REVOLUTION

Capitolo 16

Sembrava una giornata alquanto strana, ma speravo si trattasse solo di una sensazione,
Julie sembrava più silenziosa del solito, e quasi temevo chiederle a cosa stesse pensando, da una parte credevo che quel mio desiderio si fosse avverato, ovvero non avere ogni mattina alle otto nella mente i soliti discorsi su Logan, ma questa mattina sembrava essere un tassello fondamentale per iniziare la giornata.

Inoltre Margaret, una ragazza del corso di biologia si è unita a noi, proponendo idee stravaganti riguardo ad una gita in montagna, che vorrebbe proporre alla preside per le classi del penultimo e ultimo anno. Secondo lei sarebbe stata la gita dell'anno, o della storia delle gite, così aveva detto.

La folta chioma riccia si allontanò da noi per distribuire qualche volantino sulla salvaguardia dell'ambiente, sfruttai questo momento in cui restammo sole per poter cercare di capire ciò che le stava accadendo.

"Che ti succede Julie?"

La guardai piuttosto preoccupata, aveva qualcosa di diverso, e al solo pensiero che le fosse successo qualcosa mi vennero i brividi.
Non era il tipo.

"Sono solo un po' stanca, questa notte ho dormito poco, ho dovuto terminare quella
presentazione di cui ti avevo parlato, e non è nemmeno bella come speravo."

Alzai gli occhi al cielo, di sicuro era fantastica, è sempre stata un'eccellente scolara, per questo la rincuorai sperando di farle abbozzare, per lo meno un piccolo sorriso, che non tardò a formarsi, tuttavia non sembrava essere il vero motivo del suo cambio d'umore così repentino.

"Allora che ne pensi della gita di Margaret?"

Cercai di cambiare argomento mentre sedavamo su una delle panchine vicino la scuola, ancora era presto e mi sorpresi persino io del nostro anticipo a scuola.

"Credo sia una buona idea, ma non credo che
parteciperò, saranno due settimane e..."

Sgranai gli occhi, che qualcuno avesse sostituito il corpo della mia migliore amica
con uno simile al mio? Non riesco a credere di poter sentire un no come risposta, a ciò che lei desidera, anzi desiderava più di cento ragazzi messi insieme.

"E sarà fantastico. Non dirmi che non ti piacerebbe avere l'opportunità di stare vicino
al tuo "fungo"?"

Le diedi una leggera gomitata ma sembrava di pessimo umore. L'ultima volta che la vidi così è quando prese una B al compito di matematica, oppure quando sua madre rimpicciolì una delle sue magliette preferite.

"Credo che i ragazzi siano solo una perdita di tempo, preferirei restare sola anziché con uno tutto fumo niente arrosto, sai cosa intendo."

"Cosa è successo alla ragazza che diceva quanto fossero belli, in particolare uno, e che ci avresti perso anche la dignità? Stai per caso cercando di assomigliare a me o sbaglio?"

Tutto ad un tratto scoppiò in una risata, rimasi perplessa mentre cercavo di capire ciò che le stava succedendo. Questa ragazza deve essere curata, in questo caso ha la precedenza.

"Sarebbe fantastico passare due settimane in montagna, al mare, anche in un deserto del Sahara, se fosse necessario per poter guardare quei funghi."

"Okay amica tu non stai bene."

Affermo convinta mentre entriamo dentro all'enorme scuola che si prospetta dinanzi a noi.

"Beh volevo provarti che senza di me, la mia parlantina e il mio modo di fare, sarebbe tutto strano, e provo di senso. Pensi lo stesso vero?!"

Feci un piccolo sorriso.

"A proposito non pensi che dovremmo organizzarci per il ballo che si terrà esattamente fra due giorni?"

Fece un piccolo saltello per l'entusiasmo, ma tuttavia preferivo quella persona un po' pazza, anziché un morto vivente al mio fianco, e a dire il vero per quello bastavo già io.
La mia pigrizia, la mia voglia di restare sul divano a sgranocchiare le peggiori schifezze, questo è abbastanza.

"Oggi andiamo a comprare il vestito vero?
Va bene amica sono contenta del tuo entusiasmo, il tuo sì così allegro mi ha messo di buon umore, a dopo."

Blaterò talmente così in fretta da non riuscire a controbattere, e per l'ennesima volta, Julie me l'ha fatto sotto al naso.

Niente che non può rimediare una barretta, una di quelle al cioccolato. Se ci penso mi viene già il desiderio di addentarne un pezzo.

Due mani mi coprirono gli occhi, prima di rivelare la mia bontà.

"Credo di essere in debito o sbaglio?"