4. I was drunk

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Scarlett’s pov:

Dovevo immaginarmelo. In realtà lo sapevo, ma mi ostinavo a credere che non sarebbe stato così, quando invece è la realtà.

Louis non ci sarà a scuola nemmeno oggi molto probabilmente, ed è già martedì. Emma l’ha giustificato con una delle solite frasi che fanno sembrare il suo comportamento normale, quando non lo è. Le ho raccontato della festa pregandola di tenere la bocca chiusa, anche perché ho scoperto che lei è amica di Zayn e proprio lui aveva provato a baciarmi una volta sotto il portico di casa mia.

Sospiro chiudendo gli occhi ed in quel momento suona la campanella, così mi dirigo nell’aula di francese il più velocemente possibile, passando in mezzo a tutti quei ragazzi e ragazze fin troppo calmi.

Occupo il mio posto in totale silenzio, Emma non è ancora arrivata ed il banco accanto al mio è vuoto, ci manca Louis. Faccio un sospiro guardandolo e mi metto a disegnare con l’indice sul bordo del banco mentre la classe si riempie.

-Posso sedermi o il banco è diventato tuo?- sentire quella voce mi sembra quasi un miraggio, ma quando alzo il viso e punto lo sguardo negli occhi di Louis Tomlinson sorrido spontaneamente e non so perché, arrossisco.

-Prego.- sposto il braccio tornando sul mio banco e tirando fuori libro e quaderno per spezzare la tensione del momento. Ma quale tensione? Era ubriaco marcio, sicuramente non si ricorda di quel bacio e anche se fosse, di certo non gli importerebbe.

E allora perché a me importa così tanto? Perché io ci ho pensato tutto il fine settimana, rendendomi conto che mai nessuno mi ha baciata come ha fatto Louis?

-Senti…- sospira, -scusa per l’altra sera ero davvero tanto…ubriaco.- lo sapevo. Queste parole escono disordinate dalle sue labbra screpolate, ma mi arrivano chiare alle orecchie. Beh, perfetto, lo sapevo.

-Nessun problema Louis.- rispondo appoggiandomi con la testa sulla mano. Nessuno dei due osa più proferire parola per tutto il resto della lezione.

  

Zayn è davvero un ragazzo gentile, mi ha invitata ad uscire anche oggi per fare un giro insieme alla pista di pattinaggio. Non ho potuto rifiutare e sotto le occhiate di Tomlinson sono uscita da scuola fianco a fianco con Zayn.

Che problemi ha Louis? Ha detto che era ubriaco quindi perché mi guarda come se lo avessi appena tradito? Quel ragazzo è folgorato.

Quando arrivo a casa mi sistemo un po’ e faccio qualche compito nell’attesa che arrivi Zayn.

Verso le cinque è qui, quindi mi infilo il cappotto ed esco chiudendo a chiave raggiungendolo al cancello. I saluta con un bacio sulla guancia e mi fa salire nella sua auto, partendo subito per la pista.

-Non me la cavo molto a pattinare io.- ammetto allacciandomi la cintura e guardandomi un po’ intorno. Questa macchina si può definire nuova, è pulita e ordinata al contrario delle solite macchine che hanno i ragazzi così giovani.

-Nemmeno io sono un maestro, impareremo.- mi sorride sorpassando un’altra auto.

Non ci mettiamo molto a raggiungere la pista, circa una decina di minuti. Una volta che abbiamo i nostri pattini e siamo pronti entriamo nella pista, io mi aggrappo al bordo per non cadere.

-Sai andare sui roller?- mi domanda il ragazzo moro sistemandosi la sciarpa, a pochi centimetri da me. Annuisco un po’ insicura, non me la cavo male ma nemmeno benissimo. -È  la stessa cosa più o meno, prova a lasciare le mani.- aggiunge pattinando all’indietro per guardarmi negli occhi.

Provo a lasciare le mani e a spingermi da sola, ho un certo equilibrio e riesco a rimanere in piedi fino a quando la spinta non si esaurisce e per poco non finisco con il viso spiaccicato per terra, se non fosse per Zayn che mi prende giusto in tempo.

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