Capitolo 31

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La mattina dopo Junghwan si svegliò con un peso sul fianco, quando fece per muoversi sentì qualcosa bloccarla da dietro la schiena. Lentamente si girò verso la porta e si ritrovò il viso di Taehyung a pochi centimetri dal suo.
"Non ci credo! Ma quando è entrato in camera mia?" si chiese sconfortata.
"Juju è presto, dormi ancora un po'." disse Taehyung con la voce roca dal sonno.
"Quando sei entrato in camera mia?" chiese Junghwan stropicciandosi gli occhi.
"A dire il vero ti sei addormentata sul divano mentre guardavamo un film tutti insieme. Dopo un po' mi sono accorto di essere l'unico ancora sveglio e così, per evitare che qualcuno ti usasse come materasso, ti ho portata qui." rispose Taehyung sottovoce.
"E perché sei rimasto a dormire con me?" domandò Junghwan con lo stesso tono.
"Perché ha cominciato a tuonare e, sapendo che non ti piacciono i temporali, sono rimasto qui a farti compagnia. A meno che non volevi andare a dormire con Kookie e Hobi." disse il ragazzo.
"Non è che i temporali non mi piacciono, anzi li ho sempre amati e li trovavo anche rilassanti. Solo che quando sono stata rapita, io..." cominciò a dire Junghwan, ma poi si interruppe, sentendo la voce incrinarsi.
"Shh, va tutto bene Juju. Non c'è bisogno che dici altro. Ora cerca di dormire un altro po'." disse Taehyung baciandole la fronte.

Junghwan non aveva mai parlato di quello che le era successo durante il suo rapimento. Non aveva mai trovato la forza e il coraggio di raccontarlo al fratello e ai ragazzi.
Taehyung, come anche gli altri del resto, si era spesso chiesto cosa le avesse fatto il patrigno. Certo avevano visto le ferite e i lividi, ma nessuno di loro aveva mai trovato il coraggio di chiederle di parlarne. Avevano sempre temuto che lei potesse chiudersi a riccio ancora di più.
Tante volte avevano visto Seokjin uscire dalla camera della ragazza con gli occhi lucidi e portarsi le mani davanti alla bocca per non scoppiare a piangere. Jungkook in alcune occasioni si era offerto di medicare la sorella al posto del maggiore ma Seokjin gli aveva sempre risposto che era meglio di no. Forse le ferite sul corpo erano guarite, ma quelle che la ragazza si portava nel cuore e nell'anima no.

Senza dire nulla Taehyung la strinse un po' di più e l'avvicinò a sé, facendole poggiare la fronte contro il suo petto. Poi cominciò ad accarezzarle i capelli restando in silenzio.
"Grazie Taetae." disse Junghwan in un sussurro.
"Di nulla Juju, noi per te ci saremo sempre." le disse lui.

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"Ma Tae non si è ancora svegliato?" chiese Jimin sedendosi a tavola.
"Se è per questo neanche Junghwan." osservò Seokjin con un sorrisetto.
"Lasciateli dormire." disse Yoongi laconico.
"Ma sono quasi le undici e dobbiamo andare a pranzo dai nonni di Juju!" osservò Hoseok.
"Vado a svegliarlo io." disse Jungkook alzandosi.

Salito al piano di sopra bussò alla porta del maggiore, non ricevendo risposta l'aprì piano e si affacciò per vedere dentro.
"Ma dove ha dormito? Il suo letto è intatto." pensò perplesso, trovando la stanza vuota. Richiuse la porta e si diresse verso la camera della sorella, bussò delicatamente e poi aprì. Una volta dentro guardò verso il letto della ragazza con un misto di rabbia e sorpresa. Si avvicinò al letto e scosse il ragazzo.
"Ohi Kookie, piove ancora?" chiese Taehyung con voce roca, inquadrando il ragazzo con occhi assonnati.
"Non sta piovendo, perché avrebbe dovuto?" chiese Jungkook cercando di trattenere la rabbia.
"Stanotte diluviava." rispose Taehyung, mettendosi seduto e stropicciandosi gli occhi.

"Kookie? Che ore sono?" chiese Junghwan con voce assonnata.
"Quasi le undici." rispose Jungkook.
"Cielo è tardi!" esclamò Junghwan alzandosi di scatto per poi risedersi sul letto tenendosi la testa a causa di un capogiro.
"Juju tutto bene?" chiese Taehyung avvicinandolese insieme a Jungkook.
"Sì sto bene, ho solo avuto un giramento di testa." rispose lei.
"Sei sicura? Se vuoi chiamo i nonni Yang e restiamo a casa." disse Jungkook.
"Sto bene oppa. E poi è un po' che non vedo i nonni, ma ti prometto che non mi affaticherò." disse Junghwan sorridendo.
I due ragazzi, anche se poco convinti, decisero di lasciarla sola per permetterle di prepararsi.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora