Rebecca

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Era una lista di scelte difficili.

Quale stile scegliere per la cameretta? Vintage, moderna o romantica?

Non volevo cadere nel rosa cliché che condannava tutte le bambine, ma non volevo nemmeno imporre a mia figlia il mio anticonformismo (o la mia testa dura).

Considerato che mia figlia non avrebbe avuto un'opinione autonoma prima dei due anni, dovevo per forza prendere una decisione io.

-Tu che ne pensi? - chiesi, dubbiosa davanti all'ennesima soluzione proposta dall'arredatrice.

Niccolò si strinse nelle spalle e borbottò:

-Avrei difficoltà a decidere come arredare la mia camera da letto... figuriamoci quella di una creatura che deve ancora nascere - Gli lanciai un'occhiataccia e lui sollevò le mani in segno di resa - Calma, dico solo che non dovresti complicarti la vita.

-In che senso?

Abbassò la voce in modo da non farsi sentire dalla progettista.

-Ti stanno coinvolgendo in progetti faraonici, quando tua figlia ha solo bisogno di una culla e di un fasciatoio. Tutte queste cazzo di lucette, quadretti, cretinate varie che ti propongono sono solo per farti spendere soldi che potresti spendere in modi molto più produttivi - mi concentrai ad ascoltarlo, perché, in effetti, non aveva tutti i torti: il progetto che avevo sotto al naso al momento era quello di una nursery da quattromila euro con tanto di sedia a dondolo in vimini bianco, culla in stile ottocento e soffici tappeti rosa porta-acari.

-Ti sto ascoltando - risposi assottigliando gli occhi e concentrandomi su di lui.

-Possiamo avere qualche minuto per parlare? - chiese alla signora che, innervosita per la potenziale vendita che le stava sfumando davanti agli occhi a causa dei miei giri di parole, si fece indietro sulla sedia e si allontanò di qualche metro. Niccolò la ringraziò con un sorriso esagerato e falsissimo che, per poco, non mi fece scoppiare a ridere, poi, quando fu a distanza di sicurezza, sussurrò: - Ehi, tu non hai bisogno di queste cazzate... Un coniglio di peluche alto un metro e mezzo? Adesivi da muro alla modica cifra di settanta euro? Carta da parati che ricorda quella della stanza dove morì Oscar Wilde? Hai idea che Oscar Wilde, prima di morire, aveva degli incubi su quella carta da parati? E tu ci vuoi mettere a dormire tua figlia? -lasciò una pausa drammatica dopo la sua ultima frase, poi aggiunse: - Io non credo.

Alzò un sopracciglio indagatore, in attesa di una mia reazione.

E io non sapevo se essere più sconvolta dallo scoprire che conoscesse Oscar Wilde, che avesse una conoscenza approfondita su ciò che serviva a una nursery per un neonato o che mi avesse completamente lasciata senza parole.

In un modo o nell'altro, il suo sguardo non lasciava dubbi che si aspettasse una risposta a tono.

-Non ho idea di quello che sto facendo, - sbottai, in tutta sincerità - ma Oscar Wilde piace molto anche a me.

-Beh, è sempre un punto di partenza - commentò scuotendo la testa e tratteneva un sorriso - ascoltami. Tu non hai bisogno di un progetto: hai detto di aver un budget limitato, quindi pensa alle cose strettamente necessarie. La bambina potrebbe eventualmente dormire nella tua camera da letto, nella sua culla.

-Ma ho letto che i neonati vanno resi autonomi fin da...

-Dimentica la montagna di cagate che hai letto in questi mesi. Io non ti parlo da esperto di bambini, ma da esperto dell'arte di arrangiarsi, quindi, poco denaro, poche spese. Da quel che so, i costi principali coi neonati sono pannolini e latte, a meno che - arrossì leggermente - scusa, sono in imbarazzo, non so, magari l'allatterai tu. Ma magari le dovrai dare il latte artificiale e quello costa una follia. Devi ancora pensare ai vestiti. Eventuali biberon, stronzate come monitor per la notte, cazzo, adesso hai solo una carrozzina di seconda mano che va ancora lavata.

SEGRETI SVELATI (Sequel di SEGRETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora