11. Your bed

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La sveglia suona ed io controvoglia mi alzo dal letto. Sta notte ho dormito poco e male, non mi va proprio di andare a scuola.

Controllo il cellulare e vedo un messaggio di Niall che mi ha mandato pochi minuti fa.

‘Ti passo a prendere tra quaranta minuti e ti porto a scuola.’

Sorrido pensando a quanto lui si prenda cura di me, così gli rispondo che va bene e vado a farmi una doccia veloce, poi torno in camera per decidere come vestirmi.

Mi infilo dei semplici jeans e un maglioncino rosa, raccolgo i capelli in una treccia di lato e mi trucco un po’. Appena sono pronta scendo e faccio colazione insieme a papà, poi suonano al campanello e vado ad aprire.

Quando mi ritrovo davanti Niall lo stringo in un abbraccio. Lui rimane fermo un attimo ma poi ricambia la stretta, probabilmente capendo che ne avevo bisogno.

Lo faccio entrare mentre mi metto il cappotto e la sciarpa, avvisando papà che mi porta lui a scuola. Recupero lo zaino e seguo Niall fino alla sua auto, quindi partiamo in fretta.

-Allora, cosa ti è successo?- mi domanda il biondo fermandosi ad un semaforo poco dopo. Sinceramente devo ancora imparare la strada da casa mia a scuola, so solo che fortunatamente non ci vogliono più di dieci minuti.

-E tu come fai a sapere che è successo qualcosa?- domando guardandolo con un sopracciglio alzato. Lui mi imita, il che mi fa scoppiare a ridere mentre scatta il verde e le auto ricominciano a correre.

-Ieri sera non mi hai risposto al telefono per tre volte e penso di conoscerti abbastanza.- risponde il biondo, mentre io rimango a guardare fuori dal finestrino. Stranamente è una bella giornata, da quando sono qui non c’è mai stata una giornata di sole davvero calda come oggi.

Prendo un respiro profondo prima di rispondergli.

-Sono andata con Louis in un posto e si è ubriacato, ha cominciato a rispondermi male così me ne sono tornata a casa da sola, era tipo l’una.- gli racconto sintetizzando il tutto. Anche perché non so se lui sappia di quel posto e di quello che fa Louis, il quale magari non vuole che si sappia. Niall ridacchia.

-Si vede che non ha passato una bella giornata, prova a capirlo. Non è in una situazione facile.- biascica il biondo, mordendosi il labbro inferiore e rimanendo concentrato sulla strada. Sto cominciando a riconoscere questa zona, non manca molto credo.

-Lo so, più o meno.- rispondo scivolando un po’ a fondo sul sedile dell’auto di Niall, il quale ridacchia.

L’auto entra nel parcheggio della scuola e quando si ferma mi giro a guardarlo, nascondendo il viso sul suo braccio.

-Non voglio andare a scuola.- mi lamento, facendolo ridere. Mi accarezza la schiena e poi con due dita mi solleva il viso, guardandomi dritta negli occhi.

-Vuoi che ci parli?- domanda alludendo al discorso di prima, riguardo Louis. Scuoto la testa e mi sistemo un po’ la treccia guardandomi sullo specchietto. -Sei bella sì, ora vai o fai tardi.- aggiunge il biondo.

Gli faccio la linguaccia e prendo lo zaino, poi scendo dall’auto salutandolo.

Non appena raggiungo il mio banco sana e salva esulto mentalmente, un gruppetto di ragazze mi ha guardata male per tutto il tempo mentre parlavo con Liam in atrio e la cosa mi ha infastidita abbastanza.

Fortunatamente la lezione sembra passare velocemente, e in quelle seguenti prendo posto da tutt’altra parte della classe, solo per stare lontana da Louis.

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