Cap.13 Una Luce Buia

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Il pomeriggio stesso con le mie sorelle tornammo a casa. Se all'inizio non desideravo che evadere ora volevo solo tornare a casa. Non era nemmeno finito l'anno e già erano successe troppe cose ad Hogwarts :inamicizie, tradimenti, sparizioni... di tutto. Ora però potevo rilassarmi mentre aspettavo qualche lettera di Clover. Purtroppo però non arrivò niente se non la mia delusione nei suoi confronti. Non riuscivo a capire se ero io ad essere sbagliata o quelli intorno a me ad essere diversi. Finalmente arrivò il giorno di Natale. Tutto era pronto:l'albero con addobbi color argento e nero regnavano sopra tutta la sala, poi c'era la tavola imbandita e apparecchiata per 9 persone. Al nostro pranzo infatti si era unita una famiglia purosangue, la famiglia Lestrange. Il padre Erthur era un uomo piuttosto spietato e testardo, la madre Eva era invece ambiziosa e crudele, i loro figli invece si chiamavano Rodolphus e Rabastan, di anni 6 all'incirca, ed erano i bambini più crudeli che avevo mai visto. Mentre però loro erano stati educati a vivere il mondo con crudeltà, mia sorella Bella invece aveva intrapreso quella strada per sua scelta. I nostri genitori infatti, seppur molto legati all'idea cardine del purosangue non erano del tutto cattivi. Quei bambini con la loro famiglia invece, si. Quel pomeriggio infatti, accadde qualcosa di inaspettato. Mentre il nostro elfo domestico, Klinker ci stava portando il dolce, Rabastan gli fece lo sgambetto. L'elfo allora inciampò, facendo cadere il budino e cadendo a sua volta. Mio padre allora disse :"Come osi far cadere il dolce a terra, schiavo" Mentre mia madre, indifferente, convinceva gli ospiti che queste cose non erano mai avvenute fino ad ora nella loro casa, per non farli alterare. Klinker allora rispose: "Padrone, è stato il bambino a farmi cadere"Rodolphus sentitosi preso in causa disse:"Come ti permetti di accusare mio fratello, di accusare la nostra famiglia"Iniziò a tirare le gambe del povero elfo come a volerle staccare dal resto del corpo. La creatura allora per difendersi, morse i polsi del bambino. Per un secondo la questione sembrava risolta. Ma quando Erthur si alzò dal tavolo ribatté:"Credo che il limite sia stato superato, Avada Kedavra!" e con un colpo secco uccise il povero elfo, colpevole di essersi difeso da quelle bestie feroci. Andromeda allora si diresse dall'elfo cercando di salvarlo, poiché lei era una ragazza di buon cuore ,diversa dal resto della famiglia ma non ci riuscì.Era troppo tardi ormai. Tutti gli altri rimasero fermi fino a quando Dromeda, disperata disse piangendo :"Fate qualcosa padre" Ma lui restò impietrito. Poi si diresse da Erthur e lo accusò dicendo:"Come vi siete permessi di uccidere il nostro elfo, spettava a noi, in caso di emergenza ucciderlo! "  L'ospite rispose:"Stava attaccando mio figlio e.. " Ma non fece in tempo a finire la frase che Andromeda disse:" Ma è colpa di vostro figlio"E la signora lestrange ribatté: "Come ti permetti?" Poi mio padre concluse col dire:"Era uno sciocco elfo, e voi siete delle sciocche persone, fuori da questa casa!"Così la famiglia lestrange se ne andò. Mia madre cercò di convincere mio padre a non fargli causa al ministero della magia. Druella, radunò tutti sotto l'albero di Natale per scambiarci i regali. Bella ricevette un pugnale da caccia che mi sembrava strano ricevere a soli 15 anni. Dromeda ricevette il libro delle fiabe del beda e il bardo in una versione molto costosa ed io mi limitai a ricevere un vestitino di velluto color verde smeraldo.

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