CAPITOLO 47

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ALISSA

Sono una codarda? Ebbene, sì, lo sono. Talmente tanto, da sfruttare il sesso con Matt per mettere fine al suo interrogatorio e fargli dimenticare i miei occhi rossi. So che dovrei dirglielo, che dovrebbe essere la prima persona a saperlo, ma sono completamente terrorizzata. Non che io non sia contenta della notizia. Al contrario, al solo pensiero che tra otto mesi potrei tenere tra le braccia il mio piccolo pargolo, mi vengono le lacrime agli occhi dall'emozione. Però, speravo che la situazione sarebbe stata diversa, che avrei fatto un test con Matt al mio fianco, con la speranza di entrambi che fosse positivo. E invece, eccomi qui, mentre mi preparo per andare a fare compere per Natale. Gesù santo, questo sì che è un maledetto disastro preannunciato. Ma, comunque, ho ancora un po' di tempo. Se non avessi fatto le analisi, non mi sarei nemmeno accorta di essere incinta, dato che il ciclo dovrebbe arrivarmi tra un paio di giorni. Anche se non arriverà, questa volta. Un brivido di piena consapevolezza mi striscia come un serpente sulla spina dorsale.

La faccia di Matt quando non ho risposto alla sua battuta sulla gravidanza e il panico che ho letto nei suoi occhi hanno fatto a pezzettini tutto il mio coraggio. Lui aveva paura, era completamente terrorizzato, e il sollievo che gli ha rilassato il viso quando ho iniziato a ridere per fargli credere che stessi solo scherzando, non ha fatto altro che confermarmelo. Quindi, credo sia abbastanza normale che non voglia in nessun modo dirgli la verità in questo momento. Voglio solo prendermi ancora un po' di tempo per vivere nella nostra bolla felice, perché ce lo meritiamo e perché Matt si è appena ripreso – se così si può dire – da tutto il macello che Alex ha combinato. Non posso semplicemente andare lì e dirgli: "Buongiorno, amore, sono incinta anche io e stavolta è tuo per davvero. Le probabilità che succedesse con tutta la pillola erano veramente scarse, ma... sorpresa!". Ho come la netta sensazione che una volta che lo metterò al corrente di tutto, si romperà qualcosa tra noi. So che ne abbiamo passate tante e che alla fine tutti gli ostacoli sono riusciti solo a unirci, ma questo... questo potrebbe mettere fine a tutto. Potrebbe portarci lentamente alla distruzione e solo il pensiero che lui possa odiarmi come fa con Alex mi uccide completamente. Ho bisogno che mi ami, che continui a starmi vicino. Soprattutto ora.

«Avanti, zuccherino, è un'ora che sei chiusa in bagno. La mia vescica sta protestando!» Mi urla dalla camera, facendomi spalancare gli occhi. Sbatto le palpebre velocemente, cancellando quella patina di lacrime che mi offuscano leggermente gli occhi.

«Abbiamo tre bagni, Matt.» Ribatto, cercando di nascondere il tremolio della mia voce. Okay, devo decisamente calmarmi. Andrà tutto bene. Forse se continuo a ripetermelo, diventerà realtà.

«Sì, ma in questo ho tutte le mie cose. Potresti semplicemente aprirmi, almeno?» Giro la chiave nella serratura e lui spalanca la porta. Aggrotta le sopracciglia appena mi vede. «Cosa? Sei ancora così?» Scruta attentamente il mio reggiseno e le mie mutandine e si lecca le labbra. «Non fraintendermi, zucchero, non è che la vista mi dispiaccia... ma cosa diavolo hai combinato un'ora qui dentro, se sei ancora al punto di quando sei entrata?»

Ehm... ho rimuginato venti minuti seduta sul water, poi altri dieci seduta contro le mattonelle, e infine gli ultimi venti di fronte allo specchio. E tutto questo, senza nemmeno arrivare a una soluzione. Direi che è fantastico!

«Ho...» Scrollo le spalle, mostrandomi completamente rilassata. «fatto la mia beauty routine.» Cosa più assurda non avrebbe potuto uscirmi dalle labbra, perché non l'ho mai fatta in tutta la mia vita.

«Che cosa hai fatto?» Matt mi guarda confuso.

«La mia beauty routine... sai scrub al viso, maschere... ci vuole tempo.»

«Ah.» Osserva attentamente il mio viso, ma non sembra molto convinto. E chi diavolo dovrei imbrogliare? Sembro uno zombie, con le mie occhiaie e le borse sotto gli occhi, la pelle secca e contornata anche da due maledetti brufoli. Alla faccia della skin care. La mia, di faccia, sembra tutto, tranne che curata e rilassata. «Ehm, okay. Ascolta, io...» Improvvisamente, Matt abbassa gli occhi, a disagio. Si gratta la nuca e si guarda intorno, come se volesse evitarmi.

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