Capitolo 4

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"Esagerato! Mica siamo in Italia!" esclamò lei ridendo.
"Giusto, ci saresti entrata a Natale 2024!" rispose Mino.
"Questo è vero. Comunque ora ho fame, che avete cucinato?" chiese lei.
"A dire il vero niente, pensavamo di ordinare cibo da asporto." disse Jinu.
"Ottimo, che ne dite del sushi?" chiese Junghwan.

"Siiiiiiii!" dissero in coro Seung-yoon e Seung-hoon.
"Bene, cuginetto fai l'ordine per favore?" disse lei rivolgendosi a Mino.
"Stai parlando con me?" le chiese Mino.
"No con quello che vende gli hot dog a Central Park!" rispose lei sarcastica.
"Ah.ah.ah, spiritosa, davvero spiritosa. Perché proprio io?" domandò lui.
"Perché io sono stanca." rispose la ragazza buttandosi sul divano.
"E va bene." si arrese il ragazzo.
"Quanto pensi ci vorrà per finire i lavori?" chiese Seung-yoon.
"L'architetto mi ha detto 3/4 settimane, dall'inizio dei lavori." rispose Junghwan.
"Beh l'appartamento è enorme." disse Seung-yoon.
"E disposto male. Ma mi tocca fare buon viso a cattivo gioco." disse lei.

"Dai, una volta che ti sarai trasferita nella nuova casa starai benissimo!" disse Jinu mentre cenavano.
"Sinceramente parlando, spero di trovare una casa più piccola, con giardino ed in periferia." disse la ragazza.
"Perché?" domandò Seung-hoon.
"Perché il centro è troppo caotico per i miei gusti." rispose lei.
"Se trovi una casa più piccola, dove li metti tutti i tuoi strumenti musicali?" le chiese Mino.
"Ops, a questo non avevo pensato. Comunque non mi entreranno tutti lo stesso, la sala musica potrà tenerne solo una parte e tu sai che ho anche delle riproduzioni di strumenti musicali del 600, 700 e 800, oltre alle riproduzioni degli strumenti musicali in voga nell'antichità." disse Junghwan.
"A proposito, quando farai gli esami per prendere la patente di guida coreana?" chiese Mino, finito di cenare.
"Dopodomani, l'istruttore mi ha detto che non avrò problemi e francamente non vedo l'ora. Sono stufa di dover ricorrere all'autista per ogni singola cosa." disse lei sbuffando.
"Ottimo!" esclamò Jinu.
"Sarà meglio che vada a dormire, buonanotte ragazzi!" disse Junghwan alzandosi dal divano.

"Buonanotte!" le risposero in coro.
"Junghwan!" la chiamò Mino.
"Sì?" domandò lei.
"Domani non lavoriamo, ti va di andare al centro commerciale? Potresti cominciare a scegliere qualcosa per la tua nuova casa." le disse.
"Sì, va bene. Mi farà bene distrarmi un po'." rispose lei. Poi salì le scale e se ne andò in camera sua.

"Mi mancherà quando si trasferirà." disse Seung-yoon.
"Mancherà a tutti, ma dobbiamo rispettare la sua decisione." disse Jinu.
"Già, sarà meglio che andiamo a dormire anche noi." disse Mino.
Dopo essersi scambiati la buonanotte, i ragazzi si diressero nelle loro stanze.

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Junghwan e Mino erano al centro commerciale. Avevano visitato diversi negozi di abbigliamento e arredi per la casa.
"Non credi di avermi fatto comprare troppe cose?" domandò la ragazza.
"Scherzi? Questo è nulla. Calcola che devi comprare ancora il frigorifero, il televisore, le pentole, i piatti, le posate, fare la spesa, i prodotti per l'igiene personale, le lenzuola e molto altro ancora!" le fece notare il cugino.
"Ma non posso comprare tutto oggi! Hai idea di quanti viaggi dovrei fare per portare tutto in casa? E poi i lavori sono appena iniziati!" rispose lei.
"Questo è vero, ma è meglio avvantaggiarsi e poi ricordati che sarà pronto tra circa 3-4 settimane." le disse.
"Mino lo so, ma ti ricordo che vivrò sola, non posso comprare quantità industriali di lenzuola, coperte, piumoni, asciugamani e accappatoi. È un appartamento non un hotel!" ribadì lei.
"Ma avrai ospiti, ti serviranno. Oltretutto i nonni hanno detto che vorrebbero stare qualche giorno con te, quando verranno a portarti gli strumenti musicali, quindi dovrai comprare anche dei letti da mettere nelle altre stanze." disse Mino.
"A dire il vero li devo mettere in tutte le stanze, hanno solo le cabine armadio. Comunque abbiamo già il carrello e le mani piene di buste, non possiamo portarne altre." disse lei.
"Allora posiamo queste in macchina e poi andiamo a comprare le altre cose." le disse avviandosi verso le scale mobili per raggiungere il parcheggio.
"Da come parli sembra che devo sposarmi a breve e che tu mi stia aiutando a prepararmi il corredo nuziale!" disse Junghwan seguendolo un po' riluttante, ricevendo in cambio un'occhiata perplessa dal cugino. Non aveva voglia di spendere altri soldi. Certo i suoi nonni, anche se adottivi, le avevano versato molto denaro sul suo conto corrente e lei aveva un buon stipendio, ma comprare tutto in una volta le sembrava esagerato.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora