare oggi si non invertiti i ruoli, perché non riesco a farmi uscire una lettera dalle labbra.

-Mh.- beh, niente male come primo tentativo. Louis ridacchia e capisce che non è il momento, quindi mi stende dolcemente sul materasso e rimane stretto a me, al mio fianco.

Quando le sue labbra mi baciano la fronte sorrido, ma poi mi accorgo che scendono lungo il naso e si fermano sulle mie. Ricambio il piccolo bacio per un po', ma poi mi stanco. Sono così stanca e confusa, sta succedendo di tutto ultimamente.

Louis accende la televisione e gira su in canale di musica, dove hanno messo una canzone dei The 1975.

-Oh questa la adoro.- mi giro sistemandomi tra le sue braccia, ma in modo da vedere la televisione che trasmette il video di 'Chocolate'.

-Piace anche a me.- sussurra il castano, iniziando di nuovo a giocare con i miei capelli. Gli sorrido e torno a guardare il video, sentendolo canticchiare le parole.

Una serata così per me vale più di mille altre cose.

Louis' pov:

Mentre Scarlett va a farsi una doccia io preparo il tavolo per cenare, siccome ho appena ordinato le pizze. Quando finisco non so che fare, quindi vado in bagno da lei e mi siedo per terra in silenzio.

Non ho ancora capito cosa siamo io e lei, ma sono troppo orgoglioso per chiederle di parlarne. Ho anche paura che lei non voglia quello che voglio io.

Quando l'anta della doccia si apre e ne esce Scarlett con attorno solo un asciugamano devo contenermi davvero tanto per non saltarle addosso.

-Lou!- scoppia a ridere guardandomi, cercando di coprirsi alla meglio. La guardo con un sopracciglio alzato e lei rotea gli occhi, sciogliendosi i capelli ed iniziando a pettinarli.

-Almeno cerca di contenere il tuo amichetto.- quando dice quella frase abbasso lo sguardo, notando il rigonfiamento nei miei pantaloni.

Ridendo mi alzo in piedi e l'abbraccio da dietro, baciandola lungo il collo.

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