Capitolo 10

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Erano arrivati davanti la porta dell'appartamento di Junghwan e Junghyun suonò il campanello. Poco dopo la porta si aprì e sulla soglia comparve una donna anziana.
"Sì?" chiese guardandolo.
"Buongiorno signora, il mio nome è Jeon Junghyun." si presentò il ragazzo, a quelle parole la donna sbiancò.
"Signora sta bene?" le chiese poi preoccupato notando il suo pallore.
"I-io, s-sì sto bene. Cosa ti serve ragazzo?" domandò con gentilezza, cercando di fare finta di nulla.
"Sono qui con Junghwan, nostro fratello e i nostri genitori. Possiamo entrare?" domandò Junghyun.
"Junghwan? Dov'è mia nipote?" chiese Mi-yon preoccupata.
"Sono qui nonna." rispose lei. Mi-yon si voltò nella direzione da cui era provenuta la voce e vide Junghwan in braccio ad un ragazzo, guardandolo capì subito chi egli fosse.
"Tesoro stai bene?" le chiese.
"Sì nonna." rispose cercando di scendere dalle braccia di Jungkook, ma lui non sembrava intenzionato a lasciarla andare.
"Possiamo entrare?" chiese Jungkook ignorando i tentativi di sua sorella di liberarsi.
"Certo, certo accomodatevi." rispose Mi-yon facendo loro strada.

Nel frattempo erano arrivati anche gli altri ragazzi e avevano seguito i Jeon in casa, dove trovarono Bon-Hwa.
"Posso offrirvi qualcosa?" chiese Mi-yon.
"No grazie." rispose Namjoon.
"Signora Yang è tanto che non ci vediamo." disse Seo-Joon.
"Già davvero tanto tempo." rispose Mi-yon con tristezza.
"Nonna tu li conosci?" chiese Junghwan, dopo essere finalmente stata messa giù dal fratello.
"Sì tesoro, loro sono i tuoi genitori biologici Seo-Joon e Soomin Jeon. Ma credo che tu già lo sappia. Per questo tu, a differenza di Minseo, hai il doppio cognome. Siamo stati io e tuo nonno a darti il nostro cognome e a farti diventare membro effettivo della nostra  famiglia, ma ora è giusto che torni ad usare solo il tuo vero cognome." rispose Mi-yon.
"Forse è meglio se noi andiamo, tra poco è ora di pranzo e ancora non ho preparato nulla." disse Seokjin alzandosi.
"Oh no, vi prego restate. È bello vedere che mia nipote ha dei nuovi amici." disse Bon-Hwa.
"Concordo con mio marito. Junghwan vive sola e presto anche noi andremo via, quindi vi saremmo grati se la frequentaste quotidianamente." disse Mi-yon.
"Vuoi dire che tornerete in Italia?" domandò Junghwan rattristandosi.
"No tesoro, quando Mino ci ha detto che ti avrebbe portata con lui qui a Seoul, abbiamo contattato un agente immobiliare di nostra conoscenza chiedendogli di trovarci una villa vicino Seoul." disse Bon-Hwa.
"Sul serio?" chiese sorpresa.
"Sì, conoscendo i nostri gusti, ne ha trovata una davvero fantastica in un quartiere residenziale in periferia e, subito dopo averla comprata, abbiamo cominciato a fare portare lì i nostri mobili." disse Mi-yon.
"E la villa dove vivevate?" domandò Jimin curioso.
"L'abbiamo messa in vendita, ragazzo!" rispose Bon-Hwa ridendo.
"Vorrei vedere la faccia di Bora quando lo scoprirà. Di sicuro andrà su tutte le furie!" disse Mi-yon.
"Perché?" chiese Hoseok.
"Perché sperava che la lasciassimo a Minseo, con tutti i mobili e i quadri che c'erano!" disse Mi-yon.
"Non la prenderà bene nonna, lo sai. Ha storto il muso perfino quando mi avete accreditato tutti quei soldi il giorno della mia laurea, sembrava volesse che glieli restituissi." disse Junghwan.
"Purtroppo Bora e Balam sono sempre stati molto avidi, i soldi per loro hanno sempre contato molto e hanno trasmesso il loro modo di pensare anche a Minseo. Quella ragazza è cresciuta viziata e con gli insegnamenti sbagliati." disse Bon-Hwa sospirando.
"Su, su basta parlare di cose tristi adesso. Tesoro perché non mostri ai tuoi genitori, ai tuoi fratelli e ai loro amici le loro camere? Sicuramente saranno stanchi e vorranno rinfrescarsi e riposare un po' prima di pranzo." disse Mi-yon.
"Grazie ma noi dovremmo tornare a Busan." disse Soomin.
"Non potete tornarci domenica con calma? Voi e Junghwan avete così tante cose da dirvi." disse Bon-Hwa.
"Ma dobbiamo tornare al lavoro." disse Seo-Joon.
"Papà non credo che l'azienda vada fallita se manchiamo per un paio di giorni e poi voglio conoscere meglio la mia sorellina. E comunque Yon può benissimo occuparsi da sola dell'azienda per un paio di giorni." disse Junghyun.
"Chi è Yon?" chiese Junghwan curiosa.
"Mia moglie, se verrai a Busan te la farò conoscere." le rispose il fratello.
"Sono d'accordo con vostro figlio, avete bisogno di stare un po' insieme, anche se non servirà a recuperare tutti gli anni persi a causa di mio figlio." intervenne Mi-yon con un sospiro triste.
"Ma nonna che dici!" esclamò Junghwan sconvolta.
"Oh su tesoro, non fare quella faccia. Sei stata lontana dalla tua famiglia per 25 anni, ora è giusto che stai un po' con loro." le rispose sua nonna.

Un gemello.... inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora