Immaginavo quella scena come la fine di qualche bel film o di una serie televisiva, noi che probabilmente saremmo stati ripresi di profilo con le nostre facce in primo piano, la mia sgomentata e sorpresa, mentre lui con la sua audacia continuava a osservarmi proprio come se non aspettasse altro che una risposta, e poi si sarebbe conclusa con un bacio appassionato, istintivo, un bacio d'amore.
Ma a sottolineare il fatto che non si trattasse di una pellicola cinematografica, e quindi che tutto ciò sarebbe accaduto solo nei miei sogni, e nemmeno,
ritornai alla realtà quando la sua risata mi distolse da quei pensieri forse troppo astratti per far sì che si potessero concretizzare. Mi sentivo un'idiota per aver creduto di pensare minimamente a una cosa del genere.Mi sollevai in fretta con un'espressione che presumevo amareggiata, mi voltai guardando da tutt'altra parte, dal lato opposto precisamente per non guardarlo, mi sentivo come se fossi stata umiliata ma questo non l'avrei mai detto, semplicemente mi si era presentata l'occasione giusta per far quel passo che adesso non avrei più fatto, magari avrei persino rovinato tutto, ovvero la nostra amicizia, era davvero un bene questo magari.
Quasi mi venne da piangere quando mi sentì stringere in un abbraccio da dietro, portai le gambe vicine e poi mi accucciai nel suo petto."Cosa c'è che non va?" Aveva detto accarezzandomi un braccio, non so se fosse stato per l'atmosfera intorno a noi, osservare quel mare mi trasmetteva:
pace, tranquillità, beatitudine o per il suo tono della sua voce così caldo, per il fatto che si stesse preoccupando per me o almeno così sembrava, mi venne spontaneo tirar fuori quella parte di me che se
Non sarebbe stato facile raccontare quel che mi portavo dentro da troppo tempo, ma sentivo di potermi fidare. Lo scrutai di sbieco per qualche secondo per tornare nella medesima posizione di prima, fissavo quell'immensa distesa mentre il moro mi strette ancor più forte a sé. Mi piacevano quei gesti che parlavano più di mille parole, quelli che erano fatti con il cuore, in cambio iniziai il mio monologo."Sai io ho paura di innamorarmi, all'inizio sembra tutto così bello, fantastico che ti sembra di aver spiccato il volo, ma cosa succede se all'improvviso perdi il controllo delle tue ali?" Non si trattava semplicemente di un paragone, di immaginazione, ma quello che mi era accaduto, stavo riuscendo comunque a mantenere un tono piatto "Eppure non è mai così, non resti lì sopra all'infinito-indicai il cielo sopra di noi- c'è un momento in cui le cose si fanno complicate, sei stanca e nessun riparo, non ti rimane da lasciar la presa e atterrare sperando il destino non sia troppo crudele."
Un anno e qualche mese prima...
Era una di quelle sere dove avrei preferito passare un po' di tempo in tranquillità con il mio ragazzo, magari a sorseggiare un tè caldo e guardare un film, faceva fin troppo freddo per uscire, però Brian aveva deciso per entrambi che sarebbe stato meglio non stare rinchiusi in casa, diceva che non sopportava queste cose troppo pacate, aveva voglia di divertirsi e non annoiarsi, a malincuore lasciai le lenzuola per prepararmi.
Il mio corpo era riflesso nello specchio adiacente alla porta della camera dei miei genitori, tutto sembrava in ordine, i capelli erano legati in una crocchia perfettamente ordinata, avevo lasciato qualche ciuffo da far ricadere sul volto per dare quello che chiamavo tocco in più, avevo delle semplici sneakers nere di pelle che si abbinavano con i pantaloni del medesimo materiale e una maglietta rossa leggermente scollata, raccattai il necessario, ripromettendo fedelmente a me stessa che non avrei bevuto per alcun motivo, ero stanca delle lamentele di mia madre su quanto bere facesse male, al fegato soprattutto, mi aveva raccomandato di essere prudente altrimenti una punizione sarebbe stata assicurata. I miei non mi avevano mai messa in punizione, un po' mi spaventai ma sperai stessero bleffando.
Era arrivato puntuale, stranamente oserei dire, arrivare in orario non era proprio il suo forte, a volte tardava ore mentre come una stupida mi ritrovavo ad aspettare nell'attesa di un suo imminente arrivo, questa forse era la cosa che sopportavo di meno di lui, assieme al suo essere egoista e prepotente, non mi piaceva il suo modo individualista, stare in una coppia non era metterci al centro dell'attenzione ma riservare a colei che ti supporta le stesse considerazioni, la stessa premura e lo stesso riguardo in egual modo, e me ne resi conto forse troppo tardi.
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REVOLUTION
Romance[STORIA IN CORSO] -POTRÀ SEMBRARE UN CLICHÉ, MA PRIMA DI GIUDICARE UNA STORIA, DOVRESTE SAPERNE TUTTO IL CONTENUTO- Un ragazzo dai capelli corvini, dagli occhi neri come la pece e la carnagione olivastra, nascondeva un segreto, un'opportunità che av...