Cap.43 Il prato

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Forse la storia di Bella sarebbe dovuta essere stata raccontata a qualcuno e chi meglio di Clover.Purtroppo però,era meglio essere discreti riguardo certi argomenti e così le dissi che ci saremmo trovati subito dopo il torneo sulle sponde del lago.Io arrivai per prima ed era ormai calata la sera ma non m'importava più di tanto poiché dovevo assolutamente raccontare tutti gli avvenimenti a qualcuno.Sapevo che Clover dopo la sconfitta nella partita di Quiddtich si era demoralizzata ma speravo vivamente che venisse lì per aiutarmi ad affrontare quello strano momento che stavo passando.
D'un tratto sentii dei passi da lontano provenire verso di me ,così provai a girarmi per vedere se fosse Clover ma improvvisamente un fascio di luce mi arrivò da dietro la schiena ed io cadei distesa per terra.Era stato qualcuno che mi aveva lanciato un incantesimo.Doveva essere un incantesimo molto potente poiché dopo quel momento io non avevo più ricordi dell'accaduto.Una cosa però avvenne che ricordo tutt'ora durante il vuoto:feci di nuovo quel sogno.
Non sapevo se fosse un sogno oppure una vera e propria visione ma stavolta la scena non s'interruppe con il mio risveglio ma continuò.
Mi recai verso la figura nera e d'un tratto il prato bianco fino ad allora presente in ogni sogno iniziò a sparire e al suo posto si intravedevano delle mattonelle,anche queste bianche come tutto il resto.Da un semplice paesaggio biancastro l'ambiente si trasformò nella stazione del binario 9 e 3/4 ovviamente anche questa monocromatica e dipinta di bianco.
Mi chiedevo cosa c'entrasse la stazione ma non ero riuscita a trovare una risposta.La figura nera si girò verso di me.Era incappucciata ma aveva un ciuffo di capelli bruni che uscivano dal cappuccio.Non rivelò mai la sua identità ne tantomeno disse il suo nome ma si limitò a parlarmi da pari a pari.

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