Capitolo 37

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A ogni passo sentivo le gambe tremare, come gelatina, i miei sospiri sembravano l'unico rumore in quel corridoio così lungo, ma non riuscivo a non pensare che qualcuno effettivamente mi stesse spiando, forse erano solo paranoie, mi voltavo dietro tutt'ad un tratto per poter cogliere in fragrante qualcuno, ma inizia a pensare di essere pazza.

Ecco il motivo per cui odiavo i film horror, sebbene non ne avevo visti se non uno o due sembravano avermi traumatizzata e in queste
situazione mi verrebbe da darmela a gambe.

Sentii sghignazzare qualcuno, spalancai gli occhi e prima di andare in panico cercai di nascondermi dietro una delle tante porte, fortunatamente era proprio il bagno, aspettai di non sentire più rumori prima di uscire di nuovo, nel frattempo osservai la mia figura davanti allo specchio.

Avevo due occhiaie enormi, avrei fatto invidia sicuramente ad un panda, avevo i capelli decisamente crespi è peggio del solito per via dell'umidità e infine questi vestiti mi facevano apparire talmente sciatta, ma soprattutto non riuscivo a pensare di aver accettato una cosa simile.

Cercai il telefono tra le tasche, visualizzai l'orario, ormai tra meno di un'ora sarebbe stato mezzanotte, ero sicura che avrei tardato, non solo perché ci trovavamo fuori dalla città ma soprattutto perché Brian non mi avrebbe mai riportata in tempo.

Scrissi un messaggio veloce alla mia amica, spiegandole che avrei tardato un po' e che avevo bisogno che inventasse una scusa, non aspettai una risposta, dovevo agire subito, prima che arrivasse altra gente.

Ultima porta a sinistra, ripetevo nella mia mente, avanzai di qualche metro finché mi ci ritrovai di fronte, guardai da entrambe le parti prima di poter abbassare la maniglia con delicatezza, ma ovviamente era chiusa a chiave.

Imprecai.
Brian non mi aveva detto che sarebbe stato più difficile, come biasimarlo?
Non avrei mai accettato altrimenti.

L'unica idea, seppur stupida sarebbe quella di usare una forcina, o trovare la chiave e perdere altro tempo, ma ormai non mi restava molto, avrei dovuto rischiare anche se imitare qualcosa che si trovava solo nei film appariva come un'idea stupida, ma se funzionasse per davvero?

Per poterla toglierla dai capelli, visto la mia sbadataggine, tirai una ciocca, cercai di trattenere un urlo e mi sbrigai per cercare di aprirla.

"Cazzo, apriti!"
La mia apparve più come una supplica, sembrava tutto inutile, quando mi stavo per arrendere qualcuno toccò la mia spalla, tanto da farmi venire un'infarto.
Mi voltai molto lentamente, avevo una di quelle paure matte, come quando mia madre diceva non ti faccio nulla, se mi dici la verità, oppure quando dicono che dovrei rinunciare ai dolci.

"Tyler?"
Quasi urlai, mi mise una mano sulla bocca per farmi stare zitta, tutto questo era strano, avevo così tante domande da fargli, e non capivo perché lui fosse qui. Che fosse coinvolto anche lui in qualcosa di losco?
Evidentemente nemmeno lui si aspettava di trovarmi in quel luogo, notai anche il fatto che fosse vestito anche diversamente dal solito, aveva dei pantaloni leggermente strappati sul ginocchio, una di quelle magliette aderenti con uno scollo a V, e quella giacca di pelle che gli dava quell'aria da perfetto ragazzo del Bronx, o quasi.

"Madison che ci fai qui?"
Sussurrò vicino al mio orecchio un po' preoccupato e nel contempo perplesso dopo avermi tolto la mano dalla bocca.
Mi squadrò da capo a piede, quei vestiti mi facevano sentire in imbarazzo, tutta quella pelle scoperta, cercai di cambiare argomento.

"Ti faccio la stessa domanda."
Domandai ironica.
Incrociai le braccia ma si limitò a scrollare le spalle e non rispondermi, nemmeno io lo feci, cosa avrei dovuto dirgli? Era troppo complicato.

Guardò la mia mano e poi passò a guardarmi di nuovo negli occhi, prima che mi potesse chiedere qualcosa, lo notai dal suo sguardo interrogativo presi parola "Non fare domande, ho bisogno solo di aprire questa porta."
Non sembrava aver capito, aveva così tante domande da farmi, lo capii dal suo sguardo troppo curioso e in cerca di risposte.

"Guarda e impara."
Disse scherzosamente con aria superiore, guadagnandosi una mia occhiataccia.
Prese delicatamente dalla mia mano la forcina e si chinò per poter aprire quella dannata porta

"Visto, - mi scappò una risata- nemmeno tu ci riesci." ma non appena finii la frase abbassò la maniglia e prima che potesse rinfacciarmi qualcosa, come il fatto di non aver avuto fiducia in lui, puntai il dito contro il suo torace sussurrando in tono brusco "Non una parola."
Alzò le mani e seguita da lui entrai.

Non era una camera molto grande, aveva elementi essenziali: un letto, armadi, la scrivania e qualche mobile disposto qua e là per la stanza, il colore dominante era il nero.

Non sapevo bene cosa cercavo, tutto ciò che poteva risultare utile e simile a una cassettina, un bauletto, feci qualche passo e mi guardai in torno, nel frattempo chiesi a Tyler di fare da guardia, non avrei voluto delle sorpresine sgradevoli, soprattutto se qualcuno ci avesse trovato.

Sotto il letto, dentro la scrivania, la libreria, avevo cercato persino sotto al cuscino, ma non c'era nessuna traccia di ciò che cercavo.

"Prova a guardare dietro ai mobili, ma veloce."
Mi consigliò Tyler come se sapesse già cosa stessi cercando, non persi tempo e mi fiondai dietro a quel mobile gigante color mogano.

Aveva ragione.
Dietro a esso si trovava un piccolo buco con un bauletto, non sapevo quanto fosse stato utile, era piccolo, ma ringraziai il cielo: sarebbe stato più facile portarlo fuori.
Con tutta la forza che mi era rimasta sistemai tutto come prima.

L'unica cosa che vidi prima che Tyler potesse spegnere la luce era il suo sguardo impaurito, mi tirò verso di sé e mi sussurrò di stare immobile, non replicai, almeno non era il momento e per giunta aveva anche ragione.

"Stanno per aprire."
Mormorò prima di far scontrare le sue labbra con le mie, era un bacio casto, le sue mani circondavano la mia vita, era molto delicato. Chiusi gli occhi, sapevo che di lì a poco sarebbe stato il peggio.







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Hola ragazzuoli!
Questa volta ci ho messo un po' di più, inutile dirvi che avrò riscritto questo capitolo almeno cinque volte, non credo sia il massimo nemmeno questo ma spero che possa esservi piaciuto.

Inoltre ringrazio tutti voi per essere sempre così carini nei commenti, non immaginate quanto mi faccia piacere.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se vi va lasciate un commento e una stellina di supporto, mi farebbe davvero molto piacere.

Questa volta non scriverò delle domande, anche perché preferisco leggere direttamente i vostri commenti 🙈

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