Cap.27 La Prima Prova

71 6 0
                                    

Nonostante il risveglio traumatico che mi provocò nausea, vomito e ansia di essere scoperta dai vicini di tenda, quel giorno ero di ottimo umore poiché sarebbe iniziato ufficialmente il torneo tre maghi con la prima prova:combattere e sconfiggere le Witte Wieven. Non sapevo esattamente chi o cosa fossero, ma il nome mi intrigava molto. Ci fecero riunire tutti intorno alle 9 e 30 nell'atrio per poi condurci nel luogo in cui sarebbe avvenuta la prima prova. Dopo circa alcuni minuti di camminata, ci trovammo davanti un'arena costruita in pietra in cui al centro vi erano i 3 partecipanti tra cui Andromeda. Tutti erano in fermento e felici di vedere come sarebbe andata la sfida ma io non ero a conoscenza di che cosa avrebbero fatto. Chiesi dunque ad un piccolo elfo che stava passando davanti a me per mettersi seduto cosa significasse "witte wieven" e mi rispose "donne bianche" avrebbero quindi combatutto con delle donne bianche? Chissà, non restava che aspettare che iniziasse il tutto. Poco dopo dall'ingresso dell'arena apparvero tre elfe vestite di bianco:la prima aveva in mano uno strano spiedo appuntito, la seconda un'ascia molto affilata e la terza un semplice giavellotto. Le tre si misero quindi una di fronte ad un avversario e a Dromeda toccò la seconda. Il duello iniziò senza pietà:nel giro di qualche minuto, il povero Lectino Nummus fu scaraventato fuori dall'arena con un colpo di giavellotto. Andromeda e Misatrix erano in parità poiché se pur più grandi delle witte wieven, queste erano più agili e scattanti. L'agonia però durò poco perché Dromeda non riuscì a schivare un colpo d'ascia che le ferì la gamba e di conseguenza, come ultimo rimasto, vinse la prima prova lo studente russo Misatrix. Mia sorella era troppo amareggiata e scoraggiata, ma il dolore provocatole dall'ascia, non le diede il tempo di pensarci. Tra l'altro, essendo Alecto nemica di Dromeda, non potei nemmeno andare ad assisterla ma mi limitai ad andarmene per bere un'altra fialetta di polisucco. Poi però quando rientrai in camera mi accorsi di una cosa:tutte le fialette erano a terra distrutte e la polisucco era finita completamente sul tappeto. Non più pozioni.

amore purosangue Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora