Mi guardò con aria furtiva, indietreggiai di qualche passo, ero pronta al suo bombardamento di domande, come i veri detective in una centrale di polizia, sarebbe stato il mestiere adatto ad una come lei, glielo ripetevo sempre. Nello stesso momento in cui sembrava che stesse per aprire bocca due mani di posarono sulla mia schiena.Per un attimo immaginai di vedere la bocca di Julie arrivare fino al suolo, gli occhi spalancati e il suo sguardo in cerca di risposte, che purtroppo non potevo darle.
Abbozzai un sorriso tirato e mi voltai verso di lui, se le avessi dato un po' di corda sarebbe scoppiata in un interrogatorio sul posto, sarebbe stato meglio evitare.
Tyler sembrava avere un'espressione che non riuscivo a capire particolarmente, che mi stesse chiedendo se fosse inopportuno?
Annuì senza pensarci e dopo essersi avvicinato vicino al mio orecchio sussurrò qualcosa come "ne riparliamo dopo", a grandi falcate lo vidi allontanarsi.Con grande timore mi voltai di poco, sussultai non appena la voce stridula di Julie arrivò alle mie povere orecchie, oltre ad essere un investigatrice assomigliava anche a mia madre quando non avevo voglia di sistemare la camera, la guardai con innocenza, le mie guance tinte di rosso non aiutavano in quella situazione, sentivo la faccia bruciare dal rossore e il tremolio nella mano sembrava aver preso il sopravvento. Non avevo queste reazioni nemmeno quando il compito di matematica era poggiato sul mio banco in attesa di risposte che molto probabilmente non sarebbero mai arrivate.
"Allora preferisci parlare tu o procedo io?"
Feci spallucce, cosa le avrei dovuto dire?
Non c'era niente che non sapesse sulla mia situazione amorosa, ero totalmente una frana, per un periodo pensai di non essere tagliata per queste cose.Ero una ragazzina che distruggeva ciò che aveva, magari per orgoglio, magari per paura di potersi innamorare davvero, preferivo mollare la presa prima che le cose potessero diventare serie. Lo facevo sempre, forse per questo che mi ritrovo a ingerire enormi quantità di gelato mentre un film romantico mi faceva piagnucolare sul fatto di quanto potessi essere stupida.
Avevo una paura matta di potermi fidare,
mentivo, mentivo sempre quando il campanellino d'allarme si azionava nella mia testolina, semplicemente non mi meritavo nessuno, e farlo soffrire non avrebbe portato a nulla."Insomma, perché devo fare tutto io?"
Domandò retorica a se stessa, sicuramente i miei pensieri avevano preso il sopravvento, e solo dopo mi resi conto che nella palestra oltre a qualche gruppetto qua e là c'eravamo io e lei. Fece una coda abbastanza alta e si sedette sugli spalti, il suo sguardo inchiodato nel mio.
Non mi avrebbe dato pace."Tu e Tyler... Da quanto?"
La guardai sconcertata, per un momento rimasi immobile dinanzi a lei, ma poi presi a gesticolare, da un momento all'altro mi ritrovai a balbettare parole senza senso, le avevo dato l'idea sbagliata, il suo sguardo ne era una prova.
Si aggiustò l'orlo della sua maglietta verde acqua, adorava indossare magliette color pastello che ormai sembrava le avesse tutte uguali, il suo armadio sprizzava unicorni in ogni angolo, era proprio quella la sua personalità, al contrario del mio in cui i colori dominanti erano il nero, grigio e bordò.
"State insieme, è per questo che eri strana in questi giorni, non è così ?"
Mi guardò con aria circospetta, si alzò in piedi in meno di qualche secondo me la ritrovai a un palmo dal naso, indietreggia seppur di poco e iniziò a battere le mani come una bambina alle prese con un nuovo gioco.
"Amica mia, pensavo fossi lesbica lo sapevi?"
Disse in tono derisorio, come se ci fosse qualcosa da ridere, se non mi fossi trovata come protagonista avrei iniziato a ridere a crepapelle come una matta, stava fraintendendo tutto.
Cercai di prendere parola per dirle che non era affatto come lei credeva, è che la sua pista a riguardo era totalmente sbagliata, ma ammutolì prima che potessi emettere una sillaba.Scossi la testa, in fin dei conti la situazione era divertente, nel contempo il moro avanzò verso di me a passo spedito, e dopo avermi chiesto di andare salutò la mia amica che non faceva altro che spalancare gli occhi e a mormorare frasi stupide che speravo Tyler non comprendesse.
Il fungo è nella tana, o mi raccomando al fungo, ripeteva sussurrando, nonostante ciò riuscivo a sentirla perfettamente, lui non avrebbe capito ma l'avrebbe presa come una pazza.
"Allora di cosa volevi parlarmi?"
Domandò rompendo il silenzio una volta fuori dalla scuola, avevo avuto modo di formulare qualche frase ma non sarebbe risultata idonea come nella mia mente per questo proposi di arrecarci in un posto più appartato in modo che nessuno avrebbe potuto sentire la conversazione, così gli avevo detto, ma la verità è che mi serviva guadagnare tempo per chiedergli e dirgli qualcosa di estremamente importante per me.
"Sali andiamo in qualche posto, dove parlare ti verrà così spontaneo che diventerai logorroica come la tua amica."
Diventai rossa come un pomodoro, un peperoncino, il rossetto rosso che avevo comprato solo per fare qualche dispetto a mia madre lasciandoli lo stampo del bacio sulla faccia. Insomma avete capito: ROSSA.
Iniziai a canticchiare qualsiasi canzone passasse in onda per la radio, avevo voglia di svagarmi un po', di cantare nonostante non riconoscessi le parole, scrivendo un pezzo tutto mio, se così si può dire.
Un sorriso sghembo comparve sul volto del moro che sembrava voler ridere a ogni mia parola, lo vedevo come si tratteneva e rimaneva con lo sguardo fisso lungo la strada.
Lo guardai un'altra volta prima di ritornare con lo sguardo fuori dal finestrino, spensi il telefono e cercai di godermi questi attimi di estrema tranquillità.
•••
Hola!!Finalmente sono riuscita a pubblicare, con un po' di ritardo ma c'è l'ho fatta!
In ogni capitolo scrivo anche un po' di me, qualcosa che mi ritrae maggiormente, spero lo possiate apprezzare, VOGLIO TANTI COMMENTI PER SAPERE COSA NE PENSATE, che siano critiche o meno mi fa sempre piacere essere a conoscenza dei vostri pensieri!Se vi è piaciuto lasciate una stellina 🌟
Al prossimo aggiornamento.
•benny ❤️
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REVOLUTION
Romance[STORIA IN CORSO] -POTRÀ SEMBRARE UN CLICHÉ, MA PRIMA DI GIUDICARE UNA STORIA, DOVRESTE SAPERNE TUTTO IL CONTENUTO- Un ragazzo dai capelli corvini, dagli occhi neri come la pece e la carnagione olivastra, nascondeva un segreto, un'opportunità che av...