Capitolo 39

112 6 0
                                    

Hoseok aveva pubblicato il suo primo CD da solista e aveva partecipato al 'Lulapaluza', dove era stato raggiunto da Jimin e Mr Bang.
Jungkook aveva collaborato con Charli Puth nella canzone 'Letf and right'. Infine i quattro vocal line avevano collaborato con Benny Blanco e Snoop Dogg in 'Bad decision'.

Quello che nessuno sapeva, era che era riuscita a convincerli a diventare azionisti e a collaborare con lei nella sua agenzia. Certo si vedevano poco, ma riuscivano a fare almeno una videochiamata di gruppo al giorno per aggiornarsi sull'andamento delle cose.

Con la sua fissazione per la moda, Taehyung aveva fatto un concorso per cercare delle stiliste. Ma anche gli altri si erano dati da fare per cercare truccatrici, parrucchieri, fotografi, cameramen e via dicendo.
Junghwan aveva accettato volentieri il loro aiuto, e alle persone assunte aveva detto chiaramente che pretendeva da ognuno la massima professionalità, riservatezza, puntualità, collaborazione, discrezione e che non avrebbe tollerato la benché minima fuga di notizie dalla sua agenzia.

Anche la scuola che aveva voluto creare aveva finalmente cominciato a prendere vita. Selezionare i primi professori non era stato facile, perché tutti muniti di curriculum di tutto rispetto, ma ci era riuscita. I lavori non erano ancora finiti, certo, ma la stragrande maggioranza delle cose erano state fatte e così erano cominciate le prime lezioni, anche se in piena estate.

In quel momento si trovava seduta nel suo ufficio, con lo sguardo fisso verso la vetrata, persa nei suoi pensieri. Aveva ricevuto l'ennesima lettera da Balam in cui le rimproverava di essere sparita e di non aver chiamato Minseo per congratularsi con lei. In realtà Junghwan aveva saputo del parto dai nonni adottivi e aveva inviato una mail a Lucas per fargli gli auguri. Ma a quanto pareva a Balam questo non bastava e la tartassava sia per posta che per telefono. Se da un lato era riuscita a fermarla, bloccando sia la sua posta elettronica che il suo numero di telefono, dall'altro si ritrova giornalmente sommersa dalle sue lettere. Inizialmente aveva ordinato alla sua segretaria di rispedirle al mittente, ma poiché la donna non demordeva, aveva ordinato di buttarle nella spazzatura senza nemmeno aprirle.
"Quando capirà che deve lasciarmi in pace? Che non voglio più avere a che fare con lei?" pensò stancamente. Portò lo sguardo all'orologio e, dopo aver visto l'ora, prese tutti i documenti e si diresse verso la sala riunioni.

-------------------

"Ok. Dimmi Hobi oppa, come procede la selezione dei ballerini?" chiese spuntando un altro punto della lunga lista di cose da fare.
"Abbastanza bene, non immaginavo che sarebbero arrivate così tante candidature." rispose Hoseok.
"Neanch'io a dire il vero. Anche se abbiamo largamente pubblicizzato l'agenzia sia sui canali tradizionali come stampa e TV, sia su internet." disse Taehyung.
"Sinceramente non capisco se questa valanga di richieste sia dovuta al fatto che a guidarla sia io o al fatto che tutti sperano di incontrarvi." osservò Junghwan.
"Mi sa tutte e due le cose." disse Jungkook.

--------------------

La porta si spalancò improvvisamente e Balam fece il suo ingresso, seguita dal suo avvocato, da un ragazzo e dalla segretaria di Junghwan.
"Signori fermatevi! Non potete entrare! Mi spiace signorina Jeon, non sono riuscita a fermarli." disse la segretaria in tono di scuse.
"Non importa, vai pure Maya e chiama il mio avvocato." rispose Junghwan congedandola, ricevendo un 'subito' in risposta.
"Cosa ci fa lei qui? Non vede che siamo in riunione?" chiese freddamente Jimin.
"Non sono affari tuoi ragazzo." rispose Balam.
"E invece lo sono, questa è una riunione del consiglio di amministrazione della mia agenzia e tu l'hai interrotta entrando qui con prepotenza insieme al tuo avvocato e ad un tizio che non conosco e che non ha nemmeno avuto la buona educazione di presentarsi." disse Junghwan.
"Non ho avuto scelta, visto che continui ad ignorare le mie lettere e mi hai bloccata dalle altre parti." disse Balam.
"L'ultima volta che ci siamo viste mi sembrava di essere stata chiara con te e tua figlia quando ho detto che non volevo più avere a che fare con voi." osservò Junghwan.
"Non mi interessa, ora sono qui e mi ascolterai." disse Balam, andandosi a sedere all'altro capo dell'enorme tavolo, seguita dal suo avvocato e dal giovane.
"Se vuoi dirmi che tua figlia ha partorito, lo so già, me lo hanno detto i nonni Yang e ho fatto avere a tuo genero un messaggio con i miei auguri, quindi ora puoi anche andartene." disse Junghwan con tono freddo.
"Non sono qui per quello." rispose Balam, mentre il suo avvocato tirava fuori dei fogli dalla sua ventiquattrore.
"Ah no? E per cosa allora?" chiese Jungkook.
"Non sono affari che vi riguardano, anzi uscite e lasciateci soli con mia figlia." disse Balam.
"Primo, io non sono tua figlia. Secondo, loro restano. Qualsiasi cosa devi dirmi, puoi farlo davanti a loro." intervenne Junghwan, anticipando il fratello.
"Bene, se proprio ci tieni. Avvocato Lee, prego, proceda pure." disse Balam.
"Signorina Jeon dovrebbe cortesemente firmare questi fogli." disse l'avvocato allungandoglieli.
"E cosa sono?" chiese Junghwan senza toccarli.
"Lo saprai dopo, firma e basta." disse Balam.
"Non intendo firmare nulla, voglio prima sapere di cosa si tratta e poi discuterne con il mio avvocato." rispose Junghwan.
"Smettila di fare i capricci e firma." insistette Balam.
"No, non mi fido di te. Pertanto o mi dite immediatamente di cosa si tratta o aspetterete l'arrivo del mio avvocato che, dopo averli visionati, mi dirà se mi conviene firmare o meno." ribatté Junghwan.
Balam la guardò in silenzio, ma quando Jungkook fece per prendere i fogli, il ragazzo vicino all'avvocato glieli tolse.
"Maleducato sotto tutti i punti di vista." osservò Hoseok.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora