ALISSA
«Alissa?» Mi sveglio di soprassalto e alzo la testa dal letto, sentendo una fitta alla schiena. Mi guardo intorno, e incontro il viso di Cora, la fidanzata del ragazzo a cui ho tenuto compagnia per l'intero pomeriggio. Mi rendo conto di essermi addormentata, seduta sulla sedia e piagata in avanti e con il viso sulle braccia, incrociate sul letto.
«Che ore sono?» Chiedo, ancora disorientata.
«Le otto di sera.» Risponde Cora, con un sorriso dolce.
«Scusami, avrei dovuto fargli compagnia, ma mi sono addormentata.» Riporto lo sguardo al ragazzo che è sdraiato di fronte a me e gli stringo una mano.
«Non hai assolutamente niente di cui scusarti. Io... non so davvero come ringraziarti. È la cosa più bella che una sconosciuta abbia mai fatto per me.» Le sorrido e mi alzo dalla sedia, per poi scambiarci un abbraccio.
«Ora, devo andare. Lavoro qui, quindi passerò a vedere come va, ogni tanto. Sempre che per te non sia un problema.» Non so perché mi sia legata tanto a questi due ragazzi, completamente sconosciuti fino a questa mattina, ma credo solo che abbia bisogno di qualcosa in cui credere. Una storia d'amore per cui valga la pena di lottare, una che riesca a vincere contro tutto e tutti. Perché lui vincerà e tornerà dalla sua famiglia più forte di prima. Deve essere così. Ho bisogno che sia così perché, come ho detto, amo assistere ai lieti fine delle persone, anche se sono due semplici estranei.
«Certo, che non è un problema. Grazie ancora, Alissa, davvero.»
La saluto e mi trascino verso gli spogliatoi. La stanchezza della giornata inizia a farsi sentire, e anche il peso delle emozioni contrastanti che ho provato.
Appena metto piede nello spogliatoio, incrocio l'oceano degli occhi di Liam, intento anche lui a cambiarsi per andare a casa. È seduto sulla panca di fronte al suo armadietto, con indosso già una maglietta bianca a maniche corte e un paio di pantaloni beige.
«Ciao!» Lo saluto, entusiasta.
«Alissa.» Mi sorride e si abbassa per infilarsi le scarpe da ginnastica. «Che ci fai ancora qui? Credevo avessi il turno di mattina, oggi.»
«Sì, mi sono trattenuta per un po' per... per una cosa.» Non ho voglia di specificare il perché sia rimasta tutte queste ore qui dentro, perché non mi va di passare per una persona fragile. Anche se io l'ho sempre considerata una grandissima stupidaggine, medici e infermieri non dovrebbero lasciarsi trasportare troppo dai sentimenti e, al contrario, dovrebbero mantenere sempre una certa distanza. Certo, non è che sia una regola, ma se ci facessimo coinvolgere sempre così tanto dalle situazioni che ci si presentano davanti, non potremmo fare il nostro lavoro nel migliore dei modi. Ma io ho sempre pensato che fosse il lato umano, l'empatia e la gentilezza a fare di un infermiere un professionista.
«Okay.» Mi guarda incuriosito, ma non fa altre domande. Sorrido e mi avvicino al mio armadietto, passandogli accanto, mentre la mia bocca si apre in uno sbadiglio incontrollato. Rendendomi contro dei miei modi tra troglodita, mi copro con una mano e sorrido imbarazzata. È solo Liam, che sicuramente ha assistito anche a di peggio, ma ora lui non è più il mio premuroso fidanzato.
«Vuoi un passaggio a casa? Sembri parecchio stanca, non mi piace l'idea che debba guidare per almeno quaranta minuti.» Si propone, con i suoi soliti modi da cavaliere.
«No, sto bene, sul serio.»
«Alissa, non accetto un "no" come risposta. Sei qui da stamattina alle sette.» Evito di dirgli che in realtà sono arrivata anche prima, a causa della mia incapacità di riaddormentarmi. Effettivamente, sono in piedi da tanto, troppo, tempo e la giornata è stata estenuante. Neanche io mi sento così sicura di guidare con il buio fino a casa, ma allo stesso tempo, non voglio essere d'intralcio.
STAI LEGGENDO
𝓔𝓥𝓔𝓡𝓨𝓓𝓐𝓨
RomanceSomeday sequel. Dopo aver scoperto una verità fin troppo dolorosa, Alissa prende la decisione di allontanarsi da Matt. Il suo piano è quello di riprendere la sua vita esattamente dal punto in cui l'aveva lasciata prima che Matt entrasse a far parte...