Diego

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Avevo compiuto quei gesti centinaia di volte: la mia moto parcheggiata sotto casa sua, quell'attesa trepidante con gli occhi fissi sul portone, aspettando che si aprisse e mi mostrasse lei, in tutta la sua naturale, incontestabile, travolgente bellezza..

Lei in tutto il suo splendore, bellissima, profumata, con quegli occhi intensi e quella pelle olivastra, la bocca carnosa, le lunghe gambe affusolate, il fisico snello e quel suo modo di fare insieme da bambina e da donna vissuta. Sapeva farmi ridere, mi teneva testa e mi dava del filo da torcere, ma mi faceva anche incazzare così tanto.

Mi ero sentito attirato da lei fin da subito, solo che Alessandro aveva avuto la precedenza e io mi ero tirato indietro.

Ritornai con la mente a quella fredda sera di novembre.

-Non male, eh? - Alessandro era in silenzio da qualche minuto e, per un po', solo la musica in sottofondo ci aveva fatto compagnia.

-Cosa? - chiesi distratto dai pensieri. Non riuscivo a togliermi dalla testa la ragazza che avevamo appena conosciuto. Come uno strampalato duo di supereroi l'avevamo riaccompagnata a casa dopo che era rimasta in panne con la macchina. Bella come una modella, carattere deciso, fisico mozzafiato, aveva attirato subito la mia totale attenzione. Certo, ero fidanzato con Sara, ma tra di noi le cose non andavano bene da tempo e io ero alla disperata ricerca di qualcosa o, meglio, di qualcuno che potesse farmi capire quale decisione avrei dovuto prendere in merito.

Lasciarla?

Se avessi conosciuto una persona interessante, qualcuno che avesse potuto darmi delle vere emozioni positive, contrariamente a quelle negative, di rabbia e sconforto, che riusciva a darmi Sara, allora molta della confusione che avevo in testa si sarebbe dissolta.

-Chi, piuttosto - mi corresse, lanciandomi un'occhiata divertita. Avevo capito dal suo modo di fare eccessivamente scanzonato, che aveva tentato in tutti i modi di mettersi in mostra con lei, per cui anche lui doveva averne notato la bellezza. D'altra parte, Rebecca era incantevole e sarebbe piaciuta a qualsiasi uomo, quindi perché non anche ad Alessandro? - Rebecca, davvero notevole.

-Davvero notevole - ripetei a completa conferma, stando ben attento a non aggiungere altro, per non dovermi sbilanciare troppo, volevo prima sapere se c'era altro che doveva ancora dirmi.

Alessandro rimase in silenzio per qualche secondo, senza distogliere lo sguardo, quasi mi stesse studiando.

-Nient'altro? - mi incalzò, abbassando il tono della voce.

-Cosa dovrei aggiungere? - gli lanciai una veloce occhiata, poi mi riconcentrai subito sulla strada.

-Ha colpito anche te, vero? Ti conosco troppo bene, quindi risparmiati le varie sceneggiate. Dimmi la verità.

-Sì, mi piace, è ovvio, è bellissima - ammisi, perché aveva ragione: mentire sarebbe stato del tutto inutile. Alessandro era in grado di leggermi dentro e, se avessi mentito, lo avrebbe capito immediatamente.

-Tu hai già una ragazza - il tono della sua voce rimase basso, ma deciso.

-Siamo in crisi.

-È sempre la tua ragazza, altrimenti, lasciala.

-Sai bene che non è così semplice - risposi, sbuffando.

-Devi lasciarmi il campo libero con lei, Diego, lo sai meglio di me.

-Non capisco perché mai dovrei - commentai con voce incolore, anche se dentro ribollivo. Era tipico di un egocentrico come Alessandro, che metteva al primo posto solo se stesso, mentre il resto del mondo si doveva adeguare ai suoi capricci. E quello per Rebecca era solo un capriccio: non voleva competizione, ma poterla conoscere con calma, eventualmente sedurla e fare in modo che diventasse la sua ragazza.

SEGRETI SVELATI (Sequel di SEGRETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora