Capitolo 3

188 6 0
                                    

"Dai ragazzi ancora qualche sacrificio e poi potremo riposare un po'!" disse RM.
"Cioè ancora un mese e mezzo, se non due." disse J-hope sospirando.
"Esagerato!" disse Jimin.
"Mi mancano i concerti e gli army, vedere gli stadi pieni e sentirli cantare con noi mi riempie di una gioia incredibile, non vedo l'ora di tornare a fare tour." disse V.
"Io voglio soltanto capire chi è che si sta spacciando per me!" disse Jk.
"Dai Kook, vedrai che tutto si risolverà per il meglio." disse Jin, mettendogli una mano sulla spalla.
"Se lo dici tu." rispose il maknae perplesso.
"Vedrai che presto scopriremo chi è." disse Jimin.
"Ma mi fa rabbia questa cosa!" disse il più giovane.
"Ti capiamo perfettamente, ma di questo passo ti ammalerai. Lascia che se ne occupino Mr Bang e l'agenzia. Noi siamo qui con te e ti aiuteremo, sempre!" disse RM.
"Grazie Nam." disse Kook.

-----------------------

Junghwan entrò nell'appartamento, dire che era grande era un eufemismo, era a dir poco enorme, lungo quanto la facciata del palazzo, largo circa la metà e molto luminoso, grazie alle enormi vetrate che sostituivano le pareti esterne e regalavano una spettacolare vista della città dall'alto. Oltre a quello, sul piano c'era solo un altro appartamento.

Sulla sinistra c'era la cucina, grande, spaziosa e predisposta per essere superaccessoriata. Era separata dall'enorme soggiorno da una grande isola che poteva essere usata anche per mangiare. Di fronte all'isola c'era lo spazio per accogliere almeno quattro sgabelli tipo bar. Junghwan aprì ogni stipo e rimase sorpresa da quanto spazio offrissero. Sulla parete dietro uno dei ripiani c'erano delle prese per i piccoli elettrodomestici. Percorse la cucina fino a ritrovarsi davanti una porta, la aprì e vide una dispensa spaziosa. Di fianco alla cucina c'era uno spazio per l'angolo colazione, dove avrebbe potuto sistemare un tavolino rotondo, in legno o acciaio, una panca angolare e due sedie. Tra la cucina e il soggiorno c'era un grande tavolo, circondato da otto sedie, al cui centro spiccava un vaso con dei Lilium* dentro. A circa un metro dal tavolo si apriva una porta finestra che dava su un ampio balcone, dove c'era un tavolino in ferro battuto, con il ripiano di cristallo, e quattro sedie abbinate.

Si girò a guardare il soggiorno, era veramente enorme ed era diviso in due da una libreria, in modo da formare un salottino più piccolo, che al momento aveva solo qualche soprammobile sopra. A Junghwan piaceva leggere e pensò che avrebbe potuto trasformare il secondo lato del soggiorno nella sua mini biblioteca personale. Si avvicinò alla porta finestra che si trovava nel salottino, l'aprì e uscì sull'enorme terrazza dove la faceva da padrona una piscina, intorno ad essa c'erano sdraio e tavolini in bambù con un foro al centro dove poteva essere messo un ombrellone. Sulla sinistra c'erano il barbecue, un tavolo in legno con otto sedie e un falò a gas. In un angolo della piscina era sistemata una vasca idromassaggio. Guardando la terrazza vide che era abbastanza grande per poterci mettere anche un piccolo capanno in legno, dove sistemare scatoloni e valigie o cose che non usava spesso.
"Allora che ne pensi?" le chiese Mino.
"Che è stupendo, anche se per me sola è veramente enorme!" rispose lei.
"Dai, io e i ragazzi verremmo a trovarti spesso. E poi guarda, puoi accedere direttamente alla piscina dal salottino." le disse il ragazzo.
"Verreste solo per sguazzare nella piscina, nell'idromassaggio e per svuotarmi il frigo!" rispose lei con un ghigno mentre rientravano in casa.
"Stai forse insinuando che siamo dei mangioni?" le chiese Mino.
"Non insinuo mai cose così ovvie." rispose la ragazza mentre i due uomini ridevano dello scambio di battute tra i due ragazzi.
"Vieni andiamo a vedere il piano di sopra!" le disse Mino prendendola per mano e dirigendosi verso le scale poste, entrando in casa, sulla destra dietro il soggiorno.

"E così è la cugina di Mino." disse Si-hyuk Bang quando rimase solo con Choi.
"Sì, so già dove vuoi arrivare vecchio mio. Anche a te non è sfuggito il fatto che somigli in maniera impressionante a Jungkook." disse Bong.
"Somigliargli? È identica! Se non fossi sicuro che Jk non ha sorelle penserei che siano gemelli!" disse Si-hyuk.
"A dire il vero è quello che ho pensato anch'io quando l'ho vista la prima volta e più passa il tempo più mi convinco che siano gemelli." disse Bong.
"Come mai?" domandò Si-hyuk.
"Ho chiesto a Mino di parlarmi di lei e mi ha detto che Junghwan è stata adottata dagli Yang appena nata." disse Bong.
"Lei lo sa?" chiese Bang.
"Sì, lo ha scoperto per caso il giorno della sua laurea." disse Choi.
"Come l'ha presa?" chiese Bang.
"Secondo te? Male, anzi malissimo. Per questo quando Mino le ha proposto di venire qui a Seoul con lui, lei ha accettato. Per allontanarsi dai genitori adottivi."
"Si sarà sentita tradita."
"Già, Mino mi ha detto che ha pianto per giorni dopo averlo scoperto. Ma ora sembra che si stia riprendendo." disse Bong.
"Ti sei affezionato a lei?" chiese Si-hyuk.
"Come tu a Jungkook e gli altri ragazzi, anche se fai di tutto per nasconderlo." rispose Bong.
"Pensi che cercherà la sua famiglia biologica?" domandò Si-hyuk.
"Non credo, o almeno non ora. Mino mi ha detto che non vuole cercarla. Ma personalmente credo che debba farlo. Anche se questo potrebbe creare dei problemi a lei e Jungkook." disse Bong sospirando.
"È inutile fasciarsi la testa ora, aspettiamo e cerchiamo di trovare un modo per farli incontrare senza creare loro traumi." disse Bang PD.
"Sono d'accordo. Comunque prima di farli incontrare volevo proporti una cosa." disse Bong.
"Sarebbe?" domandò Si-hyuk perplesso e preoccupato al tempo stesso.
"Sottoporre i due ragazzi al test del DNA, anche a loro insaputa se serve. Magari facendo loro credere che devono sottoporsi a dei normali esami clinici." disse Bong.
"Mi sembra una buona idea. In caso di esito positivo sarebbe più facile per loro accettare la verità. In caso di esito negativo potremo mettere a tacere eventuali chiacchiere e maldicenze." disse Si-hyuk.
"Quello che mi preme ora è proteggere Junghwan dai paparazzi e dagli haters. Ci vuole poco per distruggere una ragazza già in piena crisi esistenziale." disse Bong.
"Ti aiuterò vecchio mio. La sua incolumità è importante come quella di Jk. Fino a quando non avremo prove concrete sulla loro parentela dovremo tenerli lontani da paparazzi e giornalisti, anche se non sarà facile." disse Bang PD.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora