Capitolo 25

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Pochi minuti dopo i cinque entrarono nella villa accanto e furono accolti dal padrone di casa. L'uomo era rimasto sorpreso nello scoprire che l'offerta d'acquisto era arrivata dai suoi vicini di casa, ma ancor di più si sorprese nel vedersi entrare in casa tre dei Bts.

"Signori Yang, la vostra offerta mi ha sorpreso. Posso sapere perché volete comprare la mia villa?" chiese l'uomo.
"Vede signor Kang, nostra nipote Junghwan ha iniziato a dare lezioni di musica a degli studenti liceali, ma il suo appartamento è troppo piccolo. Quindi abbiamo deciso di comprare la sua villa per farle un regalo e trasformarla in una scuola di musica." disse Mi-yon.
"Capisco, ho ricevuto tante offerte, anche superiori al prezzo di base, ma accetterò la vostra. Ho sempre amato la musica e credo che dare una possibilità ai giovani di imparare a suonare uno strumento sia una cosa fantastica. Seguitemi, vi farò fare un giro della villa." disse il signor Kang.

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"Signora non crede che una villa sia un po' troppo? A noi serviva solo una sala prove." disse Jungkook, dopo essere tornati a casa degli Yang.
"Per una sala prove sì, è grande, ma per una scuola di musica è ottima!" rispose Mi-yon.
"Una scuola di musica?" chiesero i tre ragazzi.
"Sì, una scuola di musica, anche se prima di aprirla agli studenti dovremo fare dei lavori. Ma di quello ce ne occuperemo io e mio marito." rispose Mi-yon.
"Ma se dovete fare i lavori, dove metterete tutti gli strumenti che avete ordinato?" chiese Namjoon.
"Non vi preoccupate per quello, piuttosto ora pensiamo a quei ragazzi. Ditemi esattamente quanti sono e che strumenti suonano." disse Bon-Hwa.

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Junghwan aprì gli occhi e si guardò attorno.
"Ben svegliata tesoro." disse suo padre.
"Appa? Che ore sono? Dov'è eomma?" domandò ancora mezza addormentata.
"Sono quasi le cinque, tua madre è in cucina a preparare un po' di thè." rispose Seo-Joon.
"Le cinque? O cielo! La lezione!" disse Junghwan alzandosi di scatto.
"Tranquilla, dei tuoi allievi se ne stanno occupando Yoongi e Seokjin." rispose il signor Jeon.
"Cosa? Perché?" chiese confusa.
"Per farti riposare un po'. Ora su da brava stenditi." le rispose il padre.
"Vorrei andare da eomma." disse Junghwan.
"Allora ti accompagno, speriamo solo che non ci sgridi." disse Seo-Joon facendole l'occhiolino e lei cominciò a ridere.

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I giorni passavano e Junghwan si sentiva molto meglio. Era arrivato il sabato mattina e Junghwan dopo essersi vestita scese a far colazione. I ragazzi erano andati al lavoro e non sarebbero tornati prima dell'ora di pranzo.
I suoi genitori erano dovuti tornare a Busan prima del previsto e, anche se un po' le dispiaceva, la ragazza era stata comunque contenta di aver passato qualche giorno con loro.
Finita la colazione uscì dall'appartamento dei ragazzi ed entrò nel suo. Si guardò intorno con la convinzione che avrebbe dovuto lasciarlo, anche se a malincuore. Ma non poteva fare altrimenti, i ragazzi non sembravano intenzionati a lasciarla tornare a vivere da sola.
Decise di mettersi a fare un po' di pulizie, anche se sapeva che c'era chi se ne occupava, poi avrebbe suonato un po'.
"Oggi i ragazzi partiranno e torneranno dopo Natale, ma prima che partano devo chiedere a Nam se mi presta qualche libro. I miei li ho letti tutti, alcuni anche due volte." pensò mentre si preparava un caffè.

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"Junghwan siamo a casa!" esclamò Jungkook entrando, ma non ricevette risposta.
"Qualcosa mi dice che è nel suo appartamento." osservò Taehyung sedendosi sul divano.
"Vado a chiamarla." disse Jungkook avviandosi verso la porta, ma proprio in quel momento la porta si aprì e Junghwan fece il suo ingresso.
"Siete tornati prima o sbaglio?" chiese sorpresa di vederli.
"In effetti sì, eri a casa tua?" chiese Jimin.
"Sì, anche se non so se posso ancora considerarla tale." rispose Junghwan avviandosi in cucina con una busta in mano.
I sette ragazzi si guardarono perplessi alla sua risposta.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora