Capitolo 37

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Era passata una settimana dall'incontro con i nonni adottivi e ora Junghwan si trovava con suo fratello nello studio dell'architetto e stava guardando i progetti che l'uomo ed il suo staff avevano preparato.
"Mi piacciono gli edifici per i dormitori. Mi dica quante persone possono ospitare le camere?" chiese Junghwan.
"Alcune due, altre quattro. Abbiamo cercato di dividerle equamente." rispose l'architetto.
"Non ci sono camere singole?" chiese Junghwan.
"A dire il vero pensavamo di metterle all'ultimo piano. Per quei ragazzi che magari hanno problemi a relazionarsi con gli altri, comunque non sarebbero proprio singole, all'occorrenza si potrebbe aggiungere un altro letto con scrivania e armadio. Sa, nel caso ci fossero più studenti che vogliono venire." disse l'architetto.
"Quanti studenti può ospitare ogni dormitorio?" chiese Jungkook.
"Teoricamente 300 ragazzi e 300 ragazze, ma la villa è troppo piccola per contenere tutte le aule che serviranno." rispose l'uomo.
"Ma c'è anche la villa che era dei miei nonni." osservò Junghwan.
"Quindi cosa farete?" domandò Jungkook.
"Allora per quel che riguarda la villa dove vivevano i suoi nonni, pensavamo di metterci l'ufficio della presidenza, la segreteria, l'ufficio dei professori e la biblioteca al piano terra. Togliendo la cucina e ingrandendo il bagno" disse l'architetto.
"Credo, se lei è d'accordo, che converrebbe spostare gli uffici qui su tutto il lato sinistro della villa. Mettendo al secondo piano l'ufficio della presidenza, quello dei professori, la segreteria, il magazzino dove riporre tutto ciò che serve per la scuola e i dormitori, dalle divise alla biancheria da casa, alla cartoleria, ai libri e due bagni, uno per gli uomini e uno per le donne. Al primo piano, invece, proporrei di creare delle stanze dove fare dormire gli addetti alla cucina che verrebbero da fuori, con relativi bagni. Mentre dove si trova ora la cucina si potrebbe creare un mini appartamento per un eventuale custode. Dove ora c'è il soggiorno converrebbe invece fare un bar, dove tutti gli studenti, interni ed esterni, possono fare colazione. Per il bagno deve tenere conto che deve farne due, uno per i ragazzi e uno per le ragazze. Mentre sul lato destro del primo piano e del secondo si possono fare due aule per piano e poi decidere che strumenti insegnare e i bagni." disse Junghwan.
"Se permette signorina, pensavo di realizzare delle camere extra per eventuali dipendenti provenienti dalle altre zone del paese, proprio sotto il tetto e utilizzare anche i seminterrati delle ville." disse l'architetto.
"In che modo?" chiese Junghwan.
"Realizzando lì i magazzini e la lavanderia della scuola. Questo ci permetterebbe di avere più spazio a disposizione." disse l'architetto.
"Allora se per lei va bene, al posto del magazzino si potrebbe creare un archivio da tenere a portata di mano per i professori?" chiese Junghwan, ricevendo un cenno di assenso in cambio.
"Yeodongsaeng esattamente quanti tipi di strumenti a corda ci sono?" chiese Jungkook.
"Gli strumenti a corda sono arpa, basso, chitarra elettrica, chitarra classica, mandolino, violino, viola, violoncello, lira, cetra e contrabbasso. Anche se viola, violino, contrabbasso e violoncello si suonano con l'archetto." rispose Junghwan.
"Quindi servirebbero almeno 9 aule, ma in totale avresti solo quattro aule, due al primo piano e due al secondo." disse Jungkook.
"Le camere sono grandi, spostando i muri, se non sono portanti, si posso ricavare tranquillamente anche i bagni. La chitarra classica, la chitarra elettrica e il basso possono stare nella stessa aula, le altre tre si potrebbero dividere tra gli altri strumenti a corda." disse Junghwan.
"Oppure potresti dividerle ulteriormente e fare tre aule per piano." osservò Jungkook.
"Dimentichi che devono creare da zero i bagni per gli studenti. Non possono farne uno misto." disse Junghwan.
"Giusto. Allora potrebbero dividere la camera più vicina alle scale e trasformarla in due bagni, su tutti e due i piani e fare la stessa cosa nell'altra villa." disse Jungkook, mentre l'architetto li guardava divertito.
"Infatti è quello che pensavo di fare. Così mi ritroverei un totale di 14 aule e 10 bagni per gli studenti. Lei che ne dice architetto?" chiese Junghwan.
"Che è un'ottima soluzione, anche se al secondo piano i bagni si possono fare uno sul lato destro e uno su quello sinistro. I muri possono essere tranquillamente spostati senza problemi." disse l'architetto.
"A cosa ti servono altre aule?" chiese Jungkook confuso.
"Bèh è più comodo portare un pianoforte al piano terra, che al primo o al secondo. E comunque dimentichi che tra gli strumenti musicali ci sono vari tipi di percussioni, oltre a quelli a fiato composti da oboe, flauto dolce, flauto traverso, tromba, trombone, clarinetto, cornamusa, sassofono, armonica, fagotto, controfagotto, fisarmonica, corno inglese, corno alpino, clarinetto in Mi bemolle, clarinetto basso in Si bemolle, cornetta, flautofono, dulciana, shawm, tuba, serpentone e jazzofono." rispose Junghwan.
"Sono molti, come li divideresti?" osservò Jungkook.
"Bella domanda, anche perché anche gli strumenti a percussione sono molti, abbiamo maracas, tamburelli, tambourine, bongo, timbales, congas, cajon, djembe, metallofoni, glockenspiel, tamburi a cornice, cabasa, darkuba, doumbes, shake, sonagli, piattini, clave, guiro, tubi sonori, campanacci, udu drums, chimes, triangolo, piatti, nacchere e via dicendo." rispose Junghwan, mentre suo fratello allargava bocca ed occhi per lo stupore.
"Mi prendi in giro?" chiese Jungkook riprendendosi.
"No, se vai su internet li trovi." rispose Junghwan.
"Non vorrai farli studiare tutti?" chiese Jungkook sconvolto.
"Certo che no! Mi ci vorrebbero troppe aule e poi oggi si usano molto i sintetizzatori. Dieci aule nella seconda villa credo che basteranno. Perché, se possibile, vorrei creare una stanza da trasformare in un piccolo museo, dove esporre tutti gli strumenti che ti ho elencato, più altri che non hai visto. Naturalmente saranno tutti chiusi in delle teche per impedire che vengano rubati." rispose Junghwan.
"Tu sei pazza." disse Jungkook.
"No, amo solo la musica e poi sarebbe bello mostrare agli studenti l'evoluzione degli strumenti musicali nel corso dei secoli." disse Junghwan.
"Per questo avrei un'idea, signorina." disse l'architetto.
"Sarebbe?" domandò Jungkook.
"Sentendo parlare sua sorella mi è venuto in mente che si potrebbe costruire un museo vero e proprio, su un unico piano, al centro del campus, dove sistemare gli strumenti. Inoltre credo che i ragazzi non studieranno solo musica." disse l'uomo.
"No studieranno anche le altre materie che si studiano normalmente in una scuola. Oltre a danza, canto e recitazione." disse Junghwan.
"Bene. In questo caso potremmo costruire un terzo edificio, tra i due dormitori, dove mettere mensa, biblioteca, aule normali, palestra e piscina coperta. Tutti gli edifici sarebbero immersi nel verde e ci sarebbero delle piccole zone per rilassarsi all'aperto con panchine e tavolini." disse l'architetto.
"Avrei preferito dei campi sportivi." disse Junghwan.
"Ci saranno, proprio qui, un campo di atletica, uno di calcio e uno per il tennis. La pallavolo e il basket si giocheranno nella palestra. Mentre qui, dietro la villa dove vivevano i suoi nonni, faremo un parcheggio per chi ha l'auto o la moto e un'area per i ragazzi che verranno in bicicletta." disse l'architetto.
"Ma ci entreranno tutte queste cose?" chiese Jungkook poco convinto.
"Certo, i vostri nonni hanno comprato terreni sufficienti per costruire una vera cittadella scolastica, completa di supermercato, cinema e negozi vari, per quegli studenti che non vogliono lasciare il campus." disse l'architetto.
"Sul serio?" chiesero i due ragazzi in coro.
"Sì. Un'altra cosa che vorrei mettere sono i pannelli fotovoltaici, se voi siete d'accordo." disse l'architetto mostrandole il progetto.
"Mi va benissimo, questo permetterà di risparmiare su energia e riscaldamento e di abbassare le quote e le tasse d'iscrizione. Un'ultima cosa, è possibile ricavare un auditorium o un piccolo teatro?" disse Junghwan.
"Certo che sì, quindi procediamo con i cambiamenti suggeriti?" chiese l'uomo.
"Sì, poi una volta che la scuola sarà attiva vedremo che esigenze avranno gli studenti. Vorrei che, anche chi viene da fuori Seoul, possa sentirsi a casa e disporre di tutto ciò che gli serve." rispose Junghwan.
"Quanto tempo ci vorrà? La scuola sarà pronta per settembre?" chiese Jungkook.
"Penso di sì, ma propenderei più per l'inizio del nuovo anno." rispose l'architetto. I due fratelli si guardarono e si sorrisero, poi salutarono l'architetto e tornarono a casa.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora